Le fanfic di X-Files

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Post THE UNNATURAL
Autore: FIALKA
Pubblicata il: 22/09/2009
Tradotta da: Iris
Rating: NC-17, vietata ai minori di 17 anni
Genere: RST
Sommario: Post THE UNNATURAL
Note sulla fanfic:

Archiviazione:
Altre note: Allora, come promesso alle mie due + care amiche di penna virtuale (Angy e Viola), ho tradotto questa breve fanfic di Fialka. Prima dell’estate stavamo appunto parlando della scena finale di UNNATURAL e del "bel pezzo di frassino" e mi è venuta in mente questa fanfic, con un finale decisamente piccante. E’ la prima volta che mi cimento nella traduzione di una fanfic HOT e non è stato per niente facile. Spero averla resa il + lineare possibile senza scendere nel volgare. Ora capisco chi traduce NC -17 e quanto fatica possa fare! E a chi è abituato alle mie LUNGHE traduzioni…bhè, abbiate pietà ma sto cominciando a considerare l’idea di dedicarmi a cose + brevi. IRIS
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E’ una notte luminosa, e le palle colpite da loro volano nel cielo esplodendo come stelle.
Almeno questo è quello che sembra stiano facendo. Scully non sta guardando dove cadono; è troppo presa dal colpirle. Troppo intenta in Mulder, accoccolato dietro di lei, adattando il suo corpo alto al suo, compatto e sodo. Lui è "ancorato" con le sue ginocchia così in basso che saranno un dramma, il giorno dopo, ma lei è abbastanza impressionata dal potere duraturo del suo "essere". Abbastanza impressionata dalla grossa protuberanza che si strofina, curiosamente, sul suo fondoschiena, come se si stesse domandando se lei avesse messo quelle mutandine di seta nera, stanotte.
Ovviamente lei non le indossa. Sarebbe stato troppo ovvio. Ed avrebbe richiesto una preveggenza.
Forse, quello che realmente la impressiona e’ il fatto che loro stanno facendo questo da almeno mezz’ora, ora, e Mulder non ha fatto nessuna mossa per fare qualcosa con quella curiosa protuberanza. Lei sta cominciando a chiedersi se lui veramente non vuole niente di + di questo, solo rimanere vicini e colpire qualche palla e dimenticarsi per un po’ delle loro vite contorte.

"Questa è l’ultima, Mister, " urla il ragazzo. Lui sta andando a raccattare le palle, mentre Mulder alla fine si raddrizza, strisciando la sua "evidenza" in su, sul fondoschiena di lei, fermandosi contro la vita, ora che sta dritto.

Ehm, per così dire. Lei sorride, nascondendo il viso contro la propria spalla. La sua mente è diventata sconcia, nell’ultima mezz’ora, molto + audace di quando sia mai stata.
Può perdere un sacco di tempo, ora, chiedendosi perché loro stanno facendo questo. Perché, dopo quasi sette anni di circospetta distanza, lei è ora nella cerchia delle sue braccia, pienamente cosciente di come loro sono mal accoppiati in altezza, da quando lui sta premendo se stesso su una parte della sua anatomia che è distante di almeno un buon piede dal posto in cui a lei piacerebbe averlo.
Si, può perdere tempo. O può incitarlo.
Loro stanno ancora tenendo insieme la mazza e lei è meravigliata da come delicate le sue mani sembrano, vicino a quelle di lui. Le sono sempre sembrate abbastanza forti, prima. O è così che le sue mani apparivano solitamente………bhè, eccezionalmente grandi?
Si muove contro di lui e lo sente fare dei gemiti, attraverso la sua schiena.
Fianco sbagliato, lei pensa pigramente. Pensa forse di star sognando, o che sta impazzendo, o semplicemente che è arrivata a casa, come dicono nelle canzoni, nel posto dove non era mai stata prima d’ora.
Lascia andare la mazza e si gira per guardarlo in faccia.
Ha quella sua faccia da panico; non che lei non se lo aspettasse. Lui apre la bocca e poi la richiude, chiaramente volendo chiedere ora ….cosa?
Non lo so, gli rispose lei con gli occhi.
Che cosa vuoi, Mulder? La sua bocca si apre ancora.
Voglio……voglio…..Oh Gesù, Scully, voglio fotterti in maniera insensata. Voglio essere dentro di te così a fondo da poter vedere me stesso attraverso i tuoi occhi.
Lei ride teneramente. E’ così vicina a lui , ora, che la punta dei suoi seni pressano appena sul petto di lui.
Lo facciamo ora? Lei lo canzona, con l’accento irlandese di sua nonna.
Lui non ci arriva, ovviamente, ma afferra lo scintillio. Capisce l’intenzione come lei gli mette le mani sui fianchi.

