Le fanfic di X-Files

L'anima è un mare sotto la pelle

Post-Episode:All Things, Existence , Nothing Important Happened Today
Autore: Viovio
Pubblicata il: 25/09/2009
Tradotta da: Angelita
Rating: G, per tutti
Genere: ANGST, MRS/RSM
Sommario: Post-Episode:All Things, Existence , Nothing Important Happened Today
Note sulla fanfic: La verità è che l'idea di ciò che accadde in All Thigs e la forma in cui accadde sta vagando nel mio subcosciente da moltissimo tempo.Già so che è molto tardi scrivere un Post-AT, ma senza Existence non c'erano tutti i pezzi. Questa fic intende plasmare in tre momenti differenti, i tre momenti cruciali della relazione M&S. Suppongo che ci siano una gran quantità di momenti magici, ma questi tracciano abbastanza bene quello che voglio trasmettere.Iniziai e terminai il primo capitolo senza potere smettere di scrivere. L'idea appiccicò le mie dita alla tastiera del portatile e il tramonto rosso e azzurro di Sanci fece quello che mancava e creò i titoli: Madreperla, Ambra e Ossidiana.

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MADREPERLA

"Underneath your clothes
There's an endless story
There's the man Ichose
There's my territory
And All Things I deserve
For being such a good girl, honey"
Underneath your Clothes
SHAKIRA

Mai potrò dimenticare la sensazione che ho avuto a rivederla questa mattina in ufficio: così simile a tutte le anteriori e così sommamente differente dalle precedenti. Io sono arrivato diciassette minuti prima. Nemmeno la lunga e fredda doccia che avevo fatto poteva cancellare la sensazione delle sue dita sulla mia pelle, delle sue labbra sulle mie, e della morbidezza delle lenzuola vuote quando mi sono svegliato…Era un miscuglio di dolore e allegria dentro di uno shacker. Sì, era accaduto, avevamo attraversato una barriera di cristallo. Era successo senza parole, solamente con sguardi e carezze trasparenti.senza volere, senza sapere…Ci eravamo permessi di amarci tutta la notte, però l'alba è traditrice e la luce del giorno l'ha portata via dalle mie braccia disfacendo con i raggi del sole i baci decisi e teneri che c'eravamo regalati la notte prima, sotto il profilo madreperlaceo della luna.

Mi sono svegliato con la sua assenza che mi opprimeva il petto e il suo aroma che impregnava la mia anima. L'orologio del comodino segnava le sette e sette. Ero nudo, coperto parzialmente dal lenzuolo e gelato perché l'estate era andata via condannandomi a svegliarmi in inverno.

Ho guardato il tetto della stanza, le ombre dei rami degli alberi vi disegnavano un groviglio grigio.Una sensazione di tutto e niente mi confondeva. Sapevo che Scully aveva passato la notte al mio fianco, ma sua assenza giocava con me e mi faceva impazzire.

Mi faceva male, ma non ero preoccupato. Se c'era qualcosa che mi teneva lontano da lei era questo: la sua insicurezza. Avevo giurato a me stesso di non dare il primo passo finché lei non l'avesse dato, finché i suoi occhi mi avessero detto che era sicura di farlo. Durante la notte me lo ha chiesto senza parlare e ha gridato con le sue mani che era pronta per riconoscere che ci amavamo come nessuno si è amato mai. So quello che sente ora, dopo essermi svegliato da solo, so che si è spaventata dei suoi stessi impulsi. Questa è la sua forma di chiedermi tempo. Io non ho paura perché ieri ho visto attraverso la sua anima e il suo cuore e so ciò che c'è dentro di lei; ogni carezza, ogni bacio, ogni sguardo me l'ha detto.
E so perfettamente che non dirà niente al rispetto, che coprirà questa mattina d'aprile con la più monotona delle routine. Mulder, tempo, dammi tempo. Questo è ciò che sussurra con ognuno dei suoi movimenti.

E' entrata in ufficio come sempre, con vestito con giacca e pantaloni blu marino, evitando il mio sguardo senza poterlo realmente evitare. Suppongo che nella sua mente passino i momenti che solo qualche ora fa ci tenevano al sicuro dal mondo.Il fatto è questo: ora tutto si vede strano perché ci apparteniamo tanto al punto che siamo uno , anche se c'impegniamo per nasconderci a noi stessi.

