di
Vince Gilligan
diretto da Clifford Bole
Per ulteriori informazioni sugli eventi accaduti in questo episodio consulta la timeline di questa stagione
diretto da Clifford Bole
Gli agenti cercano un uomo che possiede l'abilità di cambiare forma.
Dei dottori a Martinsburg, West Virginia, stanno assistendo una donna, Amanda Nelligan, che sta avendo le doglie. Quando un'infermiera domanda del padre del bambino, Amanda le dice che il padre del bambino è di un altro pianeta. Quando il bambino viene alla luce, tutti i presenti si spaventano vedendo che il neonato piangente ha una coda lunga quattro pollici.
La notizia dello strano parto viene sparsa dai giornali popolari, e Mulder e Scully si recano a Martinsburg per investigare. Durante il tragitto, Mulder fa notare che altri cinque bambini sono nati con la stessa caratteristica nel giro di tre mesi - il tutto in una città con meno di 15.000 abitanti. Scully ipotizza che l'anomalia può essere attribuita ad una contaminazione delle falde acquifere o all'interazione di alcuni farmaci.
All'ospedale Amanda, una fan di Star Wars, dice agli agenti che il padre del bambino è Luke Skywalker. Racconta di come Luke Skywalker è andato a casa sua e le ha fatto la corte. Con l'assistenza di un dottore del ministero della sanità, Scully appura che ognuno dei cinque bambini nati con la coda hanno lo stesso padre. Mulder nota inoltre che tutte e cinque le donne hanno avuto lo stesso specialista della fertilità, il dott. Alton Pugh.
Quando gli agenti arrivano all'ufficio di Pugh, scoprono che ci sono molte coppie adirate col dottore a causa delle nascite. Intanto Mulder guarda attorno all'ufficio del dottore ed incontra un custode, Eddie Van Blundht, che sta aggiustando un lavandino che perde all'interno della sala delle visite e nota che al di sopra dei suoi pantaloni abbassati, una rozza cicatrice triangolare proprio alla base dello spina dorsale dell'uomo. Eddie cerca di scappare, ma è subito afferrato e preso in custodia. Tutte le donne presenti giurano di aver avuto rapporti sessuali solo con i loro mariti. Più tardi, un esame di paternità rivela che Eddie è il padre di tutti e cinque i bambini. Scully ipotizza quindi che Eddie abbia usato il tranquillante Rohypnol per sottomettere le sue vittime. Eddie, un uomo semplice, risponde difendendosi dall'illazione dicendo che una donna avrebbe fatto sesso con lui solo se fosse stata costretta.
Mentre il vicesceriffo compila il suo modulo di arresto, Eddie improvvisamente cambia forma, e si trasforma in un duplicato esatto del vicesceriffo. Eddie colpisce l'attonito vicesceriffo alla testa e se ne va. Dopo aver interrogato il vicesceriffo, Mulder conclude che Eddie ha messo incinte quattro delle cinque donne facendosi passare per il loro marito. La quinta donna, Amanda, è stata aggirata facendole credere che stava facendo l'amore con Luke Skywalker.
Gli agenti si recano a casa di Van Blundht, dove incontrano Edward Senior. Egli afferma che una volta era conosciuto come "Eddie l'Uomo Scimmia" ed ha ancora la sua coda intatta. Mentre parlano si rendono conto che la persona che hanno davanti non è altro che Eddie Junior in un'altra forma. Eddie improvvisamente corre fuori dalla casa e scompare nel quartiere. Dopo aver percuisito la casa scoprono il corpo mummificato del vero Edward Senior all'interno della soffitta. L'autopsia di Scully rivela sotto la superficie della pelle del cadavere una struttura muscolare anomala. Essenzialmente la pelle dell'uomo era anche un muscolo. Mulder deduce che se Eddie ha ereditato questa facoltà, ciò spiegherebbe la sua abilità di cambiare forma. Nel frattempo, Eddie si è trasformato ancora una volta -- in un duplicato di Mulder. Il vero Mulder segue le sue tracce fino alla stanza degli armadietti dell'ospedale dove Amanda Nelligan alloggia. Improvvisamente, Eddie irrompe nella stanza dal soffitto, e colpisce Mulder mandandolo al tappeto. Lega il vero Mulder e lo rinchiude nella stanza della caldaia dell'ospedale.
Fingendo di essere Mulder, Eddie ritorna a Washington con Scully, compila il rapporto col vicedirettore Skinner e chiude il caso. Più tardi, il Mulder fasullo si presenta all'appartamento di Scully con una bottiglia di vino. Dopo aver trascorso la serata in una rilassante conversazione e aver parlato di faccende personali piuttosto che professionali, Scully dice al falso Mulder , "ho come la senzazione di vedere un lato diverso di te stasera." Il Mulder fasullo le si avvicina, e si prepara a darle un bacio. Appena le loro labbra si stanno per toccare, il vero Mulder sfonda la porta di fronte e li interrompe. Eddie crolla sul divano, frustrato, e ritorna nella sua forma normale e viene preso in custodia.
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully
Attori Co-Protagonisti
MITCH PILEGGI - Vicedirettore Skinner
CHRISTINE CAVANAUGH - Amanda Nelligan
CONSTANCE BARNES - Infermiera
CARRIE CAIN SPARKS - Capo Infermiera
MONICA GEMMER - Seconda Infermiera
DARIN MORGAN - Eddie Van Blundht
P. LYNN JOHNSON - Medico del Dipartimento di Sanità
DAVID CAMERON - Vicesceriffo
Trasmesso la prima volta in TV
20/04/97
18/01/98
La notizia dello strano parto viene sparsa dai giornali popolari, e Mulder e Scully si recano a Martinsburg per investigare. Durante il tragitto, Mulder fa notare che altri cinque bambini sono nati con la stessa caratteristica nel giro di tre mesi - il tutto in una città con meno di 15.000 abitanti. Scully ipotizza che l'anomalia può essere attribuita ad una contaminazione delle falde acquifere o all'interazione di alcuni farmaci.
All'ospedale Amanda, una fan di Star Wars, dice agli agenti che il padre del bambino è Luke Skywalker. Racconta di come Luke Skywalker è andato a casa sua e le ha fatto la corte. Con l'assistenza di un dottore del ministero della sanità, Scully appura che ognuno dei cinque bambini nati con la coda hanno lo stesso padre. Mulder nota inoltre che tutte e cinque le donne hanno avuto lo stesso specialista della fertilità, il dott. Alton Pugh.
Quando gli agenti arrivano all'ufficio di Pugh, scoprono che ci sono molte coppie adirate col dottore a causa delle nascite. Intanto Mulder guarda attorno all'ufficio del dottore ed incontra un custode, Eddie Van Blundht, che sta aggiustando un lavandino che perde all'interno della sala delle visite e nota che al di sopra dei suoi pantaloni abbassati, una rozza cicatrice triangolare proprio alla base dello spina dorsale dell'uomo. Eddie cerca di scappare, ma è subito afferrato e preso in custodia. Tutte le donne presenti giurano di aver avuto rapporti sessuali solo con i loro mariti. Più tardi, un esame di paternità rivela che Eddie è il padre di tutti e cinque i bambini. Scully ipotizza quindi che Eddie abbia usato il tranquillante Rohypnol per sottomettere le sue vittime. Eddie, un uomo semplice, risponde difendendosi dall'illazione dicendo che una donna avrebbe fatto sesso con lui solo se fosse stata costretta.
Mentre il vicesceriffo compila il suo modulo di arresto, Eddie improvvisamente cambia forma, e si trasforma in un duplicato esatto del vicesceriffo. Eddie colpisce l'attonito vicesceriffo alla testa e se ne va. Dopo aver interrogato il vicesceriffo, Mulder conclude che Eddie ha messo incinte quattro delle cinque donne facendosi passare per il loro marito. La quinta donna, Amanda, è stata aggirata facendole credere che stava facendo l'amore con Luke Skywalker.
Gli agenti si recano a casa di Van Blundht, dove incontrano Edward Senior. Egli afferma che una volta era conosciuto come "Eddie l'Uomo Scimmia" ed ha ancora la sua coda intatta. Mentre parlano si rendono conto che la persona che hanno davanti non è altro che Eddie Junior in un'altra forma. Eddie improvvisamente corre fuori dalla casa e scompare nel quartiere. Dopo aver percuisito la casa scoprono il corpo mummificato del vero Edward Senior all'interno della soffitta. L'autopsia di Scully rivela sotto la superficie della pelle del cadavere una struttura muscolare anomala. Essenzialmente la pelle dell'uomo era anche un muscolo. Mulder deduce che se Eddie ha ereditato questa facoltà, ciò spiegherebbe la sua abilità di cambiare forma. Nel frattempo, Eddie si è trasformato ancora una volta -- in un duplicato di Mulder. Il vero Mulder segue le sue tracce fino alla stanza degli armadietti dell'ospedale dove Amanda Nelligan alloggia. Improvvisamente, Eddie irrompe nella stanza dal soffitto, e colpisce Mulder mandandolo al tappeto. Lega il vero Mulder e lo rinchiude nella stanza della caldaia dell'ospedale.
Fingendo di essere Mulder, Eddie ritorna a Washington con Scully, compila il rapporto col vicedirettore Skinner e chiude il caso. Più tardi, il Mulder fasullo si presenta all'appartamento di Scully con una bottiglia di vino. Dopo aver trascorso la serata in una rilassante conversazione e aver parlato di faccende personali piuttosto che professionali, Scully dice al falso Mulder , "ho come la senzazione di vedere un lato diverso di te stasera." Il Mulder fasullo le si avvicina, e si prepara a darle un bacio. Appena le loro labbra si stanno per toccare, il vero Mulder sfonda la porta di fronte e li interrompe. Eddie crolla sul divano, frustrato, e ritorna nella sua forma normale e viene preso in custodia.
