Le fanfic di X-Files

Qualcosa di così semplice

Confuso e spaventato, Mulder cerca rifugio nelle cose semplici.
Autore: X-Phylia
Pubblicata il: 27/09/2009
Tradotta da: Angelita
Rating: PG, da leggere con i genitori
Genere: ANGST, MRS/RSM
Sommario: Confuso e spaventato, Mulder cerca rifugio nelle cose semplici.
Note sulla fanfic: Questa è la mia versione dei fatti che accaddero tra il rapimento di Mulder e il suo ritorno; così come mi sarebbe piaciuto vederli nella serie.

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Mulder si rigira nel letto, lamentandosi tra sogni pieni di visioni che desidera che siano solo incubi, e non ricordi legittimi. Ma i sogni non hanno diritto ad essere così reali, e il dolore che evocano non dovrebbe far sì che i suoi muscoli si torcono nell'agonia. Mulder grida, cerca di liberarsi, ma non si può muovere; le braccia e le gambe sono immobilizzate contro una dura sedia metallica, la pelle del viso si strappa ogni volta che cerca di cambiare la sua scomoda posizione. Le luci brillanti ed accecanti gli feriscono gli occhi abituati all'oscurità e tutto quello che percepisce sono figure confuse intorno a sé. Si sente così esposto ed umiliato mentre dure ed inumani mani lo toccano ovunque, facendogli male, ma lui non può fare niente per evitarlo; tremante di freddo e d'ansia per quello che gli stanno per fare questa volta. Col tempo, il dolore e la paura avevano rimpiazzato ogni altra sensazione o emozione, cancellando la sua memoria quasi perfetta. Mulder morirà presto e lo sa.
Scully si sforza molto, ma non può confortarlo. Mulder continua a gridare con tale disperazione che il suo cuore si stringe, e lei pensa che è così ingiusto sentirsi abbandonata ancora una volta. Dopo quei mesi d'impotenza, senza sapere cos'altro fare per trovarlo, dove continuare a cercarlo... Mulder sta accanto a lei, soffrendo, e anche così lei non può aiutarlo. Continuamente Scully crede che lui sia tornato solo fisicamente, il Mulder che lei aveva conosciuto era rimasto indietro, forse nell'astronave o nella sua tomba. Quest'uomo lotta per trovare un posto nel mondo dei vivi ma gli manca qualcosa, qualcosa di vitale, e lei non ha idea di cosa sia.
Mulder si sveglia bagnato di sudore, con la gola che fa male per aver gridato tanto e gli occhi gonfi per le lacrime. Si alza automaticamente e corre fino al bagno, sa che starà male di lì a poco. Questa era diventata una routine da quando l'avevano dimesso dall'ospedale e non aveva avuto più l'aiuto delle droghe per calmarsi. Ora ha una buona salute quasi offensiva, così che non ci sono scuse per internarlo un'altra volta. A volte Mulder sente la mancanza dei tranquillanti endovenosi che lo rendevano insensibile ad una violenta realtà che non era pronto ad affrontare. Si domanda se dovrebbe chiedere a Scully se gli dà qualcosa per dormire, ma ha paura di come lei potrebbe prendere una simile richiesta.
Il respiro torna al suo ritmo normale mentre si sciacqua il viso, reagendo per il bruciore delle sue ferite sulle mani e sulle guance. Mulder si china più del necessario sul rubinetto per non dover vedere la sua immagine riflessa nello specchio, ha troppa paura di ciò che può arrivare a vedere. Ricorre a quel poco d'autocontrollo che gli rimane per non fare a pezzi quel maledetto vetro.
Al tornare nella sua stanza, Mulder vuole ricordare il tempo in cui trovava calore e pace nelle braccia della donna coricata nel suo letto. E' così ingiusto che si senta così solo un'altra volta. Dopo tutti i mesi che ha passato a gridare il suo nome, desiderando che stesse con lui per alleviare i dolori terribili, Scully sta accanto a lui, aspettandolo, ma lui non può accettarla. La sua vita prima del rapimento era di qualcun'altro, non la sua. Nei momenti di maggior paranoia, Mulder s'immaginava ancora prigioniero nella nave spaziale, il suo corpo nudo coperto di sensori e cavi, e il cranio attraversato da elettrodi che gli inviavano impulsi al cervello. Quello che lui chiama vita non è altro che una percezione distorta, realistica ma non reale. Ci sono tante cose che non quadrano, e Mulder si sente uno zombi, un morto vivo che cammina cercando la sua anima.
