Le fanfic di X-Files

Nearing the end

Questa è una risposta alla sfida Scullyfic, scrivere una lettera d’amore da uno dei due personaggi di XF all’altro (qualsiasi personaggio scegli). deve essere capricciosa o dolce o angosciante - cmq ti piaccia - ma il tuo fine dovrà essere di rendere la lettera più in carattere che puoi.
Autore: POLITIC X
Pubblicata il: 22/09/2009
Tradotta da: Iris
Rating: PG, da leggere con i genitori
Genere: ANGST, VIGNETTE
Sommario: Questa è una risposta alla sfida Scullyfic, scrivere una lettera d’amore da uno dei due personaggi di XF all’altro (qualsiasi personaggio scegli). deve essere capricciosa o dolce o angosciante - cmq ti piaccia - ma il tuo fine dovrà essere di rendere la lettera più in carattere che puoi.
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Altre note: NOTA DI IRIS: Però, queste sfide….eh???? che cosa riescono a tirare fuori, fra sfide e bravissime autrici/autori!!!! Personalmente devo dire che mi è piaciuta talmente tanto da provare un impulso irresistibile di tradurla subito per farla leggere alle mie care amiche, prima e…a tutti gli altri poi. Brava a Politic X e ..grazie a WINDBLAST che me l’ha consigliata e fatta conoscere, GRAZIE INFINITE!!!!! Io sono sempre grata a chi mi fa vivere intense emozioni!!!
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Penso che sia stato Frohike che una volta ha detto che se avessi vissuto fino ai 70 – e se lui fosse stato intorno per testimoniarlo –  avrebbe passato il resto dei suoi giorni come un monaco, contemplando miracoli. Spero che il pensiero di  lui con una tunica porti un sorriso sul tuo viso.  
Buon compleanno, Mulder. 
Chiamami antiquata, ma volevo che avessi qualcosa da me da aprire, anche se è solo una lettera. Scrivo raramente, in questi giorni, ad eccezione del mio diario. Solo quello mi stanca.  
Me la cavo bene, considerando le circostanze. Non sapevo cosa aspettarmi; nessuno vuole degli assistenti, anche quando diventano necessari. Ma avevi ragione a suggerirmi questo posto; la mia suite è graziosa. 
Mi domando come stai. Il fatto che non sei venuto a trovarmi mi ha causato insonnia la scorsa notte. Sarai in grado di affrontarmi sapendo che la mia salute si sta deteriorando rapidamente? 
Oggi sto bene, ma il numero di giorni non buoni sono aumentati  dall’ultima volta che mi hai visto. Non riesco a descriverti cosa sia perdere il controllo. Nei giorni buoni sono smemorata, perdendo la mia matita o gli occhiali. Nei giorni non buoni semplicemente dimentico. Dimentico numeri di telefono..appuntamenti. E la cosa peggiorerà. Presto, dimenticherò le persone. 
Ho bisogno che tu mi prometta che non verrai a trovarmi, in quei giorni.  
Per quanto sento sia necessario prepararti per quello che verrà, sento anche il bisogno che tu capisca dove sono ora. Non sono depressa, sono arrabbiata. Non dovevo prendermi questa malattia. Do la colpa al microchip che è stato nella mia nuca per 20 anni. Alzheimer non c’era nella mia famiglia, e sono troppo giovane; non ho uno stile di vita sedentario …la lista procede, ma il punto è che io non riesco ad accettare di morire in questo modo.
Pensavo che sarei morta per una ferita da arma da fuoco, veloce e furiosa. Anche il cancro sarebbe stato preferibile. Posso anche riconciliarmi con la deambulazione, ma non posso vivere senza i miei ricordi, Mulder. Sono tutto quello che sento di avere, a volte. Alcuni dei ricordi più belli, mi danno pace. 
Quando stavo sdraiata a letto, la scorsa notte, pensando alla mia decisione di venire qui, ho pensato al mio quarantesimo compleanno. Tu mi hai portato fuori a cena ed abbaiamo parlato molto. Penso che abbiamo parlato quanto abbiamo bevuto. Quando la cameriera portò il dolce al ns tavolo, tu mi hai suggerito di esprimere un desiderio, prima di spengere le candeline. Il fatto che una candela rimase accesa dopo che io avevo espresso il mio desiderio , ti fece restar male. Ti ricordi?  
Mi afferrasti le mani e le tenesti insieme in un melodrammatico gesto, che mi fece ridere. Credo che fossi un po’ più di brilla, perché quando chiudesti gli occhi per spengere l’ultima candelina , io praticamente caddi fuori dalla sedia. Ti ricordi come soffiasti forte su quella candela? Credo di non aver riso tanto in tutta la mia vita. Ma quando mi dicesti qual’era stato il tuo desiderio, io ne fui incredibilmente toccata.
Le tue parole avrebbero dovuto farmi ridere ancora, ma io potei solo inghiottire il nodo che avevo in gola ed ascoltare.