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully
Attori Co-Protagonisti
MITCH PILEGGI - Vicedirettore Skinner
CHRISTINE CAVANAUGH - Amanda Nelligan
CONSTANCE BARNES - Infermiera
CARRIE CAIN SPARKS - Capo Infermiera
MONICA GEMMER - Seconda Infermiera
DARIN MORGAN - Eddie Van Blundht
P. LYNN JOHNSON - Medico del Dipartimento di Sanità
DAVID CAMERON - Vicesceriffo
Trasmesso la prima volta in TV
20/04/97
18/01/98
- Sulla copertina di 'World Weekly Informer', nell'angolo in basso a destra, c'è una foto dello Stupendo Yappi (che possiamo vedere in 'Clyde Bruckman's Final Repose' e 'Jose Chung's from Outer Space').
- Amanda Nelligan è chiamata così dal nome di una amica di Vince, che è una produttrice cinematografica.
- Al ginecologo Pugh è stato dato il nome della famiglia che viveva dall'altro lato della strada quando lo scrittore Vince Gilligan era un ragazzo.
- Sul cartellino della polizia del salvadanaio a forma di porcellino che viene usato per profumare la testa del poliziotto è scritto il nome Vince.
- 17 Prospect Driveway (la casa di Eddie) è l'indirizzo della casa dove la fidanzata di Vince, Holly Rice, viveva quando era una ragazza (a Portshmouth, Virginia).
- Cumberland County (dove si trova la casa di correzione) è il luogo dove è cresciuto Vince.
- La 'H muta' nel nome Van Blundht - I fans di Duchovny sanno che il suo nome viene spesso pronunciato in modo errato, e che la 'H' in DucHovny è muta. Mentre Mulder e Scully interrogano il padre di Van Blundht, la 'H' cade dal nome 'Van Blundth' accanto alla porta -- un possibile riferimento al fatto che il padre di David Duchovny, Amram Ducovny, avesse eliminato la 'H' dal suo nome.
- Mentre Van Blundth guarda la patente di Mulder, possiamo vedere il suo indirizzo: 42-2630 Hegal Place. Il numero 2630 è il vero numero della strada dove si trova l'edificio usato negli esterni dell'appartamento di Mulder, 2630 York Avenue a Vancouver.
- Uno dei titoli sul giornale è "ETAP Bigshot Busted". "ETAP" è generalmente usato come marchio di fabbrica su X-Files, e viene nominato così perchè è il nome di Jim Pate letto al contrario. Lo possiamo vedere anche in "Unruhe", "Redux", "Christmas Carol" e "Travelers".
- Il letto di Mulder - una delle domande più ricorrenti nel newsgroup è -- dov'è il letto di Mulder!?! Visto che di solito lo vediamo dormire sul divano, molti X-Philes hanno dedotto che non possiede un letto. Per fortuna, non sono i soli ad esserselo chiesto, visto che Eddie come falso Mulder condivide questa curiosità! In realtà il mistero del letto di Mulder verrà risolto nel corso della quinta stagione negli episodi Dreamland e Dreamland II.
You're not a Loser
scritto da Mark Snow
Funny How Time Slips Away
eseguito da Al Green
scritto da Mark Snow
Funny How Time Slips Away
eseguito da Al Green
SCENA 1
OSPEDALE DI TABLERS
MARTINSBURG, WEST VIRGINIA
(Amanda viene trasportata all’ospedale su una barella)
INFERMIERA: Siamo quasi arrivati. Come si sente signora? Respiri profondamente, ecco così brava... così, va benissimo.
AMANDA: (fa dei respiri profondi) Sì, certo, va benissimo!
(Arriva una seconda infermiera che rincorre la barella)
INFERMIERA #2: Signora? Signora?! Mi occorre il suo nome completo e il numero dell’assicurazione.
AMANDA: Amanda Nelligan.545020809
INFERMIERA #2: E il nome dell’assicurazione...
AMANDA: Atlantic Mutual.
INFERMIERA #2: Bene. Vuole che avverta qualcuno, il padre del bambino?
AMANDA: Non saprei come rintracciarlo, è impossibile.
INFERMIERA #2: Mi dica come si chiama, tenterò.
AMANDA: Non è di queste parti, vive lontano.
INFERMIERA #2: Si trova in un altro stato?
AMANDA: Su un altro pianeta.
(L’infermiera si ferma e guarda Amanda perplessa.)
INFERMIERA: (entrando in sala parto) Ecco ci siamo, resista.
(Amanda è in sala parto e urla)
DOTT. PUGH: Forza! Ancora una spinta Amanda... così... brava, è proprio in gamba. Ecco, ma che bel musetto che hai! Mi passi la siringa (rivolto all’infermiera). Ha una gran fretta di uscire... eccolo... le spalle... bene! Brava Amanda... ecco, ci siamo...
(Il volto del dottore si incupisce, all’infermiera cadono delle pinze.)
DOTT. PUGH: Oh...
AMANDA: Cosa c’è? Che succede?
DOTT. PUGH: Va tutto bene, sta benissimo (si sente il neonato piangere) in perfetta salute. Nessun problema, è andato tutto alla perfezione. E’ nata una splendida bambina.
AMANDA: Una femminuccia...
(Il Dr.Pugh si allontana con la neonata. Mentre la tiene in braccio, la alza e si vede che ha la coda.)
DOTT. PUGH: Santo cielo... ne abbiamo un’altra.
SIGLA
SCENA 2
(Mulder e Scully sono in macchina e Scully sta guardando un giornale. Il titolo in copertina è “ L’invasione dei bambini scimmia “ )
MULDER: Ammetto che la foto è un tantino esagerata, ma ... tu che ne dici Scully?
SCULLY: Non ho niente da dire.
MULDER: Come non ti interessano i bambini che nascono con la coda?!
SCULLY: Si tratta di appendici, i feti li hanno. Il loro coccige si allunga per contenere il fluido spinale e in seguito regredisce con lo sviluppo... talvolta non regredisce. E‘ estremamente raro, ma sappiamo che può accadere.
MULDER: Sì, ma ben cinque volte negli ultimi tre mesi? E tutti in una città con meno di quindicimila abitanti? A me sembra qualcosa di più di una semplice anomalia statistica.
SCULLY: Sì, sono d’accordo. E’ vero Mulder, credo che tu abbia ragione, penso proprio che quello che sta succedendo richieda un’indagine, ma non da parte nostra. Secondo me è compito del dipartimento locale di sanità.
MULDER: Sì, mi sono informato, infatti stanno già indagando.
SCULLY: Allora cos’è che ti interessa tanto in questa storia? (mostrando il giornale e la scritta “ Le madri si sono accoppiate con gli alieni ?“ ) Non crederai che si tratti di visitatori dallo spazio?
(Mulder guarda Scully e sorride)
SCENA 3
STANZA D’OSPEDALE DI AMANDA NELLIGAN
(Mulder e Scully interrogano Amanda. Mulder siede su una sedia accanto al letto della donna, mentre Scully è in piedi alle spalle di Mulder)
AMANDA: Il dottore ha detto che la mia bambina non avrà nessun problema, è in perfetta salute, e fra qualche mese, quando sarà più grande sarà solo questione di forbici.
MULDER: Ah, ne sono felice.
AMANDA: Eh già.
SCULLY: Amanda, ha avuto per caso complicazioni di qualche genere durante la gravidanza? Si è sottoposta a qualche trattamento per stimolare la fertilità?
AMANDA: No, non stavo cercando di rimanere incinta. Credo che adesso, mi si possa definire una ragazza madre.
MULDER: Quando è stata ricoverata ha detto che il padre della bambina era di un altro pianeta. Che cosa intendeva esattamente?
AMANDA: Quello che ho detto, che non è di questo pianeta.
MULDER: Lei è stata rapita?
AMANDA: Ehhh?! No, no... lui è venuto nel mio appartamento e sapete com’è... una cosa tira l’altra...
MULDER: Il padre della bambina è un alieno?
AMANDA: No, non ho detto che era un alieno. Ho detto che veniva da un altro pianeta.
(Mulder la guarda con aria interrogativa.)
AMANDA: Si chiama Luke Skywalker, è un cavaliere Jedi.
(Mulder si gira imbarazzato e guarda verso Scully.)
SCULLY: Aveva anche la spada laser?
AMANDA: Non l’aveva portata, no. Però ha cantato la sua canzone per me: Tatatatatataatattatattatataaaa
(Amanda canta il tema di Guerre Stellari. Mulder si alza e si dirige verso la porta, mentre Scully non riesce a trattenere un sorriso.)
SCULLY: Quante volte ha visto Guerre Stellari, Amanda?
AMANDA: 368. Arriverò a 400 per il Memorial Day.
(Mulder esce.)
SCULLY: Capisco... sì... (sorride) la ringrazio.
AMANDA: Oh, aspetti un momento, senta... quegli altri quattro bambini con la coda, che sono nati qui...
SCULLY: Uh huh.
AMANDA: Si può escludere che... Luke sia il padre... non è vero?
(Scully guarda Amanda, ma rimane senza parole.)
(Mulder attraverso il vetro guarda la bambina di Amanda. Quando sente Scully arrivare le va incontro.)
SCULLY: (al telefono) D’accordo.. sì, ho capito grazie.
MULDER: Risparmiati la battuta Scully, sono convinto che ci sia sotto qualcosa di più di Luke Skywalker.
SCULLY: Credo che tu abbia ragione. (Scully va verso una porta e la apre) Non vieni?
SCENA 4
EASTERN APPALACHIAN
DIPARTIMENTO REGIONALE DI SANITA’
DOTTORESSA: Ecco le analisi che abbiamo fatto ai cinque bambini. Abbiamo convocato i genitori. Faremo un prelievo di sangue ai padri per poterli confrontare.
SCULLY: Bene.
DOTTORESSA: Avranno una brutta sorpresa. Devo confessarlo, il risultato è talmente ovvio che non ci sarebbe neanche bisogno del confronto.
(La dottoressa esce dal laboratorio)
MULDER: Che cosa intendeva?
SCULLY: Guarda qui (mostra i risultati del DNA) vedi questi tratti identici che mostrano tutti una piccola imperfezione nel cromosoma numero 8? Tutti e cinque i bambini, nati da cinque madri diverse, hanno il medesimo padre.
MULDER: Ma va?!