"le mani prima dei fianchi, " lei sussurra, muovendolo in modo da levigare quella curiosa protuberanza di lui contro la sua pancia.

"fianchi…..gk! "

Mulder sente mancare il respiro per la sorpresa e a lei sembra il suono + delizioso che abbia mai sentito. Si domanda quali altri suoni singolari può ottenere da lui, questa notte.
Il ragazzo sta ancora in giro, da qualche parte, così mettersi in ginocchio è fuori questione, e Mulder è dannatamente appena troppo alto , per baciarlo a lungo, a meno che lei non voglia alzarsi, l’indomani, con il colpo della strega.
Deve o arrampicarsi su di lui , come su un albero, o farlo sdraiare.
Presto.
Ora.
Fa scorrere le mani sul suo corpo ed intreccia le sue dita strettamente, dietro la sua nuca. Il prossimo suono gratificante che sente è la mazza che cade , senza cura, a terra, come la mente apparentemente brillante di Mulder ha finalmente "afferrato" il programma.

"Tirami su" lei comanda e lui l’accontenta , sollevandola da sotto le braccia, come una bambina. Lei porta le gambe intorno ai suoi fianchi e lega insieme le caviglie.

E ora? Gli occhi di lui chiedono, per una volta, perfettamente al suo livello.
Oh, io volevo solo vedere la vista da qui, lei sorride.
Lui la posiziona ancor meglio fra le sue braccia , ed improvvisamente tutto diventa serio. Lei ha Mulder fra le sue gambe, le labbra millimetri dalle sue, ed è così…è realmente così, un altro millimetro e le loro vite saranno cambiate per sempre, ed improvvisamente questo la spaventa.

"stanotte è la notte" lui le canta, la sua voce tirata e fuori tono e così bella che lei potrebbe piangere.

"andrà tutto bene"

Lei lo bacia prima che possa cambiare idea.

********************

Quando torna in sé , lei si ritrova schiacciata contro la rete di protezione.
Mulder è duro e ardente fra le sue gambe, la sua lingua soffice e calda nella sua bocca, e lui la sta sorreggendo con i palmi delle mani. Scully vuole far scomparire i loro vestiti, vuole gettare un mantello invisibile intorno a loro. Lo vuole dentro di sé, sbattendo via ogni altro pensiero dalla sua testa.
Lei deve girarsi dall’altra parte, per interrompere il bacio ed un piccolo e doloroso lamento di lui scivola caldo e bagnato nel suo orecchio. Lo sente piegarsi e realizza che lui ha mal interpretato il suo gesto. Così veloce ad arrendersi quando viene da lei, così facile da ferire.
Lei gli carezza la guancia. E’ liscio come la mattina, liscio come la speranza che potrebbe importare. Lo bacia ancora, piccoli e lievi baci sulla punta arrotondata del suo naso.
Sta per dirgli…SI, dovunque, solo non qui, quando loro piombano improvvisamente nell’oscurità.
Lei guarda oltre la sua spalla. Le luci sono spente, il cesto della macchina sparapalle è piena ed il ragazzo se n’è andato.
Guarda in giù, a lui. Humm, è infrequente che lei guardi in basso qualcuno che sia + vecchio di 12 anni, tanto meno un Mulder in piedi, e a lei piace la prospettiva.
E’ sicura che lui ha appena pensato la stessa cosa, ma sta aspettando, sempre un gentiluomo, lasciando a lei fare il primo passo attraverso quella porta.
Non riesce a ricordare la terza strofa della canzone, così gli canta la quarta.

