Le fanfic di X-Files

Battesimo

Quando hai toccato il tutto, è difficile accontentarti di una parte.
Autore: Irati
Pubblicata il: 22/09/2009
Tradotta da: Angelita
Rating: NC-17, vietata ai minori di 17 anni
Genere:
Sommario: Quando hai toccato il tutto, è difficile accontentarti di una parte.
Note sulla fanfic: Narrazione in prima persona. Inizia Mulder, continua Scully e via così. Gli asterischi indicano il cambio. Certamente, questo è il mio primo tentativo( e probabilmente l’ultimo) di descrivere le scene sessuali graficamente, non sarebbe male sapere se funziona .

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C’è qualcosa di strano nell’aria stanotte. Come se milioni di occhi invisibili mi stessero osservando
Piove piano ma regolarmente e la notte incomincia a cadere come un caldo abbraccio.Il ticchettio delle gocce risuona sui vetri insieme al suono attenuato della televisione.
La sto guardando senza vederla da un po’di tempo.Credo di aver fatto zapping venti milioni di volte per finire a vedere un programma di bricolage. E’come se avessi qualcosa da fare ma non potessi ricordare che cosa.Come se avessi un sigaro e non sapessi fumare. Qualcosa di simile, strano. Irreale.
Lei si muove all’altro lato del muro. Non so se la sento o semplicemente l’avverto.
Tolgo il volume al televisore perché nessun programma al mondo è paragonabile all’ascoltare i suoi piccoli rumori prima che si addormenti.
Piedi che comminano leggermente sul tappeto, vestiti che cadono al suolo, rubinetti che si aprono e si chiudono.Con gli anni ho appreso i suoi ritmi, le sue variazioni di volume, i suoi rituali privati.Non li ho mai visti, li ho potuti solamente sentire attraverso i muri, ma credo di averli immaginati da un'infinità di tempo.
Lei fa tutte queste cose? Immaginare le mie mani mentre mi spoglio? Sognarmi mentre dormo all’altro lato della porta?
Mi è difficile crederlo.
Prima ero convinto che questa attesa senza meta fosse solamente mia, ma sfiorai il suo alito nel mio corridoio e il mondo girò su se stesso perché durante alcuni secondi sparì tutto dalla mia mente eccetto quelle labbra e quel desiderio nel suo sguardo.
Lei.
Io.
Fino a quando lei ed io? Fino a quando muri e porte tra noi?
Me lo domando in notti come questa.
Specialmente oggi.La nostra prima notte in un motel separati da una porta di comunicazione.
Ci sono state milioni di notti prima in questi sei anni, milioni di porte durante il nostro viaggiare per il paese, però questa notte è la prima notte d’allora. Da quando siamo tornati dall’Antartide, da quando Scully è guarita e mi ha ridato la vita, da quando siamo comparsi davanti a quella ridicola commissione, da quando siamo stati sul punto di, oso dirlo?, da quando siamo stati sul punto di baciarci.
E’ il nostro primo caso Dopo e la nostra prima notte Dopo.
Suppongo che è per questo che l’aria è così pesante. Durante questi giorni è stato tutto così normale in apparenza e così torturatore dentro. L’unica cosa che voglio è "riavvolgere la bobina" fino a quel preludio affascinante ma non posso tirar fiori il tema. Ho detto tanto in quel corridoio e lei non ha detto niente. Forse questa è un modo per dire che non vuole ricordare, che non vuole "riavvolgere " e riannodare. Così che mi limito a non fare niente. Forse è solo per paura che mi mantiene fuori. Ma è la sua paura. E anche se è solo questo, glielo devo. Si merita di decidere. Già le domando troppo tutti i giorni. Non posso chiederle anche questo.
Improvvisamente noto un cambiamento nei suoi piccoli rumori abituali. È facile distinguerlo perché avviene molto vicino a me. Esattamente sulla porta che ci separa.
E’ un colpo secco e veloce
E risuona direttamente nel mio cuore.