SCULLY: Avrei dovuto arrivarci da sola. Queste anomalie congenite di solito si trasmettono per via ereditaria.
MULDER: Quindi vuoi dire che aveva la coda anche il padre?
SCULLY: Con molta probabilità l’avrà fatta rimuovere chirurgicamente.
MULDER: In che modo può essere successo?
SCULLY: Come si riproducono uccelli, api e scimmie...
MULDER: Gli uccelli si accoppiano, le api si accoppiano e perfino i medici si accoppiano. Le cinque donne avevano tutte lo stesso ginecologo, non è vero?
SCULLY: Beh, sì, è l’unico in città.
MULDER: E quattro delle cinque donne, le quattro donne sposate, tranne Amanda Nelligan, si sono sottoposte a una terapia di inseminazione artificiale come metodo di concepimento.
SCULLY: Credi che il medico abbia qualcosa a che fare con questa storia?
MULDER: Un po’ troppo direi per non puntare tutto su di lui.
SCENA 5
STUDIO DEL DOTT. ALTON PUGH, GINECOLOGO
(Mulder e Scully arrivano in macchina davanti all’ambulatorio del Dr. Pugh. Arrivano anche altre coppie che parlano fra loro.)
FRED: Sta calma, piccioncino.
MOGLIE: Voglio rivolgermi al miglior avvocato della città perché ho la ferma intenzione di denunciarlo! Ormai ho deciso Fred!
FRED: Va bene piccioncino, ma lascia che gli parli io, d’accordo?
MOGLIE: Devi dirgli che lo denunceremo!
FRED: (rivolto a Mulder e Scully, scambiandoli per una coppia) Aah, anche voi eh?!!
(Mulder e Scully si guardano l’un l’altro e salgono le scale.)
FRED: (rivolto al Dott. Pugh) Che cosa ha combinato?
MOGLIE: Ce lo dica!
FRED: Lei ci deve spiegare!
MOGLIE: Vogliamo la verità!
DONNA: E’ incredibile!
DOTT. PUGH: Io non ho fatto niente, signori. Risolveremo tutto, ve lo prometto. Adesso vi prego, calmatevi.
FRED: Non dica a me di calmarmi! Che ne è stato del mio seme?
UOMO #2: Già... e del mio?
DONNA #2: Quale ha usato?
UOMO #2: E’ già grave avere un bambino con la coda, ma poi scoprire che non è neanche tuo!
DONNA #3: E’ vero!
MOGLIE: Ha ragione, è vero!
UOMO #2: Si può sapere quante persone ha truffato?
(Mulder e Scully si guardano imbarazzati.)
MULDER: Uhm... sono l’agente speciale Fox Mulder e questa è l’agente Scully, siamo dell’FBI (mostra il tesserino)
FRED: Perfetto! Arrestate questo figlio di puttana!
UOMO #2: Sì, arrestatelo!
SCULLY: Signori calmatevi, non arresteremo nessuno.
MULDER: Siamo qui solo per scoprire cosa è successo.
FRED: Il dottore non ha usato il mio seme!
DOTT. PUGH: Vi garantisco che l’ho usato. Ognuna di voi è stata inseminata con il seme di suo marito e di nessun altro!
SCULLY: Come mai si è servito dell’inseminazione artificiale?
DOTT. PUGH: Per la scarsa mobilità degli spermatozoi. Il trattamento intrauterino che ho effettuato ha il 40% di possibilità di successo e sono rimasto sorpreso quando ha funzionato tutte e quattro le volte... e quindi mi trovo costretto a presumere...
FRED: Cosa?!!
DOTT. PUGH: Che probabilmente non abbia funzionato affatto!
MOGLIE: Che cosa intende, dottore?
FRED: Cara, ti prego...
MOGLIE: No, devo sapere che cosa voleva dire. Non vado a letto con un uomo da otto anni, tranne te tesoro ben inteso.
(Mulder si allontana.)
DOTT. PUGH: Io non vi sto accusando di niente, voglio solo farvi notare che l’ultima mia paziente che ha dato alla luce una bambina con la coda, non si era sottoposta a inseminazione artificiale, quindi signori state accusando il medico sbagliato.
(Mulder cammina lungo un corridoio, quando si ferma e vede un uomo all’interno di una stanza mentre sta aggiustando un lavandino.)
SCENA 6
MULDER: Buongiorno.
EDDIE: ‘giorno.
(Mulder nota una cicatrice nella parte superiore del sedere.)
MULDER: Mi scusi, sono un’agente dell’FBI, se non le dispiace vorrei farle qualche domanda.
EDDIE: Ah... certo dica pure.
(Improvvisamente Eddie scappa. Mulder lo rincorre riuscendo ad atterrarlo e arrivando giusto davanti a Scully. )
MULDER: Scully, dà un’occhiata.
DONNA #2: Oh mio dio...
MOGLIE: E’ lui? E’ stato lui?
SCENA 7
STANZA DEGLI INTERROGATORI
(Nella stanza degli interrogatori, Scully getta sul tavolo i risultati del “Test di paternità”, dove viene confermata la paternità di Van Blundt, Edward H.)
SCULLY: Cinque su cinque!
EDDIE: Hanno scritto male il mio nome. E’ Van Blundht, ma c’è un’ “H” muta, B-L-U-N-D-H-T.
MULDER: Va bene, lo correggeremo.
EDDIE: Sono in molti a scriverlo sbagliato, credo che sia di origine olandese. Adesso posso andare?
SCULLY: No. Ci sono alcune cose da chiarire prima.
MULDER: Sì. Ci dica come ha fatto.
EDDIE: Che vuol dire come ho fatto?!
SCULLY: Lei è il padre di cinque bambini, signor Van Blundht, non le è ancora chiaro? Ha qualche idea di come è possibile che cinque donne siano state fecondate con il suo seme?
EDDIE: Detto così non suona romantico.
MULDER: Vuol dire che... ha avuto una relazione con queste donne?
EDDIE: Perché? E’ tanto difficile da credere? Solo perché sono nato con la coda, nessuna donna dovrebbe volermi? Forse ho una forte... personalità. Non ci aveva pensato?
SCULLY: Ha avuto rapporti sessuali con loro? (Eddie annuisce) E come mai nessuna di queste donne ricorda niente in proposito?
EDDIE: Senta, non è che sto dicendo che è andata così, dico solo che, ipoteticamente, se una donna vuole avere dei figli, e invece suo marito non può darglieli, se tutti sono contenti e nessuno soffre, allora, ipoteticamente, non vedo che cosa ci sia di male.
(Scully, con un cenno della testa, dice a Mulder di seguirla fuori dalla stanza. Mulder guarda Eddie per un momento, poi prende i risultati del test e raggiunge Scully)
MULDER: Se aspetti la mia solita teoria su quanto è successo... non ce l’ho.
SCULLY: Ce l’ho io. (Incrocia le mani sul petto) Posso affermare in qualità di donna che dubito seriamente che in questa storia ci sia stato del sesso consenziente. Credo si tratti di una specie di stupro al roipnol.
MULDER: Cioè un tranquillante... no, non credo
SCULLY: Viene chiamata la droga dello stupro, in dosi elevate causa la perdita di inibizioni e della memoria. Se Van Blundht è riuscito in qualche modo a somministrare la droga a quelle donne, specialmente in aggiunta all’alcool...
MULDER: Già, ma dove e quando avrebbe avuto l’opportunità di somministrarglielo?
SCULLY: Le avrà individuate durante il suo lavoro di custode al Medical Park. Potrebbe averle seguite dovunque... in un club, in un bar.
MULDER: Quelle non mi sembrano certo tipi di andare a bere un drink da sole.
SCULLY: Credo sia sufficiente per trattenerlo, intanto controlliamo.
(Scully si allontana, Mulder dopo un istante guarda verso la porta della stanza degli interrogatori e nota che Eddie li stava osservando. Più tardi Eddie è alla stazione di Polizia dove un poliziotto sta scrivendo i suoi dati al computer. Scrive “Blundt”.)
EDDIE: Ha... ha scritto male il mio nome. E’ B-L-U-N-D-H-T , manca l’ ”H”.
POLIZIOTTO: Il suo indirizzo.
(Eddie lo guarda, ma non risponde.)
POLIZIOTTO: Le consiglio caldamente di smetterla di fissarmi, e di darmi il suo indirizzo.
EDDIE: Abito al 17 di Prospect Parkway, Martinsburg 25401
POLIZIOTTO: D’accordo, signor Van Blund-ht. Il suo numero di telefono.
(Eddie non risponde. Il poliziotto guarda verso l’uomo, ma non vede Eddie. Bensì vede un uomo con le sue stesse sembianze.)
POLIZIOTTO: Ma che diavolo... .
(Eddie prende il salvadanaio che si trova sulla scrivania e lo frantuma sulla testa al poliziotto, che cade a terra perdendo i sensi.)
EDDIE: L’ “H” non si pronuncia.
SCENA 8
STAZIONE DI POLIZIA
(Alcune ore più tardi)
POLIZIOTTO #2: Pensavo che Curtis avesse smontato ore fa, mi aveva perfino detto buonanotte, invece stamattina l’ho trovato sotto la scrivania.
SCULLY: Agente, è sicuro di non ricordare cosa è successo ieri sera?
POLIZIOTTO: Ricordo solo quel tizio davanti a me, solo che non era più lui. Era diventato me... Che mal di testa.
(Mulder suona un campanello che si trova sul bancone e fa cenno a Scully di avvicinarsi.)
MULDER: Ho trovato gli abiti di Van Blundht nello spogliatoio, deve essere uscito con la divisa di ricambio dell’agente.
SCULLY: Dopo averlo colpito in testa...
MULDER: Avrei una teoria. La vuoi sentire?
SCULLY: Van Blundht si sarebbe trasformato fisicamente nel suo carceriere e se ne sarebbe andato lasciandoci con un palmo di naso.
MULDER: (sorridendo) Scully, non mi dire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda...
SCULLY: Mulder, perché non cerchi una risposta più semplice. Con quella botta in testa l’agente poteva identificare il suo aggressore perfino come l’uomo ragno!
MULDER: Sentito che ha detto lo sceriffo?
