Le fanfic di X-Files

Mercoledì

Scully ha sonno. Mulder lo fa realtà.
Autore: Irati
Pubblicata il: 23/09/2009
Tradotta da: Angelita
Rating: NC-17, vietata ai minori di 17 anni
Genere: RST
Sommario: Scully ha sonno. Mulder lo fa realtà.
Note sulla fanfic: ho scritto questa storia al lavoro, approfittando del riposo per il pranzo. Per questo non ha nessun tema, né trama ed è solo un passatempo colpevole. L'ho pubblicato nel mio diario e ora Angelita- la mia sacerdotessa- lo ha tradotto per le lettrici italiane, che porto sempre nel mio cuore. La dedico a lei e a tutte voi.

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ALLE PERIME LUCI DELL'ALBA

-Mulder, sono le cinque.

Suono abbastanza convincente. Sono abbastanza sicura malgrado il suo alito sulla nuca e quanto mi faccia sentire bene avvertire il calore del suo corpo a pochi centimetri da me.

-Già- afferma, c'è ancora sonno nella sua voce e sicuramente i segni del cuscino sul quel viso che non posso vedere.

Tocca sempre a me essere la parte ragionevole di quest'equazione.

- E abbiamo un appuntamento con Skinner alle sette.

Quando protesta, lo fa con una voce speciale di un bambino di tre anni imbronciato perché non è riuscito ad avere il suo giocattolo preferito. Questa voce mi fa rizzare i peli delle orecchie ed è classificata come tortura dalla Carta delle Nazioni Unite.

- Ci restano due ore, Scully.

La mia voce nella penombra suona come le parole di una canzone segreta. La camera di Mulder trattiene il respiro e il suo corpo scivola dolcemente nel letto. Tre ore fa - secondo i miei calcoli - ci siamo addormentati e Mulder ha quarant'anni. Come si è ripresa così velocemente la sua estamina?

- Non dormi mai?

Mi bruciano gli occhi. Il sonno è profondo, pesante, soporifero. Il letto è come lo stomaco caldo di un serpente che sverna.

- Con te vicino? Mai

C'è una distanza di sicurezza tra i nostri corpi ma le dita di Mulder osano entrare nel mio spazio e sfiorarmi dolcemente le costole che non sono appoggiate sul materasso. Sono solo un paio di dita leggermente dure per gli anni, lungo il bordo della mia maglietta e i suoi boxers.
I suoi presto inservibili boxers se continua a far salire le dita verso l'alto.

- Allora perché mi hai detto di rimanere?

Ho un addestramento dell'FBI per la difesa personale ma quando Mulder mi afferra per la vita e mi stende sul letto, tutto quello che ho appreso sull'autodifesa se ne va per lo scarico del water e sono alla sua mercè.
Nella penombra distinguo il sorriso più malvagio che ho visto mai.

- Devo confessarti, Scully, che non avevo intenzione di dormire.

Ora sono distesa, Mulder leggermente appoggiato sul mio costato. E quelle dita che un attimo fa mi solleticavano il bordo morbido della pelle, ora sono il palmo di una mano, che sta facendo salire la maglietta verso l'alto.
Il mio sonno scivola via dalla porta e voglio che questa mano mi tocchi in posti molto, molto più concreti.

- Ah, no? - riesco a dire.

Mulder è molto più bravo di me in questo gioco di sottintesi e lenzuola in disordine . Ma cerco di essere alla sua altezza e fare la mia migliore faccia di ragazza - innocente - che - in - realtà - sa - quello - che - significa - ma - non - vuole - confessarlo.
A meno che non mi obblighino a confessarlo.

- No - rispondo.