********
********

C’è qualcosa di strano nell’aria questa notte.Come se avessi sognato qualcosa di premonitore ma che non posso ricordare.
E’ notte e l’unico rumore nella stanza sono le gocce di pioggia che cadono sui vetri.
Dovrei stare dormendo. Dovrei stare nel letto dormendo. Ho terminato con i documenti, ho rivisto i rapporti, ho fatto la doccia, spazzolato i capelli e mi sono messa il pigiama. Dovrei stare dormendo.
Mento
In realtà ho fatto qualcosa di più. Mentre facevo la doccia mi sono depilata le gambe. Mentre mi vestivo ho deciso di non mettermi il pantalone del pigiama, mentre controllavo i rapporti ho pensato a qualsiasi cosa tranne che al caso che affronteremo domani.
Mento di nuovo.
Non ho pensato ad una cosa qualsiasi. Ho pensato a Mulder.
Più concretamente ho pensato " che cosa starà facendo?"( vedendo la televisione, se lo conosco)E anche "che cosa indosserà?"( jeans e maglietta che è ciò che indossava a cena, probabilmente) E poi " a che starà pensando?"( e tutto quello che posso pensare io è : corridoio, corridoio, corridoio).E soprattutto "Che cosa farà se entro in quella stanza e lo bacio senza dire niente?"
E’ così ridicolo. Dio, sono una donna adulta. E sto qui considerando seriamente di entrare in questa stanza e dire letteralmente al mio compagno " finiamo ciò che abbiamo iniziato in quel corridoio, baciami e taci". O qualcosa di simile.
Questo è stupido?
E’ stupido che dopo sei anni in cui l’ho amato senza parole, in cui ho dubitato di me stessa e del mio posto nella sua vita, nella MIA vita, sia disposta ad entrare nella sua stanza e baciarlo?
E’ tutto ciò a cui posso pensare ultimamente. Da quando mi sono curata, da quando abbiamo testimoniato, da quando gli ho promesso di continuare in questa lotta che è anche la mia (dio, come ha potuto qualche volta metterlo in dubbio?),da quando il destino ci privò di un bacio che esisteva da sempre .Solo che non era mai successo. Fino ad allora. Ma che nemmeno allora accadde.
E ora?
Voglio entrare. L’unica cosa che voglio fare è entrare oggi stesso, nella nostra prima notte di ritorno alla normalità, prima che la routine si instauri tra di noi e ci obblighi a dimenticare.
Ma, come posso dimenticare?
Mi disse, ho bisogno di te. Mi disse, mi mantieni onesto. Mi disse, mi completi. Mi disse, non voglio fare questo da solo. Non so se posso.
E poi lo baciai. Sulla fronte, per benedirlo. E lui mi baciò sulle labbra. Per amarmi. O lo avrebbe fatto se avesse potuto.
Questa notte voglio che possa.
Lui mi dette le parole io voglio dargli il resto. Perché non lo ha menzionato di nuovo ( è possibile che stia dubitando di lui o di me?) e invece quel giorno rimane tra di noi come una presenza viva.
E mi sta consumando.
Dio, fa che non mi renda ridicola. Ho ammesso che ho bisogno di lui, solo perché lui ha ammesso che ha bisogno di me. Fa in modo che non riesca male.Conoscendoci , è possibile che un errore ci distrugga.
Voglio credere che bussare a quella porta non sia un errore.
E’ prendere le redini della mia vita e decidere. Tu hai messo le parole, a me tocca accettarne le conseguenze.
Decido che ho bisogno di te, Mulder.
Così che busso.
E senza darmi il tempo di cambiare parere apro la porta di comunicazione. La porta che non chiudiamo mai a chiave ma che mai ci siamo azzardati ad attraversare.
Mulder sta coricato sul letto(sì, vedendo la tele, si in jeans e maglietta,e curiosamente, è scalzo porta gli occhiali e incomincia a mancarmi il fiato perché tutto ciò è un preludio e è sconvolgente).
Mi guarda con un’espressione meravigliata e cerco di sorridere con leggerezza.Non succede niente di brutto, Mulder. Non è questo.
Solo che se non ti bacio subito morirò e bene, mi è venuto in mente, perché non ora?
E allora sento che ho la bocca secca e incomincio a pensare, qui in piedi vicino alla porta, di fronte al suo letto che non posso dire questo. O sì?

" Ho sentito il televisore"

Non era esattamente quello che avevo in mente, per lo meno finisce il silenzio. Come risposta sorride anche lui.
Sa cosa sta accadendo, sa per che cosa sono venuta? Non so quale risposta mi spaventerebbe di più se il no o il sì.
So solo che mi sta guardando con quell’intensità che taglia il respiro e che è così tipicamente sua e tutto quello che io posso pensare è che sembra una visione. Illuminato dalla luce del televisore è come se fluttuasse nell’aria. Immagini tricolori si disegnano sugli occhiali e quel sorriso lieve mi fa pensare, dio, Mulder hai idea di quanto sei sexy?
Deve. Perché sorride come se fossimo a Natale e io fossi il suo giocattolo preferito. Si alza dal letto e si toglie gli occhiali. Mio Dio!

"Non c’è volume, Scully"

Molto bene, il mio unico alibi per giustificare la mia presenza finisce per crollare come un castello d’aria.
Siamo tu ed io, Mulder. E appena posso muovermi. E appena posso respirare.

********
********

La prima cosa che penso quando entra nella stanza è che sia accaduto qualcosa. Di brutto, tenendo conto della nostra esperienza comune.
La seguente è vedere il suo piccolo sorriso tranquillo e sciogliermi dentro.
La terza cosa è fissare le sue gambe e come balla la sua figura nelle ombre della stanza e che non porta pantaloni. Solamente una giacca abbottonata di un pigiama da uomo.
Ho la bocca secca. Così, di colpo.

"Ho sentito la televisione"

Non posso evitare di sorridere davanti alla sua nervosa bugia. Ho tolto il volume negli ultimi dieci minuti. Signore, per due persone che si suppone che siano adulte e intelligenti, possiamo essere veramente patetici quando ce lo proponiamo. Rendiamo tutto così difficile.
Però lei sta qui- senza pantaloni-E io sto qui. E ci separa un metro e mezzo e tutte le nostre paure. E’ tutto e niente.