SCULLY: Due uomini della stessa corporatura, stesso colore della pelle, con indosso un’uniforme. E’ più che sufficiente per spiegare come si possa scambiare una persona per un’altra, alle tre del mattino.
MULDER: Sì, ma la mia teoria spiegherebbe anche come quattro donne abbiano scambiato Van Blundht per il marito e perché Amanda Nelligan... crede che fosse Luke Skywalker. Ci sono già capitate cose del genere, Scully.
SCULLY: Ma dove vorresti arrivare, scusa? Secondo te, Van Blundht è un alieno?
MULDER: Uhm... non credo ci sia un motel a ore nello spazio, no è... qualcosa di diverso.
SCENA 9
17 PROSPECT PARKWAY
(Mulder e Scully arrivano davanti alla casa di Eddie. Scendono dall’auto e sotto lo stesso ombrello si dirigono verso la casa.)
MULDER: Scully, se per un giorno potessi essere qualcun altro, chi vorresti essere?
SCULLY: Preferisco essere me stessa.
MULDER: Che poca fantasia! Non sei mai stata tentata di provare a essere qualcun altro? Di vivere la vita di un’altra persona?
SCULLY: Sembrare un’altra persona ed essere un’altra persona sono due cose completamente diverse.
MULDER: Ma, forse no, ti tratterebbero tutti come se fossi un’altra. In definitiva forse sono le reazioni che causiamo nel prossimo, che ci rendono come siamo.
(Mulder e Scully salgono gli scalini e raggiungono il portico.)
SCULLY: E va bene... Eleanor Roosvelt.
MULDER: Aah... i defunti non valgono.
SCULLY: E perché no?
(Mulder guarda un vicino di casa che sistema il prato che lo guarda a sua volta)
MULDER: Perché no.
(Accanto alla porta vi è scritto Van Blundht, non appena Mulder fa un passo la lettera “H” cade a terra. Si apre la porta.)
EDDIE/EDDIE SR: Cosa avete voi due da curiosare nel mio portico?
SCULLY: Noi... siamo dell’FBI (mostra il tesserino) E’ qui che vive Edward Van Blundht?
EDDIE/EDDIE SR: Sì, sono io.
MULDER: Stiamo cercando suo figlio, Eddie Junior.
EDDIE/EDDIE SR: Eddie? E ora che cosa ha fatto quell’imbecille.
(All’interno della casa, Mulder guarda fuori dalla finestra, c’è sempre il vicino che sistema il prato.)
EDDIE/EDDIE SR: Cinque donne? Per la miseria! E c’è anche dell’altro?
SCULLY: Sì... ha... ha aggredito un agente, fuggendo mentre era sotto custodia.
EDDIE/EDDIE SR: E gli ha fatto male?
SCULLY: Fortunatamente no.
EDDIE/EDDIE SR: Bene, ringraziamo il cielo.
SCULLY: Signore, ha idea di dove potrebbe trovarsi suo figlio?
EDDIE/EDDIE SR: Eh magari lo sapessi, mi dispiace. Sono due giorni ormai che non lo vedo.
(Nel frattempo Mulder guarda all’interno della casa e la sua attenzione è colta da un poster in cui si vede un uomo con la coda )
MULDER: (indicando il poster) Cosa... questo è lei?
EDDIE/EDDIE SR: (imita l’espressione dell’uomo nel poster) L’uomo scimmia in persona! Volete vedere?
(L’uomo sta per slacciarsi la cintura.)
MULDER: (annuendo ) Ehh...
SCULLY: No. (rivolge lo sguardo a Mulder) No, no, grazie.
EDDIE/EDDIE SR: Mio figlio se l’è fatta tagliare quando era ancora un ragazzino. Continuava a insistere a insistere, finché alla fine, gliel’ho lasciato fare. Ecco qua (consegna a Mulder un giornale con Eddie ragazzino e tre dottori in copertina) glielo avevo detto che era uno sbaglio. Gli ho detto “Figliolo, tu non hai molto da offrire, non sei un atleta, e sicuramente non sei un nuovo Einstein, ma almeno puoi contare sulla coda. Senza quella sarai soltanto una nullità”. Ma lui non mi ha ascoltato.
MULDER: Ho capito. Suo figlio ha altre particolarità fisiche, a prescindere dalla coda, voglio dire...
EDDIE/EDDIE SR: Ah, signor Mulder, quel ragazzo è malato dalla nascita. Noi del sud chiamiamo questa malattia pellagra...
MULDER: Mi scusi un momento, come sa che mi chiamo Mulder?
EDDIE/EDDIE SR: Me l’ha detto la signorina.
SCULLY: Uhm no... io non gliel’ho detto.
(Mulder guarda Eddie, quest’ultimo si gira a scappa.)
MULDER: E’ lui!
(Mulder segue Eddie sul retro della casa, mentre Scully esce dalla porta anteriore. Mulder si guarda attorno e vede solo vicini di casa che compiono normali azioni quotidiane, quando si accorge che per terra c’è l’accappatoio rosso indossato da Eddie. Scully lo raggiunge.)
MULDER: Piuttosto arzillo per la sua età...
SCULLY: Era Eddie junior, non senior.
MULDER: Chiunque fosse pare che abbia qualcosa da nascondere.
(Mulder appoggia l’accappatoio sopra la spalla di Scully che lo guarda.)
SCENA 10
CASA DI FRED
(La moglie di Fred sta cambiando il pannolino al bambino, quando Eddie, con le sembianze di Fred, entra in casa di corsa e guarda fuori come se fosse inseguito da qualcuno.)
MOGLIE: Tesoro, come mai sei già a casa?
(Eddie alias Fred chiude a chiave la porta, non risponde alla moglie, le fa un cenno, si incammina verso il bagno e si chiude dentro.)
MOGLIE: Vieni (prendendoli bimbo in braccio) andiamo a vedere che cos’ha papà.
(La moglie si ferma davanti alla porta chiusa, del bagno.)
MOGLIE: Fred? Tesoro, va tutto bene?
(Eddie, come Fred, è tornato a essere se stesso)
EDDIE: Sì, va tutto bene cara.
MOGLIE: Che ne hai fatto del vestito che indossavi stamattina?
EDDIE: Te lo spiegherò più tardi, ora ho bisogno di restare un po’ da solo. Uh... piccioncino...
MOGLIE: Come vuoi... .cicciolino, mio dolce.
SCENA 11
CASA DI VAN BLUNDHT SENIOR
(Mulder e Scully controllano la casa, alla ricerca di qualche prova.)
MULDER: Do un’occhiata di sopra.
(Mulder sale le scale, mentre Scully rimane al piano inferiore. Mulder apre una porta e cade qualcosa.)
MULDER: Niente, niente.
SCULLY: (giù dalle scale) Cosa?
(Mulder nota una corda scendere dal soffitto, non appena la tocca cade della polvere che gli finisce sul viso e la sputa. Nel frattempo, Scully lo raggiunge.)
MULDER: E’ cemento a presa rapida. Spostati da un lato. Attenta eh... .
(Mulder tira la corda, si apre una botola da cui cade un corpo con la coda, mummificato)
MULDER: Non era poi così arzillo... Sarà morto per la caduta?
SCENA 12
CASA DI FRED
(Eddie è ancora nel bagno. Mentre si asciuga il viso sente rientrare in casa Fred.)
FRED: Piccioncino? Sono arrivato!
EDDIE: Oh... per la miseria...
FRED: Sono tornato prima (alla moglie, che lo guarda perplessa) Cosa c’è?
MOGLIE: Eri già tornato, e sei andato in bagno...
FRED: Scusa? Tesoro, che significa che sono andato in bagno?
(La donna mette il bambino nella culla, poi insieme al marito va verso il bagno. Sotto la porta notano delle ombre)
FRED: Hai ragione, c’è qualcuno in bagno.
(Piano, piano i due si avvicinano alla porta, non appena Fred si avvicina alla maniglia, si apre improvvisamente la porta del bagno. Eddie ha preso le sembianze di Mulder.)
EDDIE/MULDER: Tutto in ordine!
SCENA 13
OBITORIO
(Scully si appresta a fare l’autopsia del corpo mummificato. Non appena arriva Mulder, si ferma.)
MULDER: Allora, come è morto l’uomo scimmia?
SCULLY: E’ difficile a dirsi. Il cemento a presa rapida ha bruciato i tessuti, però li ha anche conservati. Oltre alla causa della morte, c’è un’altra cosa che non mi è chiara.
MULDER: E quale sarebbe?
SCULLY: Ora ti faccio vedere.
(Scully mostra delle immagini sul monitor del computer.)
SCULLY: Tessuto muscolare striato.
MULDER: Che cos’ha di anormale?
SCULLY: In se e per sé niente. La questione è dove l’ho trovato.
MULDER: Perché, dove l’hai trovato?
SCULLY: Dappertutto, cioè su tutto il corpo. Da quello che ho visto quest’uomo ha un sottile strato di tessuto muscolare volontario, che sostiene per intero lo strato epidermico. E’ una cosa mai vista! Questo corpo è da considerarsi un prezioso esemplare. E grazie al cielo si è conservato intatto.
(Mulder cammina verso il punto in cui si trova il corpo, non appena lo tocca la coda, questa si stacca. Mulder cerca di rimediare al danno fatto.)
SCULLY: In altre parole, mentre nel corpo umano ci sono 654 muscoli, quest’uomo praticamente ne ha 655.
MULDER: Uhm... e questo potrebbe avere qualche relazione con la coda?
SCULLY: E’ possibile, potrebbe trattarsi di una anomalia genetica.
MULDER: Uhm, e secondo te quale... quale sarebbe il compito di... di questo muscolo?
(Mulder cerca inutilmente di riattaccare la coda al cadavere)
SCULLY: Bella domanda! Potrebbe anche non averne. Apparentemente sembra atrofizzato, però questa potrebbe essere una delle cause della mummificazione.
MULDER: Si può ipotizzare una cosa del tipo “tale padre, tale figlio“?
SCULLY: Che cosa vuoi dire?
MULDER: Niente, mi chiedevo se Eddie junior potesse avere la stessa struttura muscolare anomala del padre.