" E nessuno ci fermerà, ora". La sua voce è bassa come non lo è mai stata, ma il sorriso di lui è il suo faro e lei si sente, per un fugace momento, come Kiri Te Kanawa (nota di Iris: Bhòòòò non mi chiedete cosa significa perché non lo so, anzi, se qualcuno sa a cosa si riferisce me lo faccia sapere).

Lascia la presa con le gambe e lui la lascia scivolare giù. Lo guarda ancora, nel modo in cui fa sempre, sebbene stanotte deve guardare ancora + in su, perché indossa scarpe basse.
D’ora in poi, ogni volta che lo guarderà da questo punto, lo vedrà com’è ora, che la osserva con occhi profondi , la lingua che accarezza , inconsciamente, il suo labbro inferiore.
Ha un aspetto assolutamente delizioso. Quello che lei ha sempre desiderato avesse lui guardando lei, anche se, fino a questo momento lei avrebbe pulito la tana dei Gunmen nuda, piuttosto che ammetterlo.
Lei afferra la sua cintura, leccandosi le labbra in anticipazione.

" Fallo ancora, Scully, ed avremo finito prima ancora di cominciare," lui grugnisce, ed è vero, è improvvisamente diventato enorme, pressato stretto contro i suoi jeans.

Lei ride e gli mette le mani addosso, girando il suo viso verso la luna così che lui possa vedere la sua lingua molto chiaramente, mentre la circumnaviga nella bocca aperta.

"Scully!!"

Lo ha in mano, ora, meno male che ci sono questi bottoni che si aprono facilmente, tanto quanto hanno fatto le proprie gambe solo un momento fa. E tutto ciò accadrà ancora e presto, per quanto può dire lei.

"Non ci pensare nemmeno, " lui rantola, le mani sui suoi capelli, tirando indietro la sua testa, come lei si piega in avanti per ispezionare la mercanzia.

"Lo sai, stai andando all’inverso, Mulder. Di solito quando un uomo tiene la mia testa in questo modo si muove nella direzione opposta ."

"Durerei dieci secondi, massimo. " Le sue mani si muovono dolcemente, tirandole indietro i capelli " Andiamo, Scully, dammi una possibilità."

Ora le sue mani sono sul suo viso, e quello che c’è nei suoi occhi è + profondo di quanto lei abbia mai immaginato.
Per me? Lei sospira, sorpresa.

"Si," dice lui, a voce alta, contro la sua bocca. La bacia ancora e questa volta lei sta annegando sotto il mare che è lui, affogando finché qualcosa di profondo dentro di lei smette di lottare, accetta che questo è il modo in cui deve finire. Si ritrova ad aprirsi, lasciando che lui innondi i suoi sensi, il suo corpo fluisce e defluisce al suo tocco.

Scopre che può respirare sott’acqua. Scopre che non vuole + tornare in superficie.
Quando lo fa, realizza che i suoi pantaloni sono da qualche parte giù, intorno alle caviglie, e lei sta facendo un rumore molto vicino, in modo imbarazzante, a delle fusa umane, come le dita di lui scivolano e scorrono fra le sue gambe. In qualche modo lui è riuscito a scartare e mettere le mani sul suo regalo , prima che lei si sia tolta il nastro da dosso, come fa sempre.

" No…..non è leale…..iniziare senza di me, " lei ansima, cercando di ricordare quali muscoli stanno trattenendo le sue ginocchia dal crollare.

Lui ride, e lo fa dentro il suo orecchio, poi segue la sua lingua.

" Ho tutte le intenzioni di farti durare a lungo."

"Allora è meglio che mi lasci vedere cosa hai nascosto per tutti questi anni."

Ora è il suo turno di essere imbarazzato.

"Hai già visto la merce, Scully"

"Ma mai nella sua piena gloria" lei mette entrambi le mani dentro i suoi jeans e lo tira fuori.

Guarda, sbatte le palpebre al "full Monty". O piuttosto , al "full Mulder".

E’ leggermente scoraggiante. Tutto quello che riesce a dire è: "WOW."

"La dottoressa Scully è impressionata?" lui chiede, contraendo i suoi muscoli per farlo sobbalzare un po’.