Non so se l'ho detto ma dopo la nostra ultima seduta di "gli agenti Mulder e Scully si vendicano del loro lungo celibato" Mulder si è addormentato immediatamente - tipico - e ha dimenticato completamente di vestirsi - doppiamente tipico-
Bene, forse il fatto che io rubassi i suoi boxers c'entra qualcosa. Forse, semplicemente, è che sa che effetto ha su di me sapere che è nudo a portata di una mano, e ha un elaborato piano per farmi impazzire.
Tutto tra noi è troppo nuovo. Mulder sembra stare sempre a suo agio. Io ho superato il mio panico iniziale che mi portò ad abbandonare questo letto a mezzanotte un mese fa, ma ancora faccio fatica ad abituarmi a questo nuovo territorio dove non ci sono segreti tra noi.

- Hai così tanto sonno? - domanda. Qualcosa dell'adolescente pericoloso che forse non è mai stato brilla nei suoi occhi.

Scuri e pieni d'intenzione.

- Un poco.

Mulder odora ancora di aftershave, ma soprattutto di un miscuglio dei nostri corpi, un tenue odore di languore e sesso che mi avvelena quando affonda la testa nel mio collo e succhia delicatamente la giugulare fino ad ottenere il mio primo gemito. Lecca i resti della mia dignità con precisione e continuo ad essere ancora ipnotizzata e senza potermi muovere.

- Dovresti continuare a dormire, Scully

Ha l'insopportabile insolenza di dirlo mentre fa salire la mia maglietta praticamente fino al collo. Sono sul punto di dirgli che mi costerà abbastanza fatica conciliare il sonno se continua ad impegnarsi ad obbligarmi a farlo quando vedo i suoi occhi. Guardano quello che già non è più coperto dalla maglietta come se avesse scoperto l'America o se avesse tra le mani il primo pezzetto di frutta dopo un'eternità nel deserto.
Improvvisamente sento che il bacino mi pesa troppo e sprofonda nel letto, come se fossi piena di liquido e tutti i miei segreti mi stessero scappando tra le gambe.

- Mulder...

Nemmeno so quello che sto per dire. Fa lo stesso. Non mi lascia finire.

- Sssshhh - ordina - dormi.

E la fine di questa emme finisce giusto su uno dei miei capezzoli, vibra nella sua bocca. Ho detto che Mulder ha labbra flessibili e temprate, calde come "natillas" (dolce di latte uovo e zucchero, non ho la parola italiana) nel forno, carnose labbra di "fruttini" che non ti lasciano riposare?
Le ha.
Non solo le ha. Sa come utilizzarle.
E, ancora peggio. Sa di saperlo.
Oh, dio. Sto incominciando a bruciare e sento un solletico sotto i boxers di Mulder.
La lingua si muove, esce ed entra nella sua bocca - e sul mio corpo - circonda per primo un capezzolo e - sì, no, lì sì - dopo il resto del seno sinistro con movimenti circolari che combinano tutta la base della lingua - sìììììì - con le carezze più sinuose della punta - dio, sì - La coreografia della saliva si ripete sull'altro seno finchè credo di stare per piangere.

- Non puoi dormire?

Non ha nemmeno la decenza di sorridere. Al contrario. C'è una gravità imposta dal desiderio che fa del suo sguardo qualcosa di più opaco e di torbido di quello che i miei nervi di gelatina possono sopportare in questo momento. Mulder sembra un poco andato, guardandomi con il genere di passione collerica, narcotizzante, posseduta con la quale guarda un caso quando non ha soluzione apparente. E' un Mulder così diverso dal solito che sento brividi nello stomaco. Le mie maree interne si agitano.
Tutta questa passione è per me.
Come si respira quando ti guardano così?

- Mi sto distraendo - rispondo. La gola così secca che mi fa male ogni parola.

- Devi solo lasciarti andare, Scully - e senza sapere da dove sia venuto fuori sento il tocco inconfondibile di una mano sul mio stomaco che scivola senza preamboli fino alla mia biancheria o la sua biancheria o quello che sia.