SCULLY: Può darsi. Qual è la tua teoria?
MULDER: Beh, se questa muscolatura si estende sotto tutta la pelle, allora forse potrebbe essere utilizzata per rimodellare i tratti somatici (nel frattempo Mulder cerca di sistemare la coda, senza che Scully se ne accorga) Il che spiegherebbe perché stiamo cercando un uomo che può assumere le sembianze di suo padre o di qualunque altra persona.
SCULLY: Mulder non è più semplice pensare che quest’uomo abbia un fratello gemello?
(Mulder riesce a posizionare la coda.)
MULDER: Controlleremo.
SCULLY: Dove stai andando?
MULDER: C’è qualcosa che non mi convince. Le vittime erano quattro donne sposate che avevano intenzione di rimanere incinte e quindi...
SCULLY: ... e una ragazza nubile che non voleva.
(Mulder indica Scully per intendere che ha ragione, Scully lo guarda piuttosto perplessa. Non appena Mulder esce e chiude la porta, la coda cade a terra.)
SCENA 14
STANZA D’OSPEDALE DI AMANDA NELLIGAN
(Amanda è nella stanza e sta coccolando la sua bambina, quando sente bussare alla porta.)
AMANDA: Avanti!
EDDIE/MULDER: Signorina Nelligan, mi scusi, mi dispiace disturbarla.
AMANDA: No, no nessun disturbo.
EDDIE/MULDER: Ecco vede, ho qualche altra piccola domanda da farle.
AMANDA: Ah, va bene. (consegna la bambina all’infermiera)
INFERMIERA: Vieni con me tesoro. Ciao, mamma...
AMANDA: Ciao ciao ciao tesoro...
INFERMIERA: Ci vediamo più tardi.
AMANDA: Sa pensavo che mi trattenessero in ospedale così a lungo perché ho una buona assicurazione. Invece ho scoperto che mi tengono qui, perché credono che io sia pazza! Vogliono assicurarsi che la bambina sia in buone mai.
EDDIE/MULDER: Però ha la tv via cavo! (si siede sul letto di Amanda) Volevo chiederle (le mostra una foto di Eddie) se per caso conosce quest’uomo.
AMANDA: Ooh sì... ewww... questo è Eddie Van Blundht.
EDDIE/MULDER: Che cosa mi sa dire di lui?
AMANDA: Eh, si figuri, abbiamo fatto il liceo insieme (Eddie/Mulder sorride) Poveraccio...
EDDIE/MULDER: (smette di sorridere) Perché?
AMANDA: Niente solo che... è sempre stato uno sfigato. Uno di quei ragazzi che ti volti a guardare e pensi “Dio ce ne scampi, meglio perderlo che trovarlo“ , pensa a stare con uno del genere!
EDDIE/MULDER: Uhm... ma che cos’era, per la precisione, a renderlo sfigato?
AMANDA: Non lo so, tutto quanto credo. Aveva un miliardo di atteggiamenti irritanti, sa... niente spirito di avventura, nessuna ambizione, nessuna aspirazione. Pensi che adesso fa il custode o qualcosa del genere. E aveva anche una strana famiglia, suo padre lavorava in un circo... che tipo! Gli impediva anche di uscire con le ragazze.
EDDIE/MULDER: Capisco... ehm... però avrà pure avuto qualche qualità...
AMANDA: Beh, sì certo, tutti ne hanno qualcuna. Abbiamo passato dei bei momenti, anche a lui piaceva Guerre Stellari, andavamo a vederlo insieme ogni weekend, era gentile... ma non era Luke questo è sicuro. Perché tante domande su Eddie?
EDDIE/MULDER: (guardandola serio) E’ un’indagine segreta dell’FBI.
AMANDA: Sul serio?
EDDIE/MULDER: Sì (Le consegna una rosa rossa) Volevo congratularmi per il lieto evento, questa è per lei.
AMANDA: Ehm... grazie.
(Eddie/Mulder si alza e va verso la porta.)
AMANDA: Che la forza sia con te!
EDDIE/MULDER: Eh!
(Eddie/Mulder esce dalla stanza, quando sente la voce dell’infermiera si gira e vede entrare Mulder.)
INFERMIERA: Buongiorno.
MULDER: Buongiorno, vorrei vedere Amanda Nelligan.
INFERMIERA: Terza porta a sinistra.
(Mulder si incammina verso al stanza, mentre Eddie/Mulder entra in una stanza di fronte e osserva Mulder che bussa alla porta.)
AMANDA: Avanti (guarda Mulder che entra) No, adesso me lo deve dire, perché si interessa tanto a Eddie?
MULDER: Perché mi interesso a Eddie?
AMANDA: Sì, mi ha fatto tutte quelle domande su di lui prima...
MULDER: Veramente... .(risponde al cellulare) scusi... .Pronto?
FRED: Agente Mulder? Sono Fred Nieman, volevo sapere se ora possiamo usare il nostro bagno.
MULDER: Come dice, scusi?
FRED: Speravamo di poter entrare in bagno prima di questa sera. Aveva detto che la polizia sarebbe venuta a rilevare le impronte, ma sono passate più di quattro ore... vogliamo aiutarvi a catturare quel tizio, ma la situazione sta diventando pesante. Si può sapere quanto vi occorre per concludere le indagini nel mio bagno? Per favore?
MOGLIE: Digli anche del vestito.
FRED: Già... avete ancora bisogno del mio vestito nero?
MULDER: Mi dispiace, signor Nieman, ma devo richiamarla più tardi (chiude il cellulare e si rivolge ad Amanda) Sono già stato qui, sa dove sono andato?
AMANDA: Ehhh?!!
(Mulder saluta Amanda con un cenno della mano ed esce dalla stanza. Si rivolge ad una infermiera.)
MULDER: Senta, c’è stato un uomo qui, identico a me. Ha visto per caso dove è andato?
INFERMIERA: Da quella parte... nello spogliatoio degli uomini.
MULDER: Grazie.
SCENA 15
SPOGLIATOIO DEGLI UOMINI
(Mulder entra nello spogliatoio degli uomini, impugna la pistola e si guarda attorno. C’è un uomo che si sta rivestendo.)
MULDER: Ehilà!
GUARDIA: Salve.
MULDER: Van Blundht!
GUARDIA: Cosa?
MULDER: Non tocchi la pistola! In alto le mani, si volti. Fermo così. Adesso metta giù le mani (ammanetta la guardia) Se non è lei, le chiedo scusa in anticipo.
GUARDIA: Che cosa vuole fare?
MULDER: Può sedersi se vuole.
(Arriva il dr.Pugh fischiettando, Mulder si gira. Non appena l’uomo vede la pistola si spaventa e gli cade l’asciugamano che lo copriva, Mulder ammanetta pure quest’ultimo.)
DOTT. PUGH: Perché? Che cosa ho fatto?
MULDER: Ci siete solo voi due qui?
GUARDIA: Sì.
MULDER: Mi dispiace, ma uno di voi è l’uomo che sto cercando... spero. Devo aspettare i risultati delle analisi del sangue per rilasciare l’altro, quindi sedetevi e rilassatevi... e lei si rivesta.
(Mulder chiama Scully al telefono.)
SCULLY: Pronto?
MULDER: Ciao Scully, sono io. Dovresti venire immediatamente in ospedale per favore.
SCULLY: Arrivo.
MULDER: Bene.
(Mulder guarda verso l’alto e vede una luce che non funziona bene. Sposta lo sguardo e nota che un pannello del soffitto è spostato, lo apre e sente al voce di Eddie.)
EDDIE: Sei in gamba a giocare a nascondino!
(Si sente un urlo e si vede Eddie cadere.)
SCENA 16
CORRDOIO DELL’OSPEDALE
(Scully arriva all’ospedale e raggiunge Mulder. Lui si tiene del ghiaccio sulla nuca.)
GUARDIA: Lei mi ha puntato una pistola addosso e mi ha ammanettato!
EDDIE/MULDER: Lo so quello che ho fatto..
GUARDIA: Ha usato le mie manette!
EDDIE/MULDER: Lo so...
GUARDIA: Questo è intollerabile!
EDDIE/MULDER: Mi dispiace.
GUARDIA: E’ una cosa veramente che non sopporto!
EDDIE/MULDER: Le ho già detto che mi dispiace...
DOTT. PUGH: Non riesco a capire... le sembriamo forse...
EDDIE/MULDER: Le ho già detto...
GUARDIA: Che cosa le è saltato in mente?
EDDIE/MULDER: Mi dispiace molto!
SCULLY: Che cosa succede?
EDDIE/MULDER: Po... posso andare?
POLIZIOTTO: Sì, abbiamo la sua descrizione, prego signori, da questa parte.
(Scully e Eddie/Mulder si allontanano insieme.)
SCULLY: Che cosa è successo?
EDDIE/MULDER: Van Blundht mi ha colto di sorpresa, mi ha colpito ed è riuscito a scappare.
SCULLY: Hai idea di dove sia?
EDDIE/MULDER: No, ma le autorità locali sono già in allarme per via di quell’agente aggredito. Vedrai lo prenderanno di sicuro.
SCULLY: Allora noi... che cosa facciamo?
EDDIE/MULDER: So che ti ho trascinato io in questa storia, ma comincio a pensare che sia soltanto una perdita di tempo.
SCULLY: Allora secondo te non c’è niente di misterioso?
EDDIE/MULDER: No, no... e credo che... tutta questa storia sia... una stupidaggine.
(Mulder si allontana, Scully lo guarda perplessa e lo segue. Nello scantinato dell’ospedale all’interno di una piccola stanza c’è Mulder, intrappolato.)
SCENA 17
SEMINTERRATO DELL’OSPEDALE
MULDER: C’è nessuno?! Aiutooooo! Voglio uscire di qui... .Aiutooo! Sono qua dentro... fatemi uscire! (prende a calci la porta) Aiutooo, aiutooo!
(Mulder è esausto e cade a terra.)
SCENA 18
QUARTIER GENERALE FBI
WASHINGTON D.C.
