Anasazi, qualcuno mi dovrà spiegare prima o poi perché in italiano sia stato intitolato "Il file da non aprire" (ma perché?), è il primo grande cliffhanger di fine stagione che ci lascia in spasmodica attesa di sapere cosa succederà dopo.

La seconda stagione della serie è un perfetto trampolino di lancio per la mitologia di X-Files che, nel bene o nel male, caratterizzerà tutte le stagioni a seguire.

Una stagione partita con la vera gravidanza di Gillian Anderson, che "costrinse" gli autori a inventarsi la storia del rapimento di Scully, passata attraverso la ricomparsa di Samantha Mulder (che si scoprirà poi essere solo un clone) per arrivare proprio a questo finale in cui Mulder e Scully vengono a contatto, forse per la prima volta, con prove tangibili dell'esistenza di una possibile cospirazione.

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Una delle prime scene che mi saltano in mente quando penso alla prima volta che ho visto X-Files in televisione, e che ancora oggi guardo con un certo “rispetto”, è la scena in cui un pitone prima stritola e poi mangia un uomo in Die Hand Die Vertletz.
Quell’episodio trasmesso a metà della seconda stagione ha segnato il debutto nella serie del regista che poi finirà col girare più episodi di tutti gli altri: Kim Manners.

Ad un anno dalla sua scomparsa, vogliamo ricordarlo qui su Beyond the Sea rendendo omaggio, nel nostro piccolo, al suo lavoro. Da oggi sono infatti disponibili, nella nostra guida agli episodi, la traduzione del commento audio - registrato dallo stesso Kim Manners - e la trascrizione di Existence.

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L'episodio Alone rappresenta il debutto di Frank Spotnitz alla regia di X-Files.
La sua prima esperienza dietro la macchina da presa racconta un momento molto particolare della serie tv, questo infatti rappresenta l'ultimo caso su cui Mulder e Scully si trovano ad indagare insieme.
A questo punto della storia, Mulder è fuori dall'FBI, Scully lascia gli X-Files per il periodo di maternità, e l'agente Doggett, lo scettico poliziotto che tutto desiderava tranne che entrare in questa sezione, diventa improvvisamente il solo responsabile degli X-Files.

Frank Spotnitz, che di questo episodio è anche autore, conferma nel commento audio di essersi consapevolmente focalizzato su questo aspetto, riservando al caso in oggetto un ruolo di minore importanza. Il racconto strizza l'occhio ai fan più esperti della serie. L'autore si è infatti divertito a seminare lungo tutto l'arco narrativo molti riferimenti a vecchi episodi entrati nel cuore dei fan, che hanno l'effetto di creare un'atmosfera malinconica che pervade tutta la puntata.

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Nel giorno del sedicesimo anniversario del debutto di X-Files sugli schermi televisivi statunitensi, abbiamo deciso di rendere omaggio alla nostra serie tv pubblicando il commento audio dell’episodio finale dello show, The Truth.

A commentare il finale della serie è il regista del doppio episodio, l’indimenticato Kim Manners. A lui Chris Carter affida il compito di salutare il suo pubblico dopo nove anni di avventure, ed è sempre lui che parla di questo ultimo capitolo della serie televisiva in questo commento audio.

Ciò che più stupisce ascoltando (o leggendo, come in questo caso) il commento audio, è proprio il fatto che Kim Manners lasci praticamente da parte qualsiasi spiegazione tecnica sulla realizzazione pratica di The Truth, per parlare invece delle sue sensazioni ed emozioni durante gli ultimi giorni di riprese.

Il regista parla spesso e volentieri della “famiglia di X-Files", così come lui stesso la definisce, la sua troupe, e del rapporto particolarmente intenso che lo legava a tutti i suoi componenti.

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End Game, insieme all’episodio Colony che lo precede dal punto di vista cronologico, è il primo episodio interamente scritto da Frank Spotnitz per X-Files. Entrato nella squadra degli autori della serie tv all’inizio della seconda stagione, dopo aver collaborato alla stesura della sceneggiatura di altri episodi, Frank Spotnitz debutta come autore scrivendo la seconda parte della storia raccontata in questo doppio episodio mitologico.

La formula dei “doppi episodi” nasce quindi, quasi casualmente, in questa circostanza, quando viene creata questa storia alla quale contribuiscono anche Chris Carter e lo stesso David Duchovny (l’idea di introdurre il personaggio del Cacciatore di Taglie Alieno è infatti sua)

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Milagro era uno degli episodi preferiti di Kim Manners.
E' lui stesso a rivelarlo nel commento audio di questa puntata della sesta stagione.
E' per questo motivo che oggi ne pubblichiamo la traduzione nella nostra guida agli episodi, eccezionalmente aperta a tutti i visitatori del nostro sito, siano essi utenti registrati oppure no.

Anche per Frank Spotnitz, Milagro è un episodio importante, che lui stesso definisce molto personale, in quanto riguarda l'essere autore e lo scrivere.

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“Era uno show che ci piaceva fare, ma non ho mai creduto che avrebbe avuto questo successo, speravo solo che continuasse ad andare in onda. Molte buone cose sono accadute come risultato del duro lavoro fatto durante il corso degli anni. Quel risultato era che avevamo guadagnato il diritto di fare un film.” Così Rob Bowman, regista di Fight the Future, parla della nascita del primo film tratto dalla serie tv nel libro “The Complete X-Files” scritto da Matt Hurwitz.

Nel 1998 X-Files viene promosso dal piccolo al grande schermo nel suo momento di maggior successo. Il film racconta una storia che va dritta al cuore della mitologia della serie, si parla di cospirazioni, governo ombra e colonizzazione aliena, una storia che porta la relazione tra Mulder e Scully su un percorso del tutto nuovo per i due protagonisti.

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Oggi è un anniversario importante, che cade stranamente proprio nell'anno dell'uscita di I Want to Believe. Esattamente dieci anni fa, il 19 Giugno, faceva il suo debutto nei cinema americani Fight the Future (qui trovate la nostra scheda del film e la storia della sua produzione).

Mentre la serie è ancora in programmazione in tv, le avventure di Mulder e Scully si trasferiscono sul grande schermo, in un film che costituisce senza dubbio un momento fondamentale nella storia di X-Files. E' una storia mitologica, vengono date risposte ad alcune domande, ne vengono poste altre, la relazione di Mulder e Scully si trova ad un punto di svolta.

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Ci troviamo circa a metà della quarta stagione di X-Files quando viene mandato in onda l'episodio numero quindici di quell'anno, Memento Mori.
Gli autori di X-Files danno inizio così all'arco di storia della serie che racconta il cancro di Scully. Gli autori (ben quattro che firmano questo episodio) prendono consapevolmente la decisione di lasciare che Scully esprima i suoi sentimenti per Mulder, nei pensieri che lei stessa scrive nel suo diario durante il ricovero in ospedale.

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"La mitologia della serie non è mai veramente sbocciata fino ad un evento inaspettato avvenuto verso la fine della prima stagione che era la gravidanza di Gillian Anderson, la vera gravidanza di Gillian Anderson, che ha obbligato X-Files ad essere programmato in un certo senso. Non penso fosse nelle intenzioni di programmarlo. All'improvviso ci doveva essere l'arco di una storia che affrontava il problema che Scully stava per assentarsi per alcuni episodi."

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