Mugolo.
La mano di Mulder sa dove andare. Un mese da quella notte del tè e segreti, destino e scoperte. Da allora non abbiamo diviso il letto che una mezza dozzina di volte, al massimo, ma o il mio corpo ha aspettato per tutta la vita qualcuno che lo tratti con questo miscuglio di riverenza e passione o Mulder ha una linea diretta con il mio sistema nervoso centrale perché tutto quel che fa - tutto - accende posti di cui ho dimenticato il nome.

- Lascia che io ti rilassi

Lo insulterei. Seriamente. Lo chiamerei egocentrico bastardo arrogante per questa maledetta espressione di superiorità soddisfatta e questo sorriso dietro ogni commento ma non - posso - farlo. Mulder si intreccia al mio sesso, uno, due, tre - dio mio tre - dita giocano ad accarezzarmi con fermezza, con delirante perversione ed io sto galleggiando, persa nell'oceano della mia umidità.

- E' la prima volta che metto lì le mani a qualcuno in boxers.

Lo sta facendo di proposito, deve essere di proposito. Sta esplorando dettagliatamente ogni angolo che si nasconde tra le mie gambe tranne gli unici due posti a cui io posso pensare. Ma Mulder li evita. Non c'è penetrazione, non ci sono dita sul clitoride.
La mia mente chiede vendetta, il mio corpo chiede clemenza.
Non so come riesce a vincere la mia mente.

- Veramente? Non è questo quello che dice Skinner.

Sta trattenendo un sorriso, ma non lo ammetterebbe mai, il maledetto bastardo che non sa mettere le dita dove deve - lì, quasi quasi quasi, lì, nononono, merda - né tenere la bocca chiusa.

- Non vedo che stai cercando di dormire, Scully

La sua voce è quella che usano all'inferno per sciogliere il peccato e qualcuno dovrà portare un estintore in questo letto presto. Un movimento rapido e le lenzuola che mi coprivano spariscono, le dita mi abbandonano -no!- Mulder si rivela davanti a me come quello che è, muscoli e lussuria.
Per la prima volta dall'inizio della sua seduzione all'alba, mi bacia con una certa rabbia dominante. E' letale, impaziente, riempie tutta la mia bocca con la sua lingua, mi obbliga ad allungarmi contro il suo corpo e ascoltare i suoi grugniti contro la pelle.
Che n'è del fatto che i preliminari sono la cosa migliore?
Bugia. Tortura. Questo è ciò che sono.
Se fossi un poco più bagnata affonderemmo.
Si separa. Voglio ucciderlo.

- E' molto tardi, Scully. Bisogna dormire.

Ha l'abilità dei geni. E' capace di togliermi la maglietta mentre i miei capelli cadono come una cascata su tutti e due e appena mi scosto dal letto. Come? Non ho idea. Succede tutto in una bruma di respiri agitati e strascichi di sonno.

- Chiudi gli occhi.

Quando da un ordine a letto - poche, rare, eccezionali occasioni in cui si riempie di potere - Mulder non ammette che ci possa opporre. Io non so come disobbedire e mi arrabbio con me stessa perché solo lui può fare in modo che mi senta sottomessa e libera allo stesso tempo per la prima volta nella mia vita.
Ho fiducia in lui.
Così che chiudo gli occhi. E il tono della sua voce s'immerge, scende più profondamente di tutte le rose, acquisisce la struttura dell'etere.

- Così. Ora cerca di dormire - sussurra vicino al mio orecchio. Lecca con la lingua dietro il padiglione, mi morde il lobo, si allontana piano.

Credo che gemo.
E con la decadenza dei pittori nelle lunghe sere d'estate, Mulder mi bacia dal viso fino allo stomaco. Incatena baci come se annodasse maledizioni, mi lascia che cerco un posto nel letto, sudata, incapace di formare parole. Morde dove le braccia sono più morbide e mette il medio in questa bocca così profonda. Le leccate sullo stomaco sono incendi nel cuore di una frutta, mi attraversano da parte a parte, in qualche posto tra il solletico e la paura di morire di piacere.
I boxers spariscono sotto le sue mani. Con gli occhi chiusi è tutto più intenso. Esistono solo la saliva e la lingua, la bocca di Mulder ovunque.

