Gran finale a X-files

Torna l’agente Mulder e si chiude la serie. Con un epilogo chiarificatore che “Sorrisi” è in grado di svelare in anteprima.

Dopo nove ani, su “X-files” cala il sipario. L’ultimo episodio, “The Truth”, è andato in onda negli Stati Uniti il 19 maggio lasciando nei fan un misto di soddisfazione e rimpianto. Partito nel ’93 e diventato subito culto, il telefilm ha subìto negli ultimi due anni un deciso calo di audience associato all’uscita dal cast di David Duchovny (l’agente Mulder) e al conseguente arrivo di Annabeth Gish (l’agente Reyes) e Robert Patrick (Doggett) al fianco della storica Gillian Anderson (Scully).

Oggi si chiude, e il clamore per il congedo è già inferiore a quello suscitato, qualche stagione fa, da un presunto bacio fra Mulder e Scully. In Canada, dove peraltro è stata girata gran parte della serie, è persino successo che l’episodio conclusivo sia stato spostato all’ultimo momento su un altro canale. E da noi Italia 1 lo trasmette il 26 agosto, in bassa stagione. Per un addio comunque importante, l’ideatore Chris Carter ha cercato di salutare i fan con un epilogo all’altezza. “The Truth” si propone di chiudere il cerchio rivelando, come dice il titolo, “la verità” sugli enigmi disseminati in nove anni di programmazione: il virus alieno, la sorellina di Mulder, il figlio di Scully, i rapimenti…

Proviamo, senza guastare la sorpresa, a squarciare qualche velo. Innanzitutto ritorna Mulder, che riabbraccia Scully, ma viene processato in merito alla famosa congiura governativa che da due anni turba i sonni suoi e dei telespettatori. Mulder rischia la sedia elettrica e fra una testimonianza e l’altra viene confermato il legame sentimentale con Scully e spiegato il ruolo del governo, mentre la Reyes si permette una battuta metaforica: “Abbiamo cominciato questo lavoro dando il meglio e allo stesso modo ce ne andremo”.

Come in “8 e ½” di Fellini, il finale della serie diventa un girotondo in cui ritornano personaggi vecchi e nuovi, ricorrendo a flashback e visioni. Fra gli altri, il redivivo Uomo che Fuma ritorna per annunciare la data esatta in cui gli alieni invaderanno la Terra. Malgrado il titolo però non tutto viene chiarito. L’ultima battuta di Mulder (“Forse c’è ancora speranza”) potrebbe portare ad un finalissimo cinematografico, un nuovo film che si annuncia da tempo ma non parte mai.

Nel frattempo, gli irriducibili possono ritrovare Duchovny in sala, nel folle “Zoolander”, nei panni di un ex modello paranoico: anche lì una congiura, ma almeno si fa per ridere.

 
 

Trascritto da Carlotta Casoni

 

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