Si rende conto che per molto che cerca di ritardare il momento di rivolgermi la parola, quel momento arriverà. Si decide. "Buongiorno, Mulder" Uguale a tutti gli altri. Alzo lo sguardo e lì stanno i suoi occhi azzurri e perfetti. Un istante, solamente un istante nel quale s'incrociano e posso vedere in quelli di lei tutto ciò che lei vede nei miei. Silenzio. Così perfetto da annullare i rumori lontani del resto dell'edificio, così nostro che è impossibile da descrivere. Silenzio. "Buongiorno, Scully". Mi guarda, si aspetta qualche cosa in più. Forse un rimprovero, forse una domanda. E percepisco qualcosa simile alla paura. Per un istante, così breve che si diluisce nell'aria, ho voglia di abbracciarla, di dirle di non avere paura, che stiamo insieme, che continuiamo ad essere noi. Ma non lo faccio perché è un cammino verso di me che deve percorrere da sola affinché niente la preoccupi quando arriverà. Prometto di renderle la cosa facile. Servo il caffè in due tazze e gliene offro una. La prende e mi rendo conto che la normalità la tranquillizza, che è quello che vuole. Si siede di fronte a me, bevendo a piccoli sorsi il liquido nero e amaro. Io so quello che c'è sotto il suo vestito e conosco i sui veri sorrisi, le sue lacrime più sincere, la sua pelle e il calore infinito dei suoi baci. Non può fare niente per schivarmi. Ogni volta che la guardo vedo quello che è realmente, la vedo abbracciata a me, tranquilla e addormentata mentre le accarezzo la spalla nuda.

E sebbene non parliamo di ciò, è presente tra di noi. Sono sicuro che tra non molto riuscirà ad avere il coraggio per vivere tutte le notti che ci rimangono come quest'ultima e per vedere l'alba nelle mia braccia senza paura di rompersi, sapendo che la mia presenza le concederà tutto ciò di cui ha bisogno per essere coraggiosa.

Parliamo del nuovo caso: E' come sempre e come mai ed entrambi lo sappiamo. L'apparenza domina il resto del mondo, domina le parole, ma non ciò che c'è sotto la pelle.

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A percorrere la strada che mi portava in ufficio ero cosciente di ciò che avrei affrontato. Il suono dei miei tacchi risuonava sulle pareti del corridoio, stretto e scuro. La tentazione di rimanere a casa e non apparire in ufficio era stata grande, ma lui non si meritava questo.No si meritava quello che avevo fatto; lasciarlo solo dopo ciò che era successo la notte prima. No mi ero pentita di quello che avevamo diviso.Semplicemente non ero capace di assimilarlo e di credere che avevo avuto il coraggio di avvicinarmi a lui e baciarlo come non avevo baciato nessun altro in vita mia. Gli ho gridato senza voce che avevo bisogno di lui, che lo amavo, che non ne potevo più di sentire la sua mancanza tutte le notti. L'ardore mi ha riempito guidandomi fino alle sue labbra, e una volta che i suoi baci mi hanno abbracciato, mi ha guidato solo il cuore che batteva all'unisono con il suo. Senza parlare. Le parole avrebbero rotto la magia della notte accoccolata sotto la madreperla della luna. Mi sono addormentata nelle sue braccia, mentre mi accarezzava la spalla. Ho sentito che stavo dove dovevo stare e che avevo scelto bene il cammino, che lì avevo tutte le cosa che mi meritavo. Sotto i vestiti, sulla pelle quasi toccando l'anima. Il sonno mi ha vinto e mi sono addormentata, respirando l'aria sotto il suo sguardo.Ho sbattuto le palpebre varie volte finché non mi sono resa conto di dove mi ero svegliata. Lui stava dormendo e il suo viso lasciava intravedere pace e tranquillità. E ho immaginato la sua sveglia e ne sono rimasta terrorizzata. Ancora non so perché il coraggio si è dissolto con la luce sonnolenta del giorno. Mi sono liberata dalle sue braccia e mi sono alzata. Mi sono vestita rapidamente e sono andata via dopo aver dato un ultimo sguardo al suo corpo, coperto solamente da un lenzuolo di colore chiaro.

Ad arrivare a casa mi sono resa conto che non ero stato giusta, che si meritava una spiegazione. Qualcosa mi ha detto che lui l'avrebbe capito, che lo rispettava, che avrebbe atteso. Ho fatto la doccia e mi sono cambiata il vestito. Dentro il vapore del bagno, una miriade d'immagini mi possedevano e senza volerlo, ho sentito la sua mancanza e ho desiderato che l'acqua della doccia fosse le sue mani.