“ Ho desiderato di invecchiare insieme, “ dicesti. Poi ti lanciasti , con il tuo talento immaginario , in noi due , vicino alla fine delle ns vite, in una casa di cura. Noi due seduti su due sedie a dondolo, sulla veranda. Avremmo raccontato storie di guerra di alieni e impianti, cloni e colonizzatori, che avrebbe spaventato tutti i veterani. Io avrei fatto scivolare note sotto la tua porta e tu avresti messo la X  con il nastro sulla tua finestra. Ci saremmo accordati per incontri “clandestini” in piena vista dei nostri compagni di stanza. Avresti preso qualcuno tutti i giorni da tormentare con interrogatori  ed io avrei discusso di autopsie al tavolo della colazione. Avremmo fatto un bel casino. Non ce ne saremmo andati quietamente.

Così, quando è arrivato il martedì, ho impaccato le mie valigie e scatole ed i trasportatori hanno preparato i miei mobili. Ho atteso un orientamento ed ascoltato gossip durante la cena. Ho saputo che c’è un uomo “spettrale” che vive qui. Che trasforma il suo purè di patate in piatti che volano. Ha un poster di un UFO sulla sua porta. Si dice che ha spaventato l’occupante della mia suite che mi ha preceduto per farlo andar via. Quest’uomo, che si rifiuta di farsi riconoscere  da chiunque lo chiami con il suo primo nome , vive nella 370.
Un mercoledì mattina , ho guardato fuori la finestra, al cortile, poi  all’ala del palazzo che sta di fronte la mia suite. Ho contato le stanze e finestre ed ho camminato su e giù per corridoi. Ho scoperto che la numero 370 è proprio la stanza diretta opposta alla mia. Quando sono ritornata alla mia finestra, ho piazzato la sedia qui. Mi sono messa seduta , ho guardato ed ho aspettato. 
So perché sei venuto qui, Mulder. Tu non appartieni ad una casa di riposo; sei così attivo ed in forma come lo eri 20 anni fa. Sei venuto qui per aprire la strada a me. Sei venuto qui perché sei un uomo il cui cuore è pieno d’amore.
Spero di poter restituire questo amore così bello come l’ho ricevuto, ma io non sono brava con le parole. Non lo sono mai stata. In tutti questi anni ho contato sull’azione, cercando di dimostrare quello che sentivo. Così ho cercato di dimostrartelo anche adesso, seguendoti qui.  
Ho aperto le mie tende questa mattina ed ho guardato ancora la 370 . Ho visto una X sulla finestra. Casa, ho pensato, è ovunque ci sei tu. 
Spero che questa lettera sia la prima di molte che io farò scivolare sotto la tua porta. Stiamo invecchiando insieme. Forse i miracoli non finiscono mai.
 
SCULLY
 
P.S.  
Se guardi fuori dalla finestra , questa sera, alle sette spaccate, vedrai una strana luce che viene dalla mia stanza. E’ la tua torta, Mulder, ma ti prego, non soffiare troppo forte sulle candele. Lasciane una per me.
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