"Non c’è volume, Scully"

Lo dico senza pensarci. Forse non dovrei distruggere così il suo alibi, forse dovrei fare questo a modo suo. Dissimulando, a piccoli passi. Con metodo. Come se non sapessi perché cosa è venuta. Aspettando che la terra sia ferma prima di avanzare. Alla Scully.
Ma mai mi è stato dato di sperare per il meglio. Non è che mi sia andata molto bene saltando da un impulso all’altro però in occasioni come questa si deve essere se stessi. O no?
Credo che sapere che desidera questo così intensamente come me mi sta dando coraggio.Sapere che c’è solo un pigiama tra me e la sua nudità.
Sta immobile di fronte a me .L’unica cosa che facciamo è guardarci. Io continua a sorridere- è il mio ego-Lei arrossisce- è la vergogna ed è incredibilmente sexy-.
E allora incomincia a camminare senza direzione.Girando freneticamente e abbassando lo sguardo per non dover affrontare me. E' ciò che desidera fare.
Suppongo che già le ho dato sufficiente spazio e tempo per decidere e tutto il resto. E suppongo che venire qui semi nuda è il suo equivalente per darmi il permesso di essere una testa vuota impulsiva. Per lei è un passo da gigante.
Così che faccio ciò che vuole. Come sempre voglio solo il meglio per lei ( io sono ben lontano dall’essere la cosa migliore ma già le ho dato mille problemi, e un bacio non può essere molto peggio.)
I suoi passi l’hanno portata fino allo scaffale sul muro. Ha un vaso da fiori orribile e lei lo guarda mentre parla di non so che sciocchezza di sua madre di come le piacciono le gardenie e come a lei muoiono sempre tutte le piante.
Bla, bla, bla.
Ti amo quando sei vulnerabile, nervosa e sexy, Scully. Dio, come ti amo.
Mi avvicino a lei da dietro. E c’è un silenzio che ci divora.
Respira profondamente vicino a me. Per la prima volta fisso la curva del suo collo. Per la prima volta da quella in Alaska quel primo anno. Così faccio ciò che avrei voluto fare allora.
Baciare quel collo e lasciare che la mia lingua lo sfiori una sola volta.
Sentire quel brivido.
Aver bisogno di lei
Scully si gira. E è un giro lento che mi sta facendo diventare pazzo. E la mia bocca continua ad essere così secca che fa male. I battiti del mio cuore risuonano per tutto il mio corpo come decine di cuori palpitanti.

"Scully"

Cerco di parlare, cerco di dire tutto ciò che non le ho detto, tutte le parole che spieghino il miracolo di tenerla vicino a me. Ma in realtà non ci sono parole. Noi abitiamo in un altro spazio, le parole non ci comprendono, ci stanno strette.
Così che scelgo di non parlare e al posto di questo mi avvicino a lei e respiro il suo alito rapido e sonnolento.

"Mulder"

Una parola. Il mio nome detto da quelle labbra di zucchero rosso. Sei lettere pronunciate in un sospiro pieno di desiderio.Sono più oneste e sono più piene d’amore di qualsiasi dichiarazione. Tutto ciò che posso fare e percorrere l’ultimo spazio e iniziare ad impazzire quando mi rendo conto che alla fine ci stiamo baciando.
Le labbra di Scully hanno il sapore della frutta dolce e della carne salata. Il contatto è così intossicante che credo sto per piangere. Ancora sto assimilando che l’umidità che assaporo è Scully. Il mio angelo coraggioso e perfetto.Oso appena baciarla. Non è che non voglia. Il desiderio è così intenso che fa male, però ho paura di distruggerla. Ho paura che se mi lascio andare l’assorbirò. E’ così piccola, dio e la sua lingua mi sfiora le labbra ed è tutto quello di cui c’è bisogno perché io la stringa contro di me e la senta tremare.
Mentre tremo, sto facendo in modo che Scully tremi. Non è così strano, tutto il mio corpo si agita come se stesse per diluirsi internamente.
Scully non è così paziente come me. Sto sentendo gli attacchi della sua lingua contro le labbra, i suoi rumori ansiosi e frustrati. No Scully, non altre frustrazioni.
Il primo contatto della sua lingua contro la mia è velenoso. Sento un fiotto di lava calda che mi scende per la lingua e mi riempie. Credo che posso sentirlo nelle dita dei piedi, non è strano?
Scully si muove contro di me ed è timida e aggressiva al tempo stesso e devo baciarla più intensamente perché l’ho desiderata per troppo tempo e tutto è troppo irreale e devo assicurarmi che sta accadendo. Dio, non fare in modo che non stia accadendo, non lasciare che sia una fantasia iper-realista. Questa volta no.
Un gemito soffocato vibra nella mia bocca. Per un secondo credo di essere io ma il mio cervello, la parte del mio cervello che non si è ancora liquefatta,mi dice che è Scully, Che geme nella mia bocca.
Ricomincio a tremare come una foglia e mi separo dalla sua bocca. Ha un respiro caldo e veloce e devo guardarla. Voglio vedere i suoi occhi ma li socchiude solamente per richiuderli subito. L’unica cosa che vedo è una piccola apertura pura, sognante, pigra.
Voglio vedere questi occhi che mi guardano così per tutta la vita. In questo momento è tutto ciò che importa. Ma Scully ha altri piani e mi afferra con impazienza per il collo per continuare a baciarmi. Quando glielo impedisco emette un brontolio di frustrazione e apre gli occhi per guardarmi.
C’è una pura furia in questi occhi impossibili. C’è un bisogno così nudo che credo che sto per avere un orgasmo qui e ora.Solo guardandola. Sorrido al pensarlo, perché sarebbe tipico di me fare qualcosa di così assolutamente patetico dopo sei anni.
Ma questa volta non la rovinerò. Questa volta si tratta di te. Il tuo piacere è il mio. Schivo le sue labbra anche se l’unica cosa che voglio è morderle fino a ingoiare il loro sapore e farlo mio. Devo baciare di più. Più pelle, più cielo, più Scully.
Le orecchie.Perché non mi sono mai soffermato sulle sue orecchie? Bugia. L’avevo fatto però non le avevo mai avute in bocca. Mai avevo leccato i loro contorni infantili, percorrendo con la lingua i sentieri intricati del padiglione, mordendo questo lobo supplicante e ascoltando il mormorio soffocato di Scully nascere all’interno della sua gola.