- Apri le gambe.

Già ho detto che non so disubbidire quando Mulder decide di prendere le redini.
Quello che non ho detto è che Mulder è un poeta del sesso orale. Nemmeno Satana strappa l'anima con un talento simile. Mulder mi bacia prima all'interno delle gambe e poi avvolge la lingua nei posti più nascosti del pube, fino a trovare - questo - il posto dove tutto acquista un senso. Lecca, disegna, scolpisce giusto dove inizia il mio sesso e finisce l'inferno. Quando sto sul punto di venire, smette di muovere la lingua così rapidamente e abbassa il ritmo per continuare a cercare il tesoro i fondo al mare.
Dio.
A Mulder piace penetrarmi con la lingua e approfittare che sto sul punto di piangere per unire le dita in questo gioco e obbligarmi a muovere il bacino contro il suo viso come se non ci fosse un domani e non potessi resistere ancora un secondo senza il necessario orgasmo.
Mulder, per fovooooore.

- Sai cosa credo?

Non so come possa parlare, ma so che sento il suo respiro sul mio sesso e non dovrebbe star perdendo tempo.
Gli dico "No" ma credo che suoni come qualcosa simile a "nuuuoooo".

- Credo che stai facendo finta di dormire.

Due - tre?- delle sue dita s'intrecciano e Mulder mi sta scopando in un movimento a spirale. Ci sono posti che tocca che incominciano a comporre una sinfonia rock, centri nervosi appena scoperti. Mulder mi sta toccando ovunque, facendo delle mie interiora gelatina. E questa lingua che - grazie - a - dio non smette di leccarmi cambiando velocità - veloce - molto più veloce - è l'ultima cosa di cui ho bisogno per uscire sparata verso l'infinito.
muldermuldermuldermuldermulder
Mi contraggo, sto sognando, la lingua mi fa gemere, le dita mi raccolgono e mi lanciano nello spazio di nuovo, Mulder mi spinge con forza contro il letto solo con le labbra, le mie gambe abbracciano il suo collo, sto per scoppiare, cado di nuovo, sta di nuovo lì per raccogliere le mie fantasie e baciarle fino all'orgasmo successivo. Stiamo facendo l'amore in una centrale nucleare, sbatto contro il suo viso e tutto ciò che è in me si fonde nella sua bocca.
Non. Finisce. Mai.
Continua ancora a leccarmi quando l'ultimo tremito mi abbandona. E' la cosa più intima che qualcuno ha mai fatto per me. E' Mulder, che avvelena tutti i miei sogni con la sua narcotica maniera di abbandonarsi al sesso.
Quando risale verso di me, i suoi baci sono come una diga che si apre e odora di me, un sapore intimo, sale e terra speranze e zenzero.
Non posso muovermi.
Attenzione, qui arriva Dana Scully, la donna che si scioglie.

- Come hai dormito? - domanda

Non sorrido spesso, ma non posso evitarlo. Mulder sembra un animale selvatico. Ha bisogno che qualcuno gli sgonfi l'ego o non mi lascerà dormire mai più.
Sembra tentatore.

- Non ho dormito male - rispondo.

Inarca un sopracciglio. Cambio di ruoli.

- Ma è tardi, Mulder

Sta sul punto di dirmi qualcosa - probabilmente che ha un'erezione della grandezza della Florida che sta puntando esattamente verso di me - quando lo spingo dolcemente sul letto.

- Dormi - ordino.

Per una volta mi ubbidisce. Si limita a sospirare quando lascio cadere il miei capelli sul suo petto e a gemere quando incomincio a mettere in atto la mia vendetta e assaporo tra le labbra ogni squisito centimetro del suo stomaco.
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