GLI AUTORI DI X-FILES - Chris Carter

Chris Carter

A vedere i cupi episodi di X-Files non si direbbe, ma Chris Carter nasce e cresce nell’assolata California sul finire degli anni ’50. Dopo essersi laureato in giornalismo e aver lavorato per una rivista che riguardava il suo sport preferito – il surf – Chris Carter sbarca agli Walt Disney Studios nei primi anni ’80 ed è lì che impara il mestiere di produttore televisivo.

È in questo periodo che crea la serie tv che più di tutte le altre lo renderà famoso. Trae ispirazione dal suo amore per programmi come “Kolchak: The Night Stalker”, viene influenzato dall’essere cresciuto durante lo scandalo Watergate e dal suo amore per la scienza, ma è quando vede “Il Silenzio degli Innocenti” al cinema che la sua idea inizia a prendere la forma che noi tutti conosciamo.

È così che i personaggi di Mulder e Scully vedono la luce, due facce della stessa medaglia che riflettono la natura stessa del suo creatore: la voglia di credere in mondi e fenomeni sconosciuti o inspiegabili, e la necessità del tutto umana di usare la scienza e la logica per venire a capo di quesiti irrisolti.

Chris Carter lotta fin dagli inizi per portare X-Files in televisione. Negli anni ’90 niente di simile era mai apparso sugli schermi, ancora tutt'oggi non esiste categoria televisiva diversa dal "mix di generi" in cui X-Files possa rientrare, e nello spiegare il suo progetto fatica anche solo a far capire di cosa si tratti. È solo grazie alla sua determinazione se i dirigenti della allora neonata Fox acconsentono a realizzare la sua idea.

Carter si occupa fin da subito di tutti gli aspetti riguardanti la produzione della serie. La leggenda narra che durante gli anni d’oro di X-Files non passi uno spillo senza che abbia ricevuto la sua approvazione. L’attenzione maniacale ai dettagli sarà il marchio distintivo che caratterizzerà tutti i suoi lavori.

Quando la serie inizia a dividersi in episodi singoli, i cosiddetti “standalone”, ed episodi mitologici, Carter si occupa soprattutto di questi ultimi creando e plasmando la storia trasversale che terrà incollati allo schermo milioni di telespettatori in tutto il mondo per parecchi anni.

Questo non gli impedisce però di produrre degli standalone che costituiscono delle vere gemme nel percorso della serie come “The Post-Modern Prometheus”, episodio che si ispira alla storia di Frankeinstein e che viene girato in bianco e nero, o “Triangle”, in cui Carter tenta l’esperimento dei piani sequenza (il progetto originale prevedeva quattro piani sequenza, uno per ogni atto dell’episodio).
Ma Carter approfitta degli episodi standalone anche per portare sullo schermo temi importanti, spesso in anticipo sui tempi, come in “The Host”, in cui si interroga sugli effetti dell’energia nucleare, o “Red Museum”, in cui si parla di ormoni della crescita somministrati a bovini destinati a diventare carne da macello, fino ad arrivare al più recente “Babylon”, in cui viene affrontato il tema spinoso e drammatico del terrorismo moderno.

L’idea alla base di X-Files non prevedeva alcun coinvolgimento emotivo tra i due protagonisti, ma complice l’evoluzione della storia e la meravigliosa intesa tra David Duchovny e Gillian Anderson, Chris Carter non può ignorare a lungo quello che per molti fan diverrà in seguito il cuore pulsante della serie. Chris Carter è la voce di Mulder e Scully, scrive tutti i loro battibecchi e definisce la relazione tra i due, mai apertamente dichiarata, che è sempre costantemente presente in tutta la serie. Anche quando i due protagonisti sono divisi in realtà non lo sono mai. È questo sapiente uso dei tempi e il suo particolare modo di raccontare questa “storia nella storia” che tiene incollati alla televisione milioni di telespettatori in tutto il mondo per parecchi anni.

Ma Chris Carter è soprattutto un profondo osservatore della società moderna, una persona di scienza che, per sua stessa ammissione, continua sempre a porsi domande e riflettere sui molteplici argomenti che non possono essere spiegati tramite la conoscenza scientifica. Questo suo modo di essere trova in X-Files la sua massima espressione e, con i personaggi di Mulder e Scully Carter si costruisce due strumenti perfetti per rappresentare l'eterno conflitto tra Scienza e Fede, i due opposti per antonomasia che difficilmente trovano punti di incontro, ma non per questo smettono di tentare.

Chi sono gli autori di X-Files?
Una troupe di persone che ha lavorato per anni dietro le quinte e di cui spesso si sente parlare poco. Per questo motivo abbiamo dedicato una sezione intera del nostro sito al lavoro svolto dagli autori più importanti della serie.

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