"Muldeeeeer…"

Ho appena immaginato questo? Era il mio nome? Sono veramente io colui che lei chiama in questa ruvida carezza? Dio, credo di non sapere niente. Eccetto che la pelle del collo di Scully sa di riso e latte sotto la linea della mascella. Posso rimanere a vivere qui Scully? Potrei alimentarmi del sapore del suo collo di burro, solo baciandolo, solo sentendo la mia saliva sulla sua pelle.

"Mulder" Scully parla con il respiro corto. E’ fortunata perché io non posso articolare nessun suono più elaborato di un ululato" Hai te freddo nella tasca o sei contento di vedermi?"

Sto sognando, sorridendo e scoppiando allo stesso tempo. La pelle di Scully trema sotto le mie labbra mentre lei dice battute nervose e facili e tutto e così…naturale. Così facile, in realtà .
Sono ancora perso nel suo collo, sorridendo e supplicando quando noto che le sue mani scendono lungo la mia schiena e mi circondano il sedere sopra i jeans. E lo stringono.
Una volta, due.
E ciò che è naturale diventa surreale così improvvisamente. No voglio mentire dicendo che non ho avuto fantasie sessuali con Scully, che non l’ho disegnata in mille modi supplicanti nella mia mente ma immaginarla e sentire il suo desiderio sono cose molto differenti. Biologicamente Scully ha impulsi sessuali, spiritualmente sentirli diretti verso di me è sconvolgente. Come se milioni di lingue mi baciassero il corpo improvvisamente.
E la sua voce, la sua voce è così musicale, così umida, così sexy che devo baciarle la bocca o morire. Ciò che probabilmente sta già accadendo. Sì, è possibilissimo che questo sia una specie di dolce morte.
Torniamo a baciarci. E’ lei che entra per prima nella mia bocca. Non posso credere che stia cosi ansiosa, non posso credere che mi lascia riceverla e succhiare la sua lingua, non posso credere che niente di tutto questo sta accadendo ma sta qui e ogni poro della sua pelle che tocco mi convince che è viva. E sta facendo in modo che io rinasca
Stiamo ancora in piedi in mezzo alla stanza e in un pezzetto della mia coscienza incomincia a pensare che le ginocchia non mi sosterranno ancora per molto. Nello stesso tempo, Scully mi sta leccando il labbro inferiore.
E’…
Lo prende tra le sue labbra dolcemente, sfiorandolo con la lingua e i denti.
…così…
Lo tira e lo morde con un morso umido e vivo.
…insopportabile…
Non insopportabile nel senso cattivo. Ma semplicemente insopportabile. Tutto è troppo, ho tanta voglia di lei che sto per gridare. Non so come però riesco in qualche modo ad alzarla e portarla contro il muro vicino al letto.
Si afferra a me con le gambe intorno alla vita. Credo che …sono sicuro che posso sentire… è il suo…
Non posso assimilare questo nuovo aspetto di Scully. Nemmeno posso dirlo. Che posso sentire come sta bagnata attraverso il pigiama e i miei jeans. Bene, l’ho detto. Bagnata. Scully è umida, bagnata. Per me.
Sono io ora quello che sta nella sua bocca. E’ lei che torna a gemere. E’ la mia testa che sta sul punto di scoppiare ed è il mondo che si è fermato in questa stanza.
La bocca di Scully è ora il mio posto preferito nel mondo. Ha il sapore di un milione di stelle granulose e salate e di un cuore palpitante. La esploro lottando con la sua lingua e incoscientemente le mie gambe imitano le spinte della mia lingua in un movimento involontario.
So che può sentirlo. Lo so perché ogni volta che spingo contro di lei un suono animalesco risuona nella mia bocca e Scully ruota i fianchi contro di me in un movimento circolare che sta sul punto di farmi perdere il controllo. Sto completamente vestito e ciò nonostante potrei venire ora stesso con un’altra spinta, e con uno di questi sguardi di fuoco puro.Solamente sentendo il suo calore e la sua bruciante umidità sui miei pantaloni.
Dio, è passato troppo tempo dall’ultima volta. Anche se in realtà, è come se non fosse esistita un’ultima volta. Siamo i primi e gli unici, non stiamo facendo l’amore, lo stiamo inventando.
Non so come però in qualche modo le mani di Scully sono riuscite a tirar fuori la maglietta dai pantaloni e accarezzare il mio stomaco. Ha le mani fredde e nonostante questo tutto ciò che sento e calore, un calore sconosciuto e familiare. Le sue mani salgono verso i miei capezzoli.
Le ginocchia incominciano a venirmi meno. E non so quanto tempo potrò sostenerla ancora perché nemmeno il muro contro cui sta Scully sarà abbastanza se continua…così, leccandomi il collo, stringendo i suoi fianchi contro di me, accarezzando e pizzicandomi i capezzoli e usando l’altra mano per cercarmi da sopra i pantaloni.
E’ troppo se non vogliamo che la festa finisca qui. Le prendo il polso prima di fare una brutta figura e cerco di sorridere. Dio, la mia faccia non risponde agli ordini del cervello, è come se tutti i muscoli si fossero liquefatti.
Mi manca poco per crollare così che do respiro alle mie gambe e porto Scully e la corico sul letto. Scully ed io a letto. Scommetto che più di uno darebbe denaro per vederlo. Skinner lo farebbe (di nascosto).Frohike probabilmente avrebbe un satellite che ci spia e venderebbe le registrazioni per Internet.
Nel metro e mezzo che separa il muro sul quale stavamo e il letto, Scully lotta contro la mia maglietta e se ne libera. Quando cado vicino al lei sul letto la sua bocca cerca il mio petto e la bacia con mille piccoli baci, con lente leccate veloci, con un milione di baci umidi. Non posso distinguere niente tranne questo suono di pelle e saliva. Credo di essermi dimenticato di respirare.
Anch'io voglio berla così. Mi metto su di lei senza schiacciarla e mi rendo conto di quanto sia veramente piccola e fragile. E' strano perchè so che è qualsiasi cosa tranne che piccola e fragile. Indossa ancora la parte di sopra di un enorme pigiama da uomo. I bottoni si sbottonano con facilità anche se mi tremano le mani ma ho bisogno disperatamente di averla nuda. Quando l'ultimo bottone cede le posso sfiorare la pelle e quando apro il pigiama il tempo si ferma, si accelera e si moltiplica nello stesso istante.
E' un'immagine di latte e porcellana. Così con la giacca del pigiama sbottonata, inarca la schiena sotto il mio corpo, respirando agitatamente con gli occhi chiusi, avvolgendomi con le gambe. I contorni dei seni sono così morbidi che sembrano bambagia. Li mordo solo un poco, solo per sentire il suo brivido contro di me. Devo toccarla, tutta, sempre. Ogni più piccolo tocco mi brucia vivo. Non credo di esagerare se dico che ha i seni più perfetti che qualcuno abbia mai sognato. Tondi, candidi e dolci. Li accarezzo fino ad impararli a memoria. Voglio bere da essi. Dai suoi capezzoli di cioccolato e fragola.
Quando la mia lingua disegna la sagoma dei suoi capezzoli, Scully affonda le mani nei miei capelli. E ho tanta, tanta sete di lei. Non so se le sto facendo male perchè sto bevendo da uno dei suoi capezzoli e pizzicando e accarezzando l'altro con movimenti circolari e interminabili e non mi fermerai se la mia vita dipendesse da questo.
Chi ha bisogno di vivere? Scully sta inarcando la schiena e accarezzandomi i capelli.
All'improvviso non è più sufficiente. La fame d'averla mi assale come se non l'avessi mai baciata, come se stesse per sparire dalle mia braccia come una nube do vapore. Il suo stomaco sta vibrando contro il mio e ho bisogno di baciarla anche lì.
E' possibile che una lingua sia nata per appartenere ad un ombelico? Lo domando perchè la mia è nata per immergersi nell'ombelico di Scully con scosse veloci.