Mulder si stende sul bordo del letto, il più lontano possibile da Scully, e lei avverte la sua intenzione di allontanarsi. Piange silenziosamente, come se non volesse turbare il suo sonno, e non si rende conto che lei sta in allerta ad osservarlo. Scully incomincia a pensare che è stato un errore cercare di forzare quest'intimità quando Mulder si trova ancora in uno stato emozionale sommamente fragile; ma sente che deve fare qualcosa prima di perderlo per sempre a causa della depressione. Sarebbe la madre di tutte le ironie: Mulder vivo ed in salute, ma irrimediabilmente fuori della sua portata per colpa di una malattia mentale. Tutto il suo essere si riempie di un irresistibile desiderio di abbracciarlo e proteggerlo, e prende una decisione.
Scully si trascina verso di lui sul letto e lo chiama con cautela. L'esperienza le ha insegnato a non avere un contatto fisico con lui senza preavviso, poiché Mulder non può quasi sopportare che lo tocchino. Per lei questo è devastante, che cosa gli avranno mai fatto perché si spaventi anche per le sue carezze. I suoi occhi si riempiono di lacrime ricordando come Mulder era solito sistemarsi accanto a lei dopo aver fatto l'amore, la sua pelle tiepida e nuda, sospirando soddisfatto mentre lei percorreva il suo corpo. Ora dorme completamente vestito; calze, pantaloni e magliette con le maniche lunghe. E' diventato estremamente geloso del suo corpo, non può sopportare di vedere la quantità di cicatrici provocate dalle torture che ha subito. I vestiti gli danno una sensazione di sicurezza che non ha avuto per molto tempo.
Il suono del suo nome sulle labbra di lei gli portano una litania di memorie agrodolci. Una volta significò tutto per lui, non poteva concepire di stare lontano da lei... finchè non accadde. Non pensava che avrebbe potuto sopravvivere alla separazione ed invece sta qui, vivo. Non avrebbe mai immaginato che "lei" potesse continuare ad andare avanti senza di lui così facilmente, ma risulta che è incinta di otto mesi. Mulder ha bisogno che capisca come si sente, ma non può parlare di quello che è successo, non ci sono parole per descrivere un simile orrore. Non ricorda di essere morto, nello stesso modo in cui non ricorda le molte volte che è stato in coma; ma sa che ha passato tre mesi un una bara sotterrato a due metri sotto terra e questo lo terrorizza. Che cosa sarebbe successo se si fosse svegliato laggiù? Vuole credere che sarebbe morto immediatamente per un attacco cardiaco. O forse avrebbe usato il telefono cellulare che Frohike dice d'aver lasciato nel feretro, perché "Con te, Mulder, non si può mai sapere! Mi sembra che in realtà tu sia uno di quegli Immortali scozzesi" Non ha mai detto a Frohike quanto conforto gli dava questo scherzo.
Le dita di lei percorrono dolcemente i suoi capelli, e per strano che sembri, non trasale. Si sente bene, gli porta ricordi gradevoli. A lui piaceva quando Scully giocava con i suoi capelli. Si ricordava di quelle notti tranquille, mangiando cibo cinese; dopo cena si mettevano sul divano a guardare la TV e appoggiava la testa su di lei. Le mani di Scully invariabilmente finivano per coccolarlo in qualche modo. Mulder sente la mancanza di quell'intimità, ma non si sente a suo agio con questo in questi giorni. Il contatto fisico lo spaventa, gli hanno fatto troppo male e la sua pelle è diventata insopportabilmente sensibile. Ma la punta delle dita di lei sono così dolci, così tranquillizzanti….
Scully mormora una vecchia melodia che suona come una ninna nanna ed infatti sortisce questo effetto su Mulder, calmando i suoi maltrattati nervi. La mano di lei gli scende sulla spalla, con il pollice disegna piccoli cerchi sulla parte posteriore del collo. Mulder si permette di rilassarsi un poco, assopito da queste attenzioni. Forse è tornato al mondo reale, dopo tutto, e queste non sono visioni proiettate dalla sua mente. La tenerezza non è un concetto che gli alieni possono comprendere.
Forse non è stata così cattiva l'idea di permettere a Scully di passare la notte con lui. Gli risulta difficile ammettere che non ne ha bisogno come amante, ma come la figura che avrebbe ridefinito il significato stesso della vita. Anche se sa che è irrazionale Mulder invidia il bambino che Scully porta, al sicuro, nel suo ventre, innocente ed ignorante degli orrori del mondo. La sua innocenza è stata violata e distrutta per sempre, non tornerà mai più a sentirsi al sicuro. Le stelle che tanto avevano significato per lui ora gli provocano dolore e desolazione, un ricordo permanente del suo fallimento.