UFFICIO DI SKINNER
(Scully e Eddie/Mulder sono seduti di fronte a Skinner, che sta leggendo il rapporto. Eddie/Mulder guarda come è seduta Scully e la copia, incrociando le gambe e posizionando le mani sul grembo.)
SKINNER: Chi di voi l’ha scritto?
EDDIE/MULDER: Io, signore.
SKINNER: Ha scritto “intrautterrino “ con due “T” e due “R”.
EDDIE/MULDER: E’ stata una svista.
SKINNER: E “ginecogo”? Agente Scully, ha scoperto la causa della morte di quell’uomo?
( In lingua originale le ultime battute sono SKINNER: "You spelled Federal Bureau of Investigation wrong." EDDIE/MULDER: "It was a typo." SKINNER: "Twice." che possono essere tradotte nel modo seguente SKINNER: "Ha scritto male Federal Bureau of Investigation." EDDIE/MULDER: "E' stato un errore di battitura." SKINNER: "Due volte.")
SCULLY: Sì, signore. Il soggetto, Edward Van Blundht Senior, è morto per cause naturali, più precisamente per un attacco cardiaco in età avanzata.
EDDIE/MULDER: Crediamo che il figlio abbia nascosto il padre in soffitta per continuare a incassare gli assegni della sua pensione di anzianità.
SCULLY: E’ molto probabile.
SKINNER: Così il figlio non è un assassino.
EDDIE/MULDER: No, no, assolutamente no.
SKINNER: Però è uno stupratore.
SCULLY: Ho inserito il suo nome nell’archivio dei molestatori sessuali. La polizia del West Virginia ha una sua fotografia e una descrizione, sta collaborando con le autorità locali. Dovrebbero arrestarlo presto.
EDDIE/MULDER: Questo è tutto, non c’è altro.
(Scully e Eddie/Mulder lasciano l’ufficio di Skinner e scendono nel seminterrato, nel loro ufficio. Mentre scendono le scale, Scully continua a leggere il rapporto, mentre Eddie/Mulder con la mano tocca la spalla di Scully)
EDDIE/MULDER: Ah senti, Scully, cosa fai stasera? Hai qualche progetto?
SCULLY: Beh, visto che oggi è venerdì, pensavo di lavorare sulla monografia che sto scrivendo per quella rivista di diritto penale...
EDDIE/MULDER: Ah...
SCULLY: Diminuzione della produzione di serotonina nei criminali recidivi.
EDDIE/MULDER: Uh... huh..
SCULLY: Eh, a dire il vero potrei anche lasciar perdere...
EDDIE/MULDER: (speranzoso) Sul serio?
(Eddie/Mulder ha un mazzo di chiavi in mano, cerca di capire quale sia la chiave giusta per riuscire ad aprire la porta dell’ufficio, tenta varie volte inutilmente.)
SCULLY: Sì, devo ammettere che la muscolatura anomala di quel cadavere che abbiamo trovato mi affascina molto. Credo che andrò a Quantico per far analizzare qualche campione di tessuto. Ci vediamo lunedì.
EDDIE/MULDER: (deluso) Buon divertimento.
(Scully si allontana e lo saluta con un cenno della mano. Finalmente Eddie/Mulder riesce ad aprire la porta e ad entrare nell’ufficio. Prende la targhetta con il nome di Mulder e la guarda attentamente.)
EDDIE/MULDER: Fox?!! Che nome!
(Si guarda un po’ in giro, si siede sulla sedia e appoggia i piedi sulla scrivania, ma si sbilancia troppo e sta quasi per cadere a terra. Si ricompone e osserva il poster “I want to believe”.)
EDDIE/MULDER: Aah... andiamo bene! Guarda dove finiscono le mie tasse! Chissà dove abito...
(Guarda il tesserino attaccato alla giacca, poi cerca nelle tasche e trova nel portafoglio di Mulder la patente dove è scritto l’indirizzo di casa.)
SCENA 19
APPARTAMENTO DI MULDER
EDDIE/MULDER: (guarda in giro) Beh, è il letto dov’è?
(Ascolta i messaggi della segreteria telefonica.)
LANGLY: Mulder, sono Langly, questa la devi sentire. Un nostro associato ha scoperto un sistema per digitalizzare il filmato di Zapruder, in modo da estrapolare una visione dall’alto della macchina di Kennedy nell’istante dell’omicidio. Nnon immagini da dove è partito il terzo colpo!
FROHIKE: (in sottofondo) Digli delle bistecche al formaggio!
LANGLY: Ah, sì. Frohike, Byers e io andiamo a farci delle bistecche al formaggio. Ti unisci a noi? Ehm... cancella questo messaggio.
(Prende il pallone da basket e prova a fare dei palleggi, ma con scarsi risultati.)
EDDIE/MULDER: Che razza di amici!
(Parte un secondo messaggio.)
CHANTAL: Pronto tesoro, sono Chantal è tanto tempo che non ci sentiamo, mi sento così sola senza la tua voce sexy... (Eddie/Mulder si avvicina alla scrivania, prende una matita per scrivere i dettagli) ... solo per te abbiamo abbassato il prezzo 40 centesimi al minuto (Eddie/Mulder lancia la matita) 2,99 per il primo minuto compresa l’interurbana. Chiamami presto amore mio, ti aspetto.
(Cammina nella stanza, fino ad arrivare davanti allo specchio, tira fuori il tesserino e fa delle prove.)
EDDIE/MULDER: FBI. F-B-I (si accorge che il tesserino è rovescio, lo aggiusta) FBI!
(Ogni qualvolta dice FBI cambia espressione e tono della voce, imita anche De Niro)
EDDIE/MULDER: Stai guardando me? Non c’è nessun altro, stai per forza guardando me. Vuoi assaggiare questa?
(Mostra la pistola, sempre davanti allo specchio, la prende, ma gli cade il caricatore. La sistema e la rimette a posto. Si guarda.)
EDDIE/MULDER: Sei un bel tipo, niente male.
SCENA 20
APPARTAMENTO DI SCULLY
(Scully è seduta a terra, al tavolino del salotto, e sta leggendo. Sente bussare alla porta, si alza e va a vedere chi possa essere. Dallo spioncino vede Eddie/Mulder con un gran sorriso. Apre la porta.)
SCULLY: (lo guarda sorpresa) Mulder, che è successo?
EDDIE/MULDER: Ciao. Ho scelto un brutto momento?
SCULLY: No. No, accomodati.
(Eddie/Mulder entra e Scully vede che nasconde una bottiglia di vino dietro di sé.)
SCULLY: Uh... per chi è quella?
EDDIE/MULDER: Uh... per noi.
SCULLY: (dopo un attimo di silenzio prende la bottiglia) Grazie. Siediti.
(Scully si dirige verso la cucina, prende un cavatappi per aprire la bottiglia, mentre Eddie/Mulder va verso il divano, prende un cucchiaio presente sul tavolino e si specchia.)
EDDIE/MULDER: Allora, a cosa lavoravi?
SCULLY: A ulteriori dati sull’autopsia.
EDDIE/MULDER: Ah...
SCULLY: Al laboratorio tutti hanno trovato il signor Van Blundht molto interessante. (Eddie/Mulder fa un’espressione strana) Abbiamo scoperto un’altra anomalia nel cuoio capelluto relativa ai follicoli del capello. Non riesco neanche a immaginare di che natura sia, dovrò approfondire le indagini microscopiche.
(Scully stappa la bottiglia, prende due calici e raggiunge Eddie/Mulder sul divano.)
EDDIE/MULDER: Sembra molto interessante.
SCULLY: Sì, infatti.
(Scully si siede sul divano e riempie i bicchieri di vino, porgendone uno a Eddie/Mulder)
SCULLY: Dai, sputa il rospo, che ti succede? Stai bene?
EDDIE/MULDER: Uh huh... (prende il bicchiere) Me ne stavo gironzolando e... (fanno cin-cin con i bicchieri) e pensavo... (bevono entrambi) ... buono... che non abbiamo mai... parlato molto noi due, vero?
SCULLY: (guardandolo) Che cosa vuoi dire? Parlato seriamente? No, non l’abbiamo mai fatto, è vero.
EDDIE/MULDER: E che cosa ce lo impedisce?
(Scully lo guarda e sospira, per poi volgere lo sguardo altrove. Passa un po’ di tempo, la stanza è illuminata dal fuoco del camino, si sente della musica in sottofondo, la bottiglia di vino appoggiata sul tavolino è vuota. Eddie/Mulder la prende e versa le ultime gocce nel bicchiere di Scully, mentre lei rilassata sul divano continua a raccontare delle sue avventure al liceo.)
SCULLY: ... e così ci siamo ritrovati alle due del mattino, io che indossavo il mio vestito di taffettà, e Marcus chi si ricorda cosa indossava... (Eddie/Mulder le versa il vino) ... grazie infinite, però aveva una fascia di seta verde in vita, comunque sapevo che in quel momento Marcus pensava “o lo faccio adesso o mai più” e io invece pensavo... .
EDDIE/MULDER: Che cosa pensavi?
SCULLY: Pensavo “che cos’è questa sirena che sento avvicinarsi ? “
EDDIE/MULDER: Ma non mi dire! Stava arrivando la polizia?
SCULLY: Non era la polizia, erano i pompieri! La mia amica Sylvia e quell’idiota del suo ragazzo...
EDDIE/MULDER: Che cosa avevano combinato?
SCULLY: Avevano acceso un falò e ne avevano perso completamente il controllo, così siamo dovute ritornare a casa... sul... come si chiama?! Sul camion dei pompieri.
EDDIE/MULDER: (ride)
SCULLY: Eh sì, è stato uno dei tanti fallimenti amorosi della mia vita (sorride mentre sta per bere) E’ incredibile che ti stia raccontando queste cose!
EDDIE/MULDER: E’ incredibile che non me le hai raccontate prima...
SCULLY: E’ che ora ti vedo sotto una luce molto diversa...
EDDIE/MULDER: E che cosa ne dici?
SCULLY: E’ gradevole.
EDDIE/MULDER: Hai raggiunto il tuo obiettivo?
SCULLY: In che senso?