"dioooo..."

Potrei essere io perchè questa è una delle poche parole che mi vengono in mente, ma la voce è quella di Scully. Una voce che mi sommerge e che mi produce tremori nei testicoli.
Lo stomaco di Scully e piatto e tondo allo stesso tempo. E scopro che è straordinariamente sensibile ai baci e ai morsi. Così sensibile che la sua padrona non può contenere le contrazioni involontarie delle gambe contro il mio petto quando lecco e mordo le ossa pelviche. Mai prima avevo sentito una speciale predilezione per queste ossa gemelle ma quelle di Scully sono le più favolose che abbia mai visto. Le mordo con forza solo una volta e sento il pube di Scully contrarsi contro di me.

""Muldeeerrr..."

Questo rantolo un'altra volta. Devo sentirlo, devo sentirlo sempre. Benedetto sia il giorno in cui ho evitato che mi chiamasse Fox. Qualcuno deve avermi illuminato in quel momento perché sentire il mio cognome sulle sue labbra è intossicante.
Sostituisco le labbra con i palmi delle mani e sulle ossa dei fianchi, sembrano delle mani enormi. Coprono quasi completamente la vita. La sua vita di latte, pane e ombelico. Abbasso le mani e nello stesso tempo porto via con me le mutandine di... seta verde?Dio, Scully.
Sto pensando che non posso immaginare niente di più teneramente erotico della seta verde quando osservo quello che hanno lasciato scoperto queste mutandine che ora mi sembrano offensive.
Non posso pensare a niente di coerente. Molto meno cercare di scoprire il paesaggio nascosto del suo corpo. So solo che ho voglia di piangere e ridere alo stesso tempo. E sopratutto, ho fame, ho tanta fame di lei.
La sua eccitazione odora di sale e metallo e l'odore si diffonde per tutta la stanza. Respira con rapidità e pesantemente. Separo con un dito la dolcezza setosa delle sue labbra e credo che morirò perchè è così umida che di più non si può.
Vuoi questo tanto quanto me, Scully? Dimmi di sì, dimmi che è quello che hai sognato da prima di conoscermi. Dio sa che io l'ho fatto un milione di volte, in un milione di notti solitarie.