"La dottoressa Scully ne ha visti di + grandi, ma non con il suo nome scritto sopra." Lei guarda in su , sta per dire qualcosa per canzonarlo ancora, ma ancora una volta si ferma alle pure emozioni che vede nei suoi occhi.

Lei lo guarda, lo memorizza, mentre lui le tira giù la biancheria intima per le gambe, facendo il tutto con estrema cura, compresi i pantaloni, tutto, oltre le scarpe. Poi si inginocchia a terra, guardando in su, a lei, con uno sguardo che può essere chiamato solo adorazione, dimenandosi se non per togliere completamente i vestiti, almeno per spostarli in maniera adeguata.

"Reggiti," lui le dice con voce dolce, e lei tira su le braccia, sopra la sua testa, + in alto che può. Afferra il recinto, mentre lui si alza, prendendola con le braccia dietro le ginocchia ed alzandola da terra.

Lui è sulla sua strada, ora, ed il suo corpo sta mettendo in scena un breve, ma fiducioso e futile segno di protesta.
Lei potrebbe dire che è fuori esercizio, ma la verità è che lei non ha mai praticato molto questo genere di esercizio, non ultimamente, e che non è mai stata coinvolta in questo tipo di "ginnastica Olimpica".
Si arrampica un altro po’, su per il recinto, dandogli un chiaro accesso.

"Scully, non voglio…"lui comincia.

"Fermati ora e giuro che ti spezzo in due," lei ordina, dandogli piccoli calci con i tacchi sul suo sedere. I suoi fianchi immediatamente hanno uno scatto vigoroso, spingendolo oltre le barricate.

Lei pensa che dovrà minacciarlo + spesso, a lui sembra piacere.
Comunque, per ora lui è lì, ed è solo un lungo, lento , e glorioso colpo a segno.
Lei apre gli occhi e gli sorride. Lui tira fuori un profondo e lungo respiro, restando veramente immobile.

"Potrei venire soltanto guardandoti," lui sussurra. E lei gli risponde. " Non osare."

Lo sguardo pigro di lui diventa sorpresa, come lei si stringe intorno a lui.

"Mulder," dice fermamente, " io non sono di molto aiuto, in questa posizione. Dovrai fare uno sforzo se vuoi che questo vada da qualche parte. Ricordi fianchi prima delle mani?"

"Fianchi. Uhmm." Lui la sta stuzzicando ancora, scacciando via la serietà, e lei è grata di essere in grado di chiudere gli occhi e semplicemente sentirlo, che si muove lentamente dentro e fuori. " Così?"

No. Lui la condurrà in totale stordimento se continua così. Un delizioso, sensuale stordimento, ma un po’ pericoloso , quando lei ha le ginocchia in su, intorno alle ascelle e lei sta aggrappata alle maglie della rete.

"Da quando guidi così piano, Mulder?"

"Ah! L’Agente Scully vuole spingere l’accelleratore." Lei apre gli occhi.

"L’Agente Scully non vuole niente al momento, grazie, ma io potrei…"

Lui si tira quasi del tutto fuori, poi spinge forte, azzittendola effettivamente.

"Fianchi prima delle mani." Lui sussurra, di nuovo serio.Anche le sue mani sono sulla rete, ora, portandola ancora + in alto, mentre lui spinge. Lei si morde le labbra per trattenersi dall’urlare, mentre lui colpisce un punto molto profondo in lei, qualcosa che risponde con un piacere senza vergogna.

"Fianchi prima delle mani."Spinge ancora nello stesso punto e lei si morde ancora le labbra.

"Mulder…." Oh Dio, lui la sta guardando, sta guardando il suo viso, mentre lo fa ancora. Lei dovrebbe esserne imbarazzata. Dovrebbe….

No, questo è BELLO, è troppo INCREDIBILMENTE BELLO.
E ancora.
E ancora.
Sente dei singhiozzi e pensa che è lei stessa, che sta piangendo, mentre lui la raggiunge dentro di lei, cerca quell’unico posto che lei non vuole dare, che non può dare, che non ha mai dato e..