Ho raccolto il coraggio che mi rimaneva e sto qui, mantenendo la mano sulla maniglia, sapendo che un piccolo giro mi lascerà giusto davanti ai suoi occhi cangianti.Non posso negare che ho paura…E se mi chiede una spiegazione e non gliela so dare?

Apro la porta, lo vedo e so perfettamente che tra non molto ritornerò a dormire vicino a lui e vedremo insieme l'alba, non mi rimane altra soluzione.Il primo impulso da parte mia è stato avvicinarmi e baciarlo, ma… c'e stata un'altra volta quest'insicurezza stupida che non posso controllare a frenarmi e a trascinarmi a dire un "Buongiorno". Era inevitabile.

I suoi occhi si fermano per un attimo nei miei, sezionandoli, dicendomi che mi conoscono troppo bene e che posseggono il paradiso dove si nascondono i miei pensieri più miei, più profondi.

"Buongiorno, Scully"

La sua voce.Mi lascia sconcertata, non l'avevo sentita per tutta la notte, solo sussurri perduti tra baci diafani erano usciti dalla nostra anima senza essere pronunciati. Credo che la mia paura sia diventata palpabile nell'ambiente, sapevo che non avrebbe chiesto una spiegazione, ma qualcosa di sconosciuto mi ha spinto a temerlo.Ho desiderato con tutta me stessa che si avvicinasse e mi circondasse con le braccia.Non lo ha fatto e ho sentito freddo, tagliente, senza pari.

Poi si è alzato, ha preparato due tazze di caffè e ha teso una verso di me.Ho cominciato a fare piccoli sorsi, era caldo, ma il freddo stava sparendo dal suo sguardo, quello sguardo che percorreva i tre metri che mi separavano da lui, quello che guardava sotto la mia pelle, direttamente nell'anima. Io non ho segreti per te, Mulder. Lo sai, lo so.

Una conversazione circa il nuovo caso riempie l'ufficio di parole stupide. Stiamo vicini, Mulder, resta poco, te lo prometto.

Ora tutto sembra normale, ma quando ci guardiamo vediamo questa notte negli occhi dell'altro.


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AMBRA

"Quiero comenzar de cero,inventar un universo
Donde ya no quede sitio para aquello que detesto
Las palabras nada valen, mientre alguien nos dispare
Se nos olvidó que tú y yo tendremos que inventar las calles.
Tú por mí, yo por ti
Haremos que este sueño empiece ...aquí "
Comenzar de cero
NEK

Così, così è come mi piacerebbe passare il resto della mia vita. Il piccolo William dorme nella sua culla, con le manine chiuse appoggiate nei polsini. Ogni volta che lo guardo credo un poco di più nei miracoli. Tu riposi su di me, stiamo sul divano di casa tua. Il camino conserva un fuoco etereo e prezioso che ci riscalda dolcemente.

Sono poco più di due ore che sono arrivato a casa tua, all'unico vero focolare che conosco. Quando sono entrato nella stanza e ti ho visto con Will in braccio ho sentito tutto il bene che un uomo può sentire a questo mondo. Ti sei avvicinata a me e mi hai lasciato il bambino tra le braccia. "William come tuo padre" mi hai detto e io ti ho sorriso mettendo nel gesto tutto quello che ho dentro.

Tu mi hai espresso le tue paure, i timori ti girano nella testa e non ti lasciano essere felice. Niente più paura, Scully, niente più tristezza, godiamoci la vita. Ce lo meritiamo. Sappiamo la verità: siamo noi tre. Tu, io e lui.Mi sono deciso e ti ho aiutato a fare l'ultimo passo, la paura non esiste, ti amo, mi ami.Mi sono avvicinato e lo spazio si è evaporato tra le tue labbra e le mie. Ci baciamo, teneramente, eternamente, perfettamente.Continuo a sentire il calore del corpicino di William tra le braccia e la carezza della tua mano sul gomito sinistro, e questa sensazione che ci siamo negati mutuamente dalla notte in cui l'amore vinse il dolore per costruire un miracolo chiamato William.

Il tono ambrato del tramonto colma la stanza e tutto è ricoperto da una magia dorata e pura. Will ha incominciato a piangere chiedendo la nostra attenzione, ci separiamo, e ci guardiamo direttamente negli occhi, sorridiamo e prendi Will per calmarlo. Si è addormentato con sorprendente rapidità e lo hai lasciato nella culla.Ho continuato a guardarvi, osservando come gli accarezzavi la piccolissima mano mentre lo coprivi con la coperta.Allora ti sei avvicinata,mi hai teso la mano e hai fatto in modo che ti abbracciassi per le spalle, vicino alla sua culla.Non ho coscienza di quando tempo siamo stati a guardarlo, sentendoci. Godendo del tramonto arancione della capitale.