""Muldeerr" la sua voce è rotta e rugosa.

Avvicino il mio viso ai suoi ricci rossi e la sfioro con il naso. Voglio solo odorarti meglio, Cappuccetto Rosso.
Pronuncia di nuovo il mio nome come una supplica. E per la prima volta da quando tutto questo è incominciato, per al prima volta da millenni tiro fuori la forza per parlare.

"Dillo". Non posso credere come suoni profonda la mia voce, Ma il fatto è che ho bisogno che lo dica.

"Muldeeeer...per favore..." Il mio dito indice disegna i contorni delle sue labbra interne e fa circoli intorno all'entrata infinita della sua vagina. Non posso aspettare, Scully, dillo.

"Dillo". Suona ancora più profonda questa volta. Nemmeno so che cosa voglio sentire. Solo qualcosa, un segno che mi convinca che non mi sto bruciando io solo.

E mi guarda in un silenzio assordante. Con paura, sì, credo che è paura quella che trema in fondo alle sue pupille ma c'è un brillio più grande che la supera. Non aver paura, Scully, sono tuo, non sai che puoi essere mia?
Quando alla fine emerge la sua voce è supplicante e ferma al tempo stesso e lo scintillio di paura è stato ingoiato da un tremito di fame e un'ombra di timidezza appassionata. E non dice niente, e invece, dice tutto.

"Voglio"

Solo una parola incompleta, l'inizio di una timida frase. E' tutto ciò che voglio sentire. E' più di quanto passa sopportare. Immergo il mio viso tra le sue gambe compulsivamente e il suo brivido mi percorre. Sto così incredibilmente duro che so che potrei venire in qualsiasi momento ma ho bisogno di questo. Ho bisogno di leccare tutta quest'umidità di miele che non finisce di bagnarla. Desidero baciare le sue labbra con disperazione, leccare in circoli la sua entrata, immergerci la lingua. Una volta, un'altra, un'altra ancora. Dirle che l'amo, recitando quest'amore senza parole con le mie labbra e la mia lingua.
Scully geme costantemente contro il mio viso. Sento la rotazione dei suoi finché ogni volta più violentemente. Ha le dita nei miei capelli e io le mie dentro di lei. Dentro questo calore pieno di muscoli caldi, come può essere così calda, così gloriosamente tesa? Faccio l'amore con le dita mentre continuo a baciarle l'interno delle gambe. Posso sentire come sta vicina. Dio, io sto sull'orlo dell'abisso dagli ultimi venti minuti. Gli ultimi cinque anni.
Finalmente, arrivo al piccolo bottone di nervi che viene fuori dall'entrata delle sue labbra. Lo lecco dolcemente.
Uso due dita per penetrarla e spargere i suoi liquidi su di lei. Non credo che il sapore rassomigli a niente a questo mondo. E' il cielo ed io sono suo schiavo.
Circondo con la lingua la cima perfetta e eretta del suo clitoride. E' come sfiorare lava dolce. La bacio lì ed è un bacio velenoso. Ne segue un altro, e un altro. Sento il primo tremito del suo orgasmo scuotere i nervi del suo clitoride e i muscoli della vagina, va da suo interno fino al mio pene con una scossa incredibile. Prendo il clitoride tra le labbra e lo succhio. E' vita e sto mangiando. Scully si afferra alla mia testa e si contrae contro il mio viso come un serpente multiforme.
La penetro usando tre dita.
Il suono che emette è così primitivo che non credo che sia umano.
Continua a succhiarle il clitoride perchè è tutto quello che voglio fare in questa vita. Il suo umore scivola per le mie guance e alcune scosse violente esplodono dal suo intimo con un grido inumano. Una sola parola accompagna la rotazione dei suoi fianchi contro di me.
Mulder.
Ricevo tutto il suo orgasmo sul mio viso mentre sento il piacere di questo grido. Io, Fox Mulder, la cui vita non ha portato a questo mondo altro che inganno e miseria , ho appena trovato il senso della mia esistenza perchè Dana Scully ha gridato il mio nome.
Tardo un poco al rendermi conto che non ho avuto un orgasmo fisicamente anche se al sentire il suo me l'ha fatto credere per un momento. Il vero è che continuo ad esser così duro che è doloroso. E ancora continuo ad avere la bocca su di lei. I tremiti sono scomparsi e bacio il pube di Scully solo per trovare una mano che mi trattiene.
Scully mi attrae verso di lei con uno sguardo vulcanico. Prima che possa reagire mi fa girare su me stesso e sta su di me seduta sulla mia erezione. Mi guarda con occhi ballerini e contrae i suoi muscoli su di me.
Santo Cielo.
Mi bacia. Ora posso sentire i due sapori diversi di uno stesso paradiso. La suo saliva e il suo umore mescolati in un bacio pigro e lungo. Così lungo che quando finisce ho i pantaloni aperti e quello che sento dopo è la mano di Scully che mi accarezza dalla base del pene al medesimo inferno.
Non mi merito questo. Che quest'apparizione femminile e vibrante sia disposta ad esporre completamente il suo corpo e offrirmi questo potere... So che non lo merito. Come potrei?