Scully soffre davanti al non dissimulato dolore dell'amore della sua vita, e si domanda se ci sono speranze che Mulder superi un giorno tutto quello che gli è successo. Questa notte lei l'osserva combattere la paura che lo incatena all'oscurità, cercando disperatamente di liberarsi. Ma anche la libertà risulta angosciosa dopo una lunga reclusione. Solitario e triste come è, Mulder ha imparato a vivere così. Nessuno potrebbe incolparlo per avere paura di uscire dalla sua corazza dopo il terribile prezzo che aveva pagato per le risposte che ha cercato per tutta la vita. Semplicemente non poteva sopportare altro. Tenendo conto di questo, Scully si sente immensamente grata di poterlo toccare un'altra volta, anche se un poco.
Mulder sospira di sollievo quando Scully sistema le lenzuola intorno a lui. A quanto sembra non è sua intenzione andare più lontano di quello che lui possa permettere, e le sue dolci carezze lentamente bucano la spessa parete che ha costruito intorno a sè stesso. Ci sono voluti sette anni per abbattere questa parete la prima volta, quanto ci vorrà ora? Mulder non vuole stare solo, ma capirà lei ciò di cui lui ha bisogno? E cosa ne sarà di quello di cui lei ha bisogno? A quanto sembra non mancano uomini disposti a fare qualsiasi cosa per Scully.
Mulder vuole allungare le braccia verso di lei e immergersi nel suo seno, ma sente che non può rompere le sue catene. Tante volte la mente gli ha fatto dei brutti scherzi, nell'astronave era solito fare sogni vividi di stare nelle braccia di Scully, che veniva per liberarlo dalle implacabili torture. Ne sentiva la voce chiaramente, le mani tiepide e morbide sulla sua pelle maltrattata. Il falso sollievo finiva normalmente con luci violente che lo accecavano ed un altro giro d'interminabili prove che gli insegnarono a non confidare troppo nei suoi sensi. Gli alieni potevano fabbricare percezioni molto convincenti, ma alla fine l'unica cosa reale era il dolore, emozionale e fisico.
Scully avverte i dubbi di Mulder e decide di fare il primo passo. Intuisce che lui ha bisogno di stare vicino a lei, un cavo a terra che lo aiuti a trovare la strada di ritorno verso casa. Non le importa che Mulder non le sussurrerà dolci parole all'orecchio, o la toccherà come solo lui poteva fare, portandola all'estasi. Questa notte si tratta di ristabilire il contatto, e ci deve essere qualcosa che lei possa dargli per aiutarlo a trovare sè stesso.
Ancora cantando le parole di una vecchia canzone della sua infanzia, Scully spinge la spalla di Mulder indietro fino a farlo girare sulla schiena. I loro occhi s'incrociano per un fugace secondo e Mulder immediatamente abbassa la vista incapace di sostenere lo sguardo di lei. Lontana dal sentirsi rifiutata, Scully gli bacia la parte superiore della capo, accettando la sua insicurezza. Quando Mulder cerca di adottare di nuovo una posizione fetale, Scully gli blocca le gambe lunghe e magre con le sue e lo attrae a sé ancora di più, guidandogli la testa sulla sua spalla. Mulder resiste e si lamenta per qualche minuto, ma lei non lo lascia, e lui non fa troppa forza per liberarsi. E' come se il suo corpo si stesse adattando ad un cambiamento brusco di temperatura, con le braccia fortemente incollate al corpo. Quelle di Scully, al contrario, sono allungate al massimo, per abbracciarlo quanto più può. Scully trattiene le lacrime mentre lui gli sfiora i capelli e si rilassa tra le sue braccia, è sicura che non ha mai amato tanto quest'uomo come in questo momento.
Mulder sente che la nebbia sfuma man mano che una grande stanchezza s'impossessa di lui. Le sue labbra si curvano in un breve sorriso. Tra la complessità di questa vita, di quella di prima, e il terribile buco che c'è tra tutte e due, un fatto semplice ha cambiato il suo destino. Il tradimento dei suoi principali sensi è stato redento da quello che non era stato manipolato, che funziona come lui lo ricorda. Il primo accenno di realtà in cui realmente può avere fiducia viene sotto forma di un profumo. Mulder respira profondamente un'altra volta e lasciandosi avvolgere nell'inconfondibile odore dello shampoo preferito di Scully, un chiaro ricordo delle notti che passò tra le sue braccia, quando tutti e due credevano che niente e nessuno li avrebbe potuti separare. La dolce fragranza è un balsamo per il resto dei suoi sensi, così elementare e genuino che nessun impulso elettrico extraterrestre avrebbe potuto imitare.
Mulder piange non con amarezza, ma con un dolce sollievo; e sente le lacrime di Scully scivolare dalle guance fino al suo collo. Forse presto si riprenderà abbastanza perché lei lo tocchi - lo tocchi "veramente" - ma questa notte è soddisfatto da questo profumo del ritrovarsi che ha trasceso i limiti della tortura e la morte intatto, perfetto.
Qualcosa di così semplice.

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