"Rimani con noi questa notte, rimani per sempre"

Le sillabe hanno rotto il silenzio della stanza. Le tue parole sono arrivate nel mio intimo e mi hanno fatto sognare una famiglia con te, con William che mi chiama papà mentre va gattoni per il corridoio.Assaggiare i molteplici sapori di una vita normale. Non so che dire. Non hai più paura.Tutto quello che ti è successo nell'ultimo anno ti ha insegnato che il tempo è irripetibile, prezioso, che ogni secondo è diverso…Ora non vuoi che l'orologio muova ancora una volta la lancetta dei secondi senza che stiamo insieme, senza vivere. Non vedo il tuo viso quando lo dici. Ma le tue dita e le mie sono completamente intrecciate, questo mi da la forza.
"Ti amo"
E faccio in modo che i miei sentimenti si trasformino in parole affichè arrivino al tuo orecchio. Il mio "ti amo"finisce di essere mio per essere tuo.Ti giri, mi guardi.
"Ti amo,Mulder"
E sentire dalla tua bocca le parole più belle che si possono pronunciare mi apre il cuore. Ti avvicini e mi baci per suggellare nel tempo il ricordo e la scena.

Abbiamo cenato e ora stiamo insieme sul divano, guardando la cesta di Will, sognando ad occhi aperti, credendo…Con la sensazione che abbiamo tutto il tempo del mondo davanti.Ogni boccata d'aria che introduco nei polmoni mi ricorda che sono felice. Dormi, ti bacio la testa che riposa sul mio petto.
"Ti amo"
Sussurro prima di addormentarmi nella luce rossa e gialla del fuoco.


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Sento due parole preziose uscire dalla tua bocca, prima di darmi un bacio sulla testa. Sento la forza delle tue braccia intorno a me e la respirazione leggera di Will che si fonde con il crepitio della legna che brucia nel camino.Tutto quello che trovo fuori e dentro di me è felicità
Quello che è accaduto questo pomeriggio mi balla dentro. Ricordo Will tra le tue braccia, i tuoi occhi che lo guardavano, la dolcezza con la quale lo sostenevi. Il sorriso che mi hai regalato quando ho detto il nome di mio figlio…nostro figlio. Perché è nostro, Mulder. Dio che sensazione! Per tutti e due è veramente la cosa migliore che ci sia capitata nella vita. Desideravo baciarti, davvero, però avevo dentro un dubbio. Avevo bisogno di sentire dalla tua bocca che tutto stava bene, che tutto ciò era vero e non un sogno come quelli che riempivano le notti dei tuoi sei mesi di assenza. E so che è vero, da oggi so che è vero.Sono le tue labbra sulle mie e il balbettio di Will che ci avvolge.

Ti sei avvicinato e ad ogni millimetro mi sono resa conto che non avevo paura. E siamo finiti a baciarci nello stesso modo, ma in maniera differente a quella notte di aprile. Ho fatto scivolare la mano poco a poco sul tuo braccio. Come ho potuto sopportare tanto tempo rimpiangendo questi baci! Il calore della tua bocca mi ha fatto dimenticare quello che vidi un giorno nel quale gridai verso il cielo chiedendo un'altra realtà, e una bara coperta a stelle e strisce in Raleigh e i soffocamento che producevano i ricordi buoni nelle notti nelle quali sentivo che non ti avrei avuto mai più.

E ora stiamo insieme, alla fine ho osato dirti che se non posso stare con te non posso più stare senza di te, che resti con Will e con me, che cambiamo il nostro mondo per lui.Sento il tuo cuore sotto la stoffa della maglietta. Respiro e mi affascina la sensazione. C'è pace nel salotto e promesse e speranze…E ti darei qualsiasi cosa perché questo fosse sempre così.Non andartene più, per favore.

"Mulder"

So che stai dormendo, ma so anche che ti svegli facilmente. Ho bisogno di sentire la tua voce che mi culla.

"Umm,umm"

Questi due suoni m'incitano a continuare a parlare.