"Mulder"

Mi sta chiamando. Da un'eternità che ho chiuso gli occhi per darmi al piacere di sentire l'abbraccio della sua mano su di me. Quando tempo è trascorso dalla sua prima carezza? Vite o secondi?
Apro gli occhi per rispondere alla sua chiamata. Tutti i muscoli del mio corpo sono tesi tanto che aprire gli occhi è un sacrificio. So che ho bisogno solo di arrendermi per poter venire finalmente, ma in qualche modo, ho paura di farlo. Non so se ho diritto, Scully, non so se potrò resistere al piacere.
Credo che sia per mancanza d'abitudine.

"Mulder, devo dirti qualcosa"

Lì sta. Sta per dirmelo ora. Mentre ho l'erezione più dolorosa e soddisfacente della mia vita tra le sue mani di latte e gira intorno alla base con il pollice mi dirà che sente pena per me. Che le ho rovinato la vita. Che ha finto un orgasmo. Che è stato divertente, ma ora ha altre cose da fare, come abbandonarmi e condurre una vita felice.
Se non fosse così irreale, se non stesse nuda su di me credo che starei piangendo.

"E' qualcosa..."

Scully si muove su di me e subito smetto di sentire la sua mano. Ora si che piangerò.

"molto..."

Il vuoto di non averla mi farà scoppiare in pezzi. Non posso nemmeno aprire gli occhi.

"...importante"

Non voglio sapere che cosa è. Ti guardo Scully per supplicarti di avere pietà di me e di non lasciarmi ora. Lasciami quest'illusione..
Quando mi guarda credo che vede la supplica e la sua risposta è totalmente insperata. Si avvicina al mio viso e mi bacia le labbra dolcemente come se non fosse nuda su di me, con le gambe intorno ai miei fianchi e il suoi seni che sfiorano il mio petto. Mi sorrise con un sorriso infantile e diabolico e assolutamente dolce e sussurra al mio orecchio.

"In verità non sono venuta per il televisore"

Sto ridendo. Non fisicamente perchè tanto sforzo mi è impossibile date le circostanze ma la mia anima si sente liberata da tutti i pesi della mia vita e credo che per la prima volta ho sperimentato l'allegria di essere me stesso e di stare qui in questo preciso momento in questo preciso posto.
Con questa preziosa e incredibile donna che mi conosce meglio di me stesso. Che ha il mio cuore nelle sue mani e sceglie di adorarlo invece di romperlo.
Allora accade, senza avviso. Sto rimpicciolendo a milioni di anni luce perchè Scully mi riceve dentro di lei con un movimento che mi fa emettere gemiti.
Dio, come è calda. Sto ardendo o bruciandomi con il ghiaccio? Devo star sognando perchè Scully continua a ripetere questa spinta lenta e profonda- per l'amor di dio come può essere così profonda?- ed è come se i suoi muscoli bagnati stessero intorno a tutto il mio corpo e non solo del mio pene.
Quando incomincio a vedere un chiarore lontano nelle palpebre, Scully accelera il movimento delle sue spinte e cerca le mie labbra per mettermi le dita in bocca. Sono vive e hanno il sapore delle profondità marine e violette.
Questo non sta succedendo. Non è possibile che mi stia montando così.
Mi rimangono solo alcuni respiri ancora per cadere in un abisso liquido. Faccio scivolare la mia mano tra noi- noi, noi, ora siamo noi, mai più lei ed io- e cerco il modo di darle piacere per portarla con me ancora una volta. Continua ad essere bagnata e supplicante.
Lei mi da sempre tanto e io continuo sempre a chiedere. Non oggi.
Senza preavviso, il ritmo delle sue spinte aumenta e tutto si confonde in un mare di scosse sue e mie, le contrazioni dei suoi muscoli- sta lì un'altra volta, posso sentirlo come se fosse il mio stesso corpo- e il calore che incomincia ad emanare dal mio corpo.
Il mondo implode e trascina il tempo con sé. Sono un corpo che esplode e non sento i mio corpo. Il mio grido è il suo grido. Mi disfo in una marea di spasimi che nascono simultaneamente tra le mie gambe e in tutti i miei muscoli.
E' questo Scully.
Questa è la verità.