"Ti prego," lui la supplica, " ti prego, Scully, fidati di me,"

E lui è così bello, ed è QUI, lei apre gli occhi, ed è lui, Dio…è lui, lacrime scorrono per il suo viso e lui la sta guardando e lei gli lascia vedere un SI, gli lascia vedere quel suo posto così privato che lei sta proteggendo da un’intera vita ed ora lui è LI’; lui penserà che è il SUO posto, ma è già SUO…Dio…è sempre stato SUO, e lui è sempre stato LI’, si proprio LI’, lui era SI, sempre LI’, sempre SI, sempre….

"VAI, lasciati andare, Scully, SI, lascialo andare…."

SI, Mulder, Si, solo….DI +, Mulder, SI, è così bello, è così BELLO, è così…si ..SI MULDER SI, SI, SI, SI….
E viene e lo fa così forte che la sua mente, per la prima volta in tutta la sua vita, va totalmente, magnificamente, pietosamente in silenzio.
Quando torna in sé, ci vogliono le mani di entrambi per districare le sue dal recinto.

****************************

Lei si sta domandando cosa accadrà, ora che ha gridato, apparentemente fino ad uscire fuori di testa, con lui che esplodeva dentro di lei, un dettaglio con cui lei è certa che lui la stuzzicherà per il resto della sua vita.

"Sono sicura di non averlo fatto", lei insiste, sebbene francamente non se lo ricorda. " Penso di aver perso i sensi sulla tua spalla, per allora." Lui le sorride di traverso.

Sono vestiti e lui è seduto accanto a lei, massaggiandole le mani per cercare di fargli tornare un po’ di sensibilità.

"Se quello era essere incosciente, dovremmo mettere un isolamento acustico alla tua camera da letto." Gli massaggia i piccoli muscoli tesi delle dita, e per una volta lei non riesce mentalmente a dargli un nome. " Casomai decidessi di rimanere sveglia, la prossima volta che lo facciamo."

Lei aspetta che il panico la sovrasti, terrore, al presupposto che ci sarà una prossima volta, e che accadrà nel suo letto. Invece, c’è solo un leggero solletico di anticipazione, nel profondo, in quel posto dove lei può ancora riuscire a sentirlo.
C’è una palla che il ragazzo ha dimenticato, una che praticamente si è conficcata sopra le loro teste. Lei si alza, la prende, la soppesa in mano. E’ tempo di confessare, lei pensa.
Si mette sul piatto, riprende la mazza. Non ha bisogno di girarsi per essere certa che Mulder la sta guardando. Può sentire il suo sguardo. E’ come il suo tocco, caldo e delicato e leggermente imbarazzato. Afferra la mazza e si mette in posizione gambe aperte, sorridendo al quadro che da di sé. Poi fa volare in alto la palla, in modo esperto, e la colpisce , facendola volare oltre il centro e la palizzata.
Si gira ad incontrare il viso stupefatto di Mulder.

"Ho avuto due fratelli," lei sorride, profondamente fiera di se stessa. Per essere onesta, lei non era sicura di poterlo fare ancora.

" Tu mi hai ingannato," lui brontola.

"Si." Lei si china su di lui e lo bacia, meravigliata dal come sia semplice farlo adesso. " Se sapevo a cosa avrebbe portato, avrei potuto farlo anni fa."

" Ed io qui che pensavo di averti sedotta," lui risponde, inseguendo le sue labbra, mentre lei si tira indietro.

" Io penso che, finalmente, ci siamo sedotti l’un l’altro."

Lui annuisce, in quel modo lento e solenne come solo lui sa fare, e le prende la mano. Lei lo lascia attirarla e coccolarla nel suo grembo.

"Allora, partner," lui dice, ma lei sente una domanda.

Ci sono ancora delle tracce di lacrime, fra la polvere che lui ha sul viso e lei si lecca le mani per strofinarle via. Qualunque cosa accada da ora, lei sa che è stata amata una volta da un uomo che ha pianto per la pura gioia di essere dentro di lei. Se questo non è un miracolo, lei non sa cosa sia.

"Allora, partner," lei risponde, e sorride.

E lui sorride.
Ed è così semplice.
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