"Non ci separeremo mai, vero?"
La domanda ti sveglia e so che apri gli occhi anche senza vederlo. Sento come mi sostieni il viso sollevandolo finchè i tuoi occhi e i miei si allineano nello spazio.
"Ascoltami! Tu ed io staremo insieme sempre, c'è una personcina che ci unisce per la vita. Non importa la distanza, né il tempo. Io sarò sempre al tuo fianco"
Mi fai piangere. Non so se di allegria, di paura di perderti , di emozione.
"Scully, ti prometto che staremo sempre insieme"
Ora voglio solamente chiudere gli occhi e aver fiducia nelle tue parole come non ho mai fatto mentre lascio che il sonno m'ingoi.


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OSSIDIANA

She's walking there alone,no one by her side
She manages to fight the years,
But the pain inside She can't hide
And all the tears She's cried.
The moment She closes her eyes,
She starts thinking of you.
The dreams that She had one time
Have gone away…
Will they ever come true?
All She needs is…All She needs is you"
One Year Ago
Lene Marlin

La cosa più affascinante è il fatto che sto respirando, anche se non sento l'aria che entra in me. Un altro tramonto cade sulla città, ma anche nella mia vita. Lo abbiamo deciso insieme: Domani andrò via, mi allontanerò da loro perché vivano sicuri. Farò qualsiasi cosa per proteggerli.

Scully mi sta guardando dall'altro lato della stanza. Io ho Will in braccio e godo del suo odore di bimbo e di vita. Quanto mi mancheranno! Stiamo da poco tempo insieme, ma lo sento così mio che mi da la sensazione che la mia vita non esisteva prima di lui. Lei ci guarda volendo sorridere, ma oggi i sorrisi fanno troppo male.

Le mie valige sono sul pavimento del salotto, domani, nelle prime ore me ne andrò. Loro non sapranno dove e a me non importerà il luogo nel quale finirò perché la mia essenza resterà qui, anche se il mio corpo starà lontano.

Perché è tutto così diverso dall'altro ieri?Perché siamo destinati a separarci ancora una volta?

Lei si avvicina e abbassa lo sguardo. Sento il suono che fa il suo cuore al rompersi e come fa male la mia presenza che già sta incominciando a rimpiangere. E' dura, è immensamente forte, non so da dove tiri fuori la sua interezza. Se tu crolli, io crollo. Ci sostieni tutti e due. Chiedimi di rimanere, andiamo via tutti e tre, scompariamo…rischiamo tutto per stare insieme. Le idee vogliano essere pronunciate, ma so che se si affidano all'aria affinché lei possa sentirle, mi dirà di sì, farà una pazzia…E io non posso farlo, dopo tutto quello che ha passato per colpa mia.

Desidero tanto che mi chieda di rimanere che le orecchie arrivano quasi a scoppiare al non sentirlo.
"Scully…"
Le alzo il viso reggendolo per il mento. Voglio chiederle un ultimo favore. I suoi occhi sono chiusi, ma poco a poco li apre completamente.
" Non piangere quando me ne vado. Promettimelo"
Non sopporterei vederla piangere. Finirei col tornare indietro, buttando le valigie nel corridoio e abbracciandola senza potermi allontanare.
"Te lo pro- prometto"
Respira velocemente,passa una mano per la testolina di Will, lo prende e lo lascia nella culla. Ora mi abbraccia mentre si addormenta.

La notte è completamente nera, non c'è luna. Timidi fiocchi di neve popolano il cielo di puntini bianchi che risaltano brillanti nella notte opaca e triste. Il firmamento sembra un'ossidiana tra le ceneri di un vulcano, dopo il calore, dopo che la lava calda ha fatto scomparire quasi il freddo che le appartiene. Così mi sento: cristallizzato in mezzo al niente, obbligato a vivere di speranze. Sto guardando dalla finestra, conservando dentro di me tutto quello che sento per ricordare sempre che ho avuto un focolare. Sento i passi di Scully dietro di me. Mi avvicino e copro tutti e due con una coperta.

" Un giorno, non so tra quanto,tornerò. Vivremo insieme tutti e tre e avremo una bella casa e un cane. Insegnerò a William a giocare a pallacanestro e pianteremo un rampicante nel giardino. Tu ed io apprenderemo insieme a contare le stelle, dopo aver fatto l'amore ogni notte e saremo felici. Te lo prometto"

Mentre lo dico desidero che il tempo svanisca e che i miei desideri diventino realtà senza la necessità di vivere lo spazio e il tempo che mi rimane fino a stare di nuovo con loro.

" E gli leggeremo favole prima di addormentarsi, e andremo alla spiaggia in estate. Faremo colazione con crepes con la panna il sabato e mi addormenterò tutte le notti al tuo fianco ringraziandoti per rendermi così felice."