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L'oscurità della stanza cade su di noi come un lenzuolo appena lavato. Non posso dormire e non posso muovermi.
Potrei morire così e salire in cielo
Mulder sta respirando accanto a me. E' caduto quasi incosciente dopo il suo unico- anche se meritevole- orgasmo.
L'orgasmo di Mulder.
Ripeto la frase nella mia testa per sentire quanto suoni strana e naturale.
Mulder ha avuto un orgasmo.
Suona bene, penso. Suona meglio se dico, io, Dana Scully ho sentito l'orgasmo di Mulder in ogni poro della mia pelle e in ogni centimetro della mia anima e stato come nascere di nuovo. Troppo sdolcinato? Per me suona bene.
Negli ultimi venti minuti sto girando intorno a ogni genere di fresi che mi suonavano estranee e lontane fino a qualche ora fa( anche se sono stata io chi aveva pianificato farle realtà) e ora mi riempiono lo stomaco di farfalle e mi stanno facendo sorridere come un'idiota.
Sto sorridendo, lo giuro. Non un piccolo sorriso che la gente si aspetta da me, no, no. E' un autentico sorriso da idiota innamorata e soddisfatta.
E tutte queste frasi mi girano per la testa, " Mulder ed io abbiamo fatto l'amore", "sono andata a letto con Mulder", "abbiamo scopato!" Suona divino e orribile allo stesso tempo. Il dire "scopato" non è da me, vero? Non me ne importa.
Ho voglia di fare le fusa.
E Mulder ho un così buon odore.
E' un'altra delle cose che sto pensando da un pò.( Potrei dormire ma non sono stata mai capace di dormire dopo il sesso, c'è troppo allegria da sperimentare) Mulder odore sempre bene, lo riconosco, questo miscuglio di doccia calda, semi di girasole e after shave mi ha tenuto sveglia per molte notti ma questa volta sono sicura che odora meglio di quanto dovrebbe essere legale. Fa venire voglia di affondare il naso nel suo collo e a non tirarlo fuori mai più.
E anche ho pensato, che madre mia e tutti i santi della corte celeste, Mulder bacia così bene...
La sua bocca ha il sapore della passione e il tocco dolce dell'innocenza e solo al pensarci mi sento ebbra di felicità( ora sì che non mi potrò concentrare in niente mentre la guardo.)
E continuo ancora a sorridere. Con le braccia di Mulder che mi abbracciano e le sue gambe intrecciate alle mie, è una delle poche cose che posso fare. E definitivamente, è l'unica cosa che mi va.
Tutte quelle domande stupide continuano a stare lì e mi ritrovo sorpresa dai miei stessi ragionamenti in questa situazione. Mi domando se ho avuto orgasmi multipli contro le labbra di Mulder( dopo cinque anni di speculazioni suppongo che i miei dubbi sulla portata della sua fissazione orale sono stati chiariti) o solo un enorme orgasmo ultraterreno. Mi domando se potremo fare la doccia insieme la mattina e se potrò insaponargli tutto il corpo e lavarlo io, se Mulder ha fame dopo aver fatto l'amore, se incomincerò a comprare tutta la mia biancheria di seta a partire da ora, se vorrà baciarmi in ufficio, se racconterà a Frohike quello che è successo( dio io, è veramente successo?)
Mi domando se il sesso è stato sempre così e l'avevo dimenticato( era da molto che non lo facevo, per essere onesti) o se abbiamo iniziato qualcosa di completamente nuovo questa notte. Qualcosa di più spirituale e più fisico allo stesso tempo. A me almeno, mi è sembrato nuovo. Come scoprire la gamma dei colori e rendersi conto che fino ad allora vedevi solo in bianco e nero.
E poi ci sono le altre domande. Quelle ritenute importanti.
Che succederà ora? Dovrei essere spaventata? A disagio? Piena di paure e domande?
Non lo sono. Prima sì avevo paura. Di avere bisogno di lui e non averlo. Di averlo e sentirmi soffocata. Di soffocare e cercarlo. Di trovarlo e perderlo Che mi divorasse completamente e non lasciasse niente di ciò che sono.
Se avessi saputo che essere divorata da lui sarebbe stato così sconvolgentemente sensuale gli sarei saltata addosso come una gatta in calore cinque anni fa.
Non è che non lo pensassi. Ma come ho detto già avevo paura.
Quanto più tempo passa meno posso ricordare che cosa era esattamente che mi faceva paura.
Mulder si muove contro di me e mormora qualcosa che non capisco. Il suo alito mi sfiora la peluria delle orecchie e solo con questo incomincio a sentire un solletico sotto lo stomaco.
Se quest'uomo sapesse il genere di potere che sta acquistando su di me...
Ho tanta voglia di ridere. Non una risata normale, quello che voglio è ridere come una collegiale che baciano per la prima volta. Ridere come se fossi ubriaca e non smettere mai più.
Al mondo ci devono essere milioni di cose da fare a parte l'essere abbracciata da Mulder- odorandolo- e pensare a quanto mi sento sexy e alla voglia di ridere, ma non riesco ad immaginarne nessuna.
Voglio svegliarlo e baciarlo un'altra volta.
Sto pensando che questo sarà un problema. Stare tutto il giorno con lui, lavorando insieme e controllare la voglia di spingerlo contro il muro e baciarlo.
Andrebbe bene. Mi piacerebbe poter gridare che quest'uomo è mio. Entrare al suo braccio nel salotto del mondo e gridarlo. Che è fuori di testa ed è una specie di bambino tormentato ma è l'essere umano più straordinario che abbia mai conosciuto, che riesce a farmi tremare tra le sue braccia e che così...buono.
Come è che non capisci quanto realmente sei buono, Mulder?
Non smetterai mai di sorprendermi.

"Scuuullyyy"

Lo mormora nel sonno mentre mi stringe a lui. Le curve e i piani del suo viso disegnano un quadro di ombre tra le lenzuola del letto.
E lo amo.
Mi basta vederlo respirare con le labbra socchiuse pere tornare a sentire quest'amore come un'emozione completamente nuova che mi assale, quando in realtà, credo d'amarlo da sempre. Immagino che non lo amavo prima di conoscerlo, ma allora, non credo che ero veramente io.
Quella era Dana
Tu mormori un altro nome quando dormi. Gemi altri suoni quando esplodi nel mio ventre.
Mi chiami Scully.
E mi battezzi ogni volta.
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