EDDIE/MULDER: Sei diventata la persona che volevi essere quando andavi al liceo? Ti ci sei almeno avvicinata?
SCULLY: Nella carriera sono lontana mille miglia.
EDDIE/MULDER: No, non intendevo questo. Hai mai desiderato poter tornare indietro e agire diversamente?
SCULLY: E tu?
(Eddie/Mulder non risponde, lentamente si muove sul divano avvicinandosi a Scully. Continuano a guardarsi negli occhi e a non staccare lo sguardo l’uno dall’altro. I loro visi sono vicinissimi, Scully ha capito quali sono le intenzioni di Eddie/Mulder, ma non si sottrae. Le loro labbra sono sempre più vicine, quasi si sfiorano... quando accade una cosa inaspettata. Con un calcio, Mulder sfonda la porta. Entrambi guardano verso la porta, trovandosi davanti un Mulder sbigottito nel vedere la scena sul divano. Scully guarda Mulder e poi Eddie/Mulder. Immediatamente lo spinge per allontanarlo e si alza dal divano. Eddie/Mulder rimane seduto e torna ad essere Eddie sotto lo sguardo allibito di Scully.)
SCENA 21
CARCERE DI CUMBERLAND
UN MESE DOPO
(Eddie indossa un cappello da baseball, è seduto nella stanza dei colloqui. Mulder entra e gli si siede di fronte, al di là del vetro.)
EDDIE: Grazie di essere qui.
MULDER: Il cappello? (sul cappello c’è scritto “Superstar”)
EDDIE: E’ la mia terapista che mi ha chiesto di indossarlo, dice che serve per favorire la mia autostima.
MULDER: E funziona?
EDDIE: No, veramente no. I miei compagni di cella mi picchiano e me lo nascondono, ma tanto lei ogni settimana mi porta un cappello nuovo. E poi mi danno una specie di... rilassante muscolare, così non posso più cambiare i tratti del mio viso, glielo ha detto lei di farlo?
(Mulder lo guarda, ma non risponde.)
EDDIE: C’è anche... anche l’agente Scully?
MULDER: Di che cosa volevi parlarmi, avanti.
EDDIE: Lo sa che è una cosa curiosa? Io sono perdente dalla nascita, ma lei lo è per scelta.
MULDER: Su che cosa basi questa acuta affermazione?
EDDIE: Sull’esperienza. Dovrebbe lasciarsi andare, cogliere l’attimo. Io al posto suo lo farei... lo farei eccome...
(Mulder non risponde, si alza ed esce dalla stanza. Fuori ad aspettarlo nel corridoio c’è Scully, che ha seguito la conversazione attraverso il monitor. Mulder firma e se ne vanno.)
GUARDIA: Arrivederci, signore.
(Mulder e Scully camminano l’uno affianco all’altro, sono un po’ imbarazzati. Scully tiene le braccia incrociate,per poi mettere le mani in tasca, mentre Mulder cammina con lo sguardo rivolto al pavimento. Scully decide di rompere il silenzio e si rivolge a Mulder)
SCULLY: Non avrai certo bisogno che te lo dica io, Mulder, ma tu non sei un perdente...
MULDER: Già. Però preferivi Mulder versione Van Blundht, non è vero?
( La battuta di Mulder in lingua originale è "Yeah, but I'm no Eddie Van Blundht either. Am I?" che significa "Sì, ma non sono neanche Eddie Van Blundht, vero?")
(Scully non risponde ed escono insieme dal carcere. Si vede un detenuto con un berretto simile a quello di Eddie che lava il pavimento del corridoio.)
Trascrizione effettuata da Scully2008
OSPEDALE DI TABLERS
MARTINSBURG, WEST VIRGINIA
(Amanda viene trasportata all’ospedale su una barella)
INFERMIERA: Siamo quasi arrivati. Come si sente signora? Respiri profondamente, ecco così brava... così, va benissimo.
AMANDA: (fa dei respiri profondi) Sì, certo, va benissimo!
(Arriva una seconda infermiera che rincorre la barella)
INFERMIERA #2: Signora? Signora?! Mi occorre il suo nome completo e il numero dell’assicurazione.
AMANDA: Amanda Nelligan.545020809
INFERMIERA #2: E il nome dell’assicurazione...
AMANDA: Atlantic Mutual.
INFERMIERA #2: Bene. Vuole che avverta qualcuno, il padre del bambino?
AMANDA: Non saprei come rintracciarlo, è impossibile.
INFERMIERA #2: Mi dica come si chiama, tenterò.
AMANDA: Non è di queste parti, vive lontano.
INFERMIERA #2: Si trova in un altro stato?
AMANDA: Su un altro pianeta.
(L’infermiera si ferma e guarda Amanda perplessa.)
INFERMIERA: (entrando in sala parto) Ecco ci siamo, resista.
(Amanda è in sala parto e urla)
DOTT. PUGH: Forza! Ancora una spinta Amanda... così... brava, è proprio in gamba. Ecco, ma che bel musetto che hai! Mi passi la siringa (rivolto all’infermiera). Ha una gran fretta di uscire... eccolo... le spalle... bene! Brava Amanda... ecco, ci siamo...
(Il volto del dottore si incupisce, all’infermiera cadono delle pinze.)
DOTT. PUGH: Oh...
AMANDA: Cosa c’è? Che succede?
DOTT. PUGH: Va tutto bene, sta benissimo (si sente il neonato piangere) in perfetta salute. Nessun problema, è andato tutto alla perfezione. E’ nata una splendida bambina.
AMANDA: Una femminuccia...
(Il Dr.Pugh si allontana con la neonata. Mentre la tiene in braccio, la alza e si vede che ha la coda.)
DOTT. PUGH: Santo cielo... ne abbiamo un’altra.
SIGLA
SCENA 2
(Mulder e Scully sono in macchina e Scully sta guardando un giornale. Il titolo in copertina è “ L’invasione dei bambini scimmia “ )
MULDER: Ammetto che la foto è un tantino esagerata, ma ... tu che ne dici Scully?
SCULLY: Non ho niente da dire.
MULDER: Come non ti interessano i bambini che nascono con la coda?!
SCULLY: Si tratta di appendici, i feti li hanno. Il loro coccige si allunga per contenere il fluido spinale e in seguito regredisce con lo sviluppo... talvolta non regredisce. E‘ estremamente raro, ma sappiamo che può accadere.
MULDER: Sì, ma ben cinque volte negli ultimi tre mesi? E tutti in una città con meno di quindicimila abitanti? A me sembra qualcosa di più di una semplice anomalia statistica.
SCULLY: Sì, sono d’accordo. E’ vero Mulder, credo che tu abbia ragione, penso proprio che quello che sta succedendo richieda un’indagine, ma non da parte nostra. Secondo me è compito del dipartimento locale di sanità.
MULDER: Sì, mi sono informato, infatti stanno già indagando.
SCULLY: Allora cos’è che ti interessa tanto in questa storia? (mostrando il giornale e la scritta “ Le madri si sono accoppiate con gli alieni ?“ ) Non crederai che si tratti di visitatori dallo spazio?
(Mulder guarda Scully e sorride)
SCENA 3
STANZA D’OSPEDALE DI AMANDA NELLIGAN
(Mulder e Scully interrogano Amanda. Mulder siede su una sedia accanto al letto della donna, mentre Scully è in piedi alle spalle di Mulder)
AMANDA: Il dottore ha detto che la mia bambina non avrà nessun problema, è in perfetta salute, e fra qualche mese, quando sarà più grande sarà solo questione di forbici.
MULDER: Ah, ne sono felice.
AMANDA: Eh già.
SCULLY: Amanda, ha avuto per caso complicazioni di qualche genere durante la gravidanza? Si è sottoposta a qualche trattamento per stimolare la fertilità?
AMANDA: No, non stavo cercando di rimanere incinta. Credo che adesso, mi si possa definire una ragazza madre.
MULDER: Quando è stata ricoverata ha detto che il padre della bambina era di un altro pianeta. Che cosa intendeva esattamente?
AMANDA: Quello che ho detto, che non è di questo pianeta.
MULDER: Lei è stata rapita?
AMANDA: Ehhh?! No, no... lui è venuto nel mio appartamento e sapete com’è... una cosa tira l’altra...
MULDER: Il padre della bambina è un alieno?
AMANDA: No, non ho detto che era un alieno. Ho detto che veniva da un altro pianeta.
(Mulder la guarda con aria interrogativa.)
AMANDA: Si chiama Luke Skywalker, è un cavaliere Jedi.
(Mulder si gira imbarazzato e guarda verso Scully.)
SCULLY: Aveva anche la spada laser?
AMANDA: Non l’aveva portata, no. Però ha cantato la sua canzone per me: Tatatatatataatattatattatataaaa
(Amanda canta il tema di Guerre Stellari. Mulder si alza e si dirige verso la porta, mentre Scully non riesce a trattenere un sorriso.)
SCULLY: Quante volte ha visto Guerre Stellari, Amanda?
AMANDA: 368. Arriverò a 400 per il Memorial Day.
(Mulder esce.)
SCULLY: Capisco... sì... (sorride) la ringrazio.
AMANDA: Oh, aspetti un momento, senta... quegli altri quattro bambini con la coda, che sono nati qui...
SCULLY: Uh huh.
AMANDA: Si può escludere che... Luke sia il padre... non è vero?
(Scully guarda Amanda, ma rimane senza parole.)
(Mulder attraverso il vetro guarda la bambina di Amanda. Quando sente Scully arrivare le va incontro.)
SCULLY: (al telefono) D’accordo.. sì, ho capito grazie.
MULDER: Risparmiati la battuta Scully, sono convinto che ci sia sotto qualcosa di più di Luke Skywalker.
SCULLY: Credo che tu abbia ragione. (Scully va verso una porta e la apre) Non vieni?
SCENA 4
EASTERN APPALACHIAN
DIPARTIMENTO REGIONALE DI SANITA’
DOTTORESSA: Ecco le analisi che abbiamo fatto ai cinque bambini. Abbiamo convocato i genitori. Faremo un prelievo di sangue ai padri per poterli confrontare.
SCULLY: Bene.