Lei continua a sognare, io continuo a sognare, costruendo con le illusioni tutte le promesse che ci sono state vietate. E così guardiamo l'alba, e la odiamo, ci piacerebbe distruggere il sole, l'inverno perpetuo sarebbe sopportabile se stessimo insieme.

"Mulder, è ora…"
Lo dice, e cerca di fare in modo che la voce non le tremi, ma è impossibile. Le accarezzo la guancia e vado nel bagno.

L'acqua mi scorre sulla schiena. Fuori sento William. Sono cosciente che sto per affrontare una delle prove più dure della mia vita. Ne sono cosciente mentre l'odore del gel di Scully mi avvolge. Perché?Butto la testa indietro e lascio che le gocce calde mi seppelliscano. Le mie lacrime si confondono con esse.


" Tranquillo , tutto andrà bene, tutto andrà bene"

William piange come se prevedesse quello che sta per accadere, come se volesse manifestare con la sua piccola esistenza che vuole felicità e normalità. Lo prendo in braccio. Mulder sta facendo la doccia. Il suo volo parte tra due ore. Non so la destinazione dell'aereo , so solamente che lo allontanerà da noi. Questo fa male, tanto, tanto che è incontenibile. Un mucchio di valigie stanno sul pavimento del salotto. Il solo vederle mi fa desiderare piangere . Ma glielo promesso. Tratterrò le lacrime in qualsiasi modo. Will sta tranquillo ora e lo porto nella culla.

Il rumore della doccia cessa. Mulder esce dal bagno avvolto in un asciugamano. La sua pelle è umida e ha un tono rossiccio. I suoi occhi denotano una tristezza infinita. Si veste, io guardo Will per non piangere; lui è l'unico che mi fa vedere la luce

Ritorna nel bagno. Dalla finestra vedo un taxi giallo. Sta aspettandolo. Non piangere, per favore non piangere. Non ho la forza d'avvisare Mulder, ma non è necessario. Esce dal bagno e guarda dalla finestra, giusto dietro di me. Non voglio girarmi.

" Porto giù qualche valigia e salgo subito" Non rispondo. Vedo che mette il bagaglio nel taxi , mentre indica al conduttore con un gesto che aspetti un momento. Non piangere.

Entra nella stanza, sento come i suoi passi giungono fino alla culla di William. Mi giro e li vedo mentre la mia mente assorbe l'immagine. Non so se ritornerò a vederla di nuovo.
" Abbi cura di mamma finché non torno, d'accordo?"
Dice mentre lo bacia. Non piangere, per favore non piangere. E allora si avvicina. Il conto alla rovescia si è quasi concluso e tutto fa male: il suo respiro, i battiti del suo cuore, il suo odore, tutto. Mentre ci abbracciamo rivedo il giorno che ci conoscemmo, lo rivedo seduto in ufficio…con gli occhiali…e dietro di questa immagine si incatenano un migliaio di momenti che abbiamo vissuto insieme. Rifiuto, rifiuto che tutto questo finisca qui , mi rifiuto di perderti. Questa non è la fine…

E la sua bocca sulla mia lascia un bacio lungo ,dolce troppo corto e amaro allo stesso tempo. E sono cosciente che devo conservare il tocco leggero della sua lingua nella mia memoria e la cadenza delle sue labbra perché, per molto che mi fa male rendermene conto, pioverà tanta tristezza dal cielo prima che torneremo a fonderci in un altro bacio.

Si separa e voglio morire.Mi guarda e giurerei che vedo come la sua anima rimane con me nello stesso tempo che stringe le mie mani tra le sue, che sono tremendamente fredde. E una lacrima furtiva, preziosa e cristallina mi scende per le guancia. Ho lottato con tutte le mie forze, ma il dolore mi ha vinto. La vede, mi sta quasi arrivando alle labbra e lui la raccoglie con le sue. Chiude gli occhi e si gira. Allungo le dita fino a che non smetto di toccare quelle di lui. Rimango immobile. Sento il rumore lontano della porta. Non posso muovermi. Sento come si mette in moto il taxi nella strada, come se ne va, come si allontana da me.

Il silenzio che per le mie orecchie produce la sua assenza mi fa scoppiare e piango seduta per terra, vicino alla finestra. Nessuno può ascoltarmi. L'alba culla il giorno mentre io odio il sole.

Le promesse e le illusioni della notte prima risuonano dentro di me e mi danno forza. Un giorno, un giorno saremo felici.

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