DOTTORESSA: Avranno una brutta sorpresa. Devo confessarlo, il risultato è talmente ovvio che non ci sarebbe neanche bisogno del confronto.
(La dottoressa esce dal laboratorio)
MULDER: Che cosa intendeva?
SCULLY: Guarda qui (mostra i risultati del DNA) vedi questi tratti identici che mostrano tutti una piccola imperfezione nel cromosoma numero 8? Tutti e cinque i bambini, nati da cinque madri diverse, hanno il medesimo padre.
MULDER: Ma va?!
SCULLY: Avrei dovuto arrivarci da sola. Queste anomalie congenite di solito si trasmettono per via ereditaria.
MULDER: Quindi vuoi dire che aveva la coda anche il padre?
SCULLY: Con molta probabilità l’avrà fatta rimuovere chirurgicamente.
MULDER: In che modo può essere successo?
SCULLY: Come si riproducono uccelli, api e scimmie...
MULDER: Gli uccelli si accoppiano, le api si accoppiano e perfino i medici si accoppiano. Le cinque donne avevano tutte lo stesso ginecologo, non è vero?
SCULLY: Beh, sì, è l’unico in città.
MULDER: E quattro delle cinque donne, le quattro donne sposate, tranne Amanda Nelligan, si sono sottoposte a una terapia di inseminazione artificiale come metodo di concepimento.
SCULLY: Credi che il medico abbia qualcosa a che fare con questa storia?
MULDER: Un po’ troppo direi per non puntare tutto su di lui.
SCENA 5
STUDIO DEL DOTT. ALTON PUGH, GINECOLOGO
(Mulder e Scully arrivano in macchina davanti all’ambulatorio del Dr. Pugh. Arrivano anche altre coppie che parlano fra loro.)
FRED: Sta calma, piccioncino.
MOGLIE: Voglio rivolgermi al miglior avvocato della città perché ho la ferma intenzione di denunciarlo! Ormai ho deciso Fred!
FRED: Va bene piccioncino, ma lascia che gli parli io, d’accordo?
MOGLIE: Devi dirgli che lo denunceremo!
FRED: (rivolto a Mulder e Scully, scambiandoli per una coppia) Aah, anche voi eh?!!
(Mulder e Scully si guardano l’un l’altro e salgono le scale.)
FRED: (rivolto al Dott. Pugh) Che cosa ha combinato?
MOGLIE: Ce lo dica!
FRED: Lei ci deve spiegare!
MOGLIE: Vogliamo la verità!
DONNA: E’ incredibile!
DOTT. PUGH: Io non ho fatto niente, signori. Risolveremo tutto, ve lo prometto. Adesso vi prego, calmatevi.
FRED: Non dica a me di calmarmi! Che ne è stato del mio seme?
UOMO #2: Già... e del mio?
DONNA #2: Quale ha usato?
UOMO #2: E’ già grave avere un bambino con la coda, ma poi scoprire che non è neanche tuo!
DONNA #3: E’ vero!
MOGLIE: Ha ragione, è vero!
UOMO #2: Si può sapere quante persone ha truffato?
(Mulder e Scully si guardano imbarazzati.)
MULDER: Uhm... sono l’agente speciale Fox Mulder e questa è l’agente Scully, siamo dell’FBI (mostra il tesserino)
FRED: Perfetto! Arrestate questo figlio di puttana!
UOMO #2: Sì, arrestatelo!
SCULLY: Signori calmatevi, non arresteremo nessuno.
MULDER: Siamo qui solo per scoprire cosa è successo.
FRED: Il dottore non ha usato il mio seme!
DOTT. PUGH: Vi garantisco che l’ho usato. Ognuna di voi è stata inseminata con il seme di suo marito e di nessun altro!
SCULLY: Come mai si è servito dell’inseminazione artificiale?
DOTT. PUGH: Per la scarsa mobilità degli spermatozoi. Il trattamento intrauterino che ho effettuato ha il 40% di possibilità di successo e sono rimasto sorpreso quando ha funzionato tutte e quattro le volte... e quindi mi trovo costretto a presumere...
FRED: Cosa?!!
DOTT. PUGH: Che probabilmente non abbia funzionato affatto!
MOGLIE: Che cosa intende, dottore?
FRED: Cara, ti prego...
MOGLIE: No, devo sapere che cosa voleva dire. Non vado a letto con un uomo da otto anni, tranne te tesoro ben inteso.
(Mulder si allontana.)
DOTT. PUGH: Io non vi sto accusando di niente, voglio solo farvi notare che l’ultima mia paziente che ha dato alla luce una bambina con la coda, non si era sottoposta a inseminazione artificiale, quindi signori state accusando il medico sbagliato.
(Mulder cammina lungo un corridoio, quando si ferma e vede un uomo all’interno di una stanza mentre sta aggiustando un lavandino.)
SCENA 6
MULDER: Buongiorno.
EDDIE: ‘giorno.
(Mulder nota una cicatrice nella parte superiore del sedere.)
MULDER: Mi scusi, sono un’agente dell’FBI, se non le dispiace vorrei farle qualche domanda.
EDDIE: Ah... certo dica pure.
(Improvvisamente Eddie scappa. Mulder lo rincorre riuscendo ad atterrarlo e arrivando giusto davanti a Scully. )
MULDER: Scully, dà un’occhiata.
DONNA #2: Oh mio dio...
MOGLIE: E’ lui? E’ stato lui?
SCENA 7
STANZA DEGLI INTERROGATORI
(Nella stanza degli interrogatori, Scully getta sul tavolo i risultati del “Test di paternità”, dove viene confermata la paternità di Van Blundt, Edward H.)
SCULLY: Cinque su cinque!
EDDIE: Hanno scritto male il mio nome. E’ Van Blundht, ma c’è un’ “H” muta, B-L-U-N-D-H-T.
MULDER: Va bene, lo correggeremo.
EDDIE: Sono in molti a scriverlo sbagliato, credo che sia di origine olandese. Adesso posso andare?
SCULLY: No. Ci sono alcune cose da chiarire prima.
MULDER: Sì. Ci dica come ha fatto.
EDDIE: Che vuol dire come ho fatto?!
SCULLY: Lei è il padre di cinque bambini, signor Van Blundht, non le è ancora chiaro? Ha qualche idea di come è possibile che cinque donne siano state fecondate con il suo seme?
EDDIE: Detto così non suona romantico.
MULDER: Vuol dire che... ha avuto una relazione con queste donne?
EDDIE: Perché? E’ tanto difficile da credere? Solo perché sono nato con la coda, nessuna donna dovrebbe volermi? Forse ho una forte... personalità. Non ci aveva pensato?
SCULLY: Ha avuto rapporti sessuali con loro? (Eddie annuisce) E come mai nessuna di queste donne ricorda niente in proposito?
EDDIE: Senta, non è che sto dicendo che è andata così, dico solo che, ipoteticamente, se una donna vuole avere dei figli, e invece suo marito non può darglieli, se tutti sono contenti e nessuno soffre, allora, ipoteticamente, non vedo che cosa ci sia di male.
(Scully, con un cenno della testa, dice a Mulder di seguirla fuori dalla stanza. Mulder guarda Eddie per un momento, poi prende i risultati del test e raggiunge Scully)
MULDER: Se aspetti la mia solita teoria su quanto è successo... non ce l’ho.
SCULLY: Ce l’ho io. (Incrocia le mani sul petto) Posso affermare in qualità di donna che dubito seriamente che in questa storia ci sia stato del sesso consenziente. Credo si tratti di una specie di stupro al roipnol.
MULDER: Cioè un tranquillante... no, non credo
SCULLY: Viene chiamata la droga dello stupro, in dosi elevate causa la perdita di inibizioni e della memoria. Se Van Blundht è riuscito in qualche modo a somministrare la droga a quelle donne, specialmente in aggiunta all’alcool...
MULDER: Già, ma dove e quando avrebbe avuto l’opportunità di somministrarglielo?
SCULLY: Le avrà individuate durante il suo lavoro di custode al Medical Park. Potrebbe averle seguite dovunque... in un club, in un bar.
MULDER: Quelle non mi sembrano certo tipi di andare a bere un drink da sole.
SCULLY: Credo sia sufficiente per trattenerlo, intanto controlliamo.
(Scully si allontana, Mulder dopo un istante guarda verso la porta della stanza degli interrogatori e nota che Eddie li stava osservando. Più tardi Eddie è alla stazione di Polizia dove un poliziotto sta scrivendo i suoi dati al computer. Scrive “Blundt”.)
EDDIE: Ha... ha scritto male il mio nome. E’ B-L-U-N-D-H-T , manca l’ ”H”.
POLIZIOTTO: Il suo indirizzo.
(Eddie lo guarda, ma non risponde.)
POLIZIOTTO: Le consiglio caldamente di smetterla di fissarmi, e di darmi il suo indirizzo.
EDDIE: Abito al 17 di Prospect Parkway, Martinsburg 25401
POLIZIOTTO: D’accordo, signor Van Blund-ht. Il suo numero di telefono.
(Eddie non risponde. Il poliziotto guarda verso l’uomo, ma non vede Eddie. Bensì vede un uomo con le sue stesse sembianze.)
POLIZIOTTO: Ma che diavolo... .
(Eddie prende il salvadanaio che si trova sulla scrivania e lo frantuma sulla testa al poliziotto, che cade a terra perdendo i sensi.)
EDDIE: L’ “H” non si pronuncia.
SCENA 8
STAZIONE DI POLIZIA
(Alcune ore più tardi)
POLIZIOTTO #2: Pensavo che Curtis avesse smontato ore fa, mi aveva perfino detto buonanotte, invece stamattina l’ho trovato sotto la scrivania.
SCULLY: Agente, è sicuro di non ricordare cosa è successo ieri sera?
POLIZIOTTO: Ricordo solo quel tizio davanti a me, solo che non era più lui. Era diventato me... Che mal di testa.
(Mulder suona un campanello che si trova sul bancone e fa cenno a Scully di avvicinarsi.)
MULDER: Ho trovato gli abiti di Van Blundht nello spogliatoio, deve essere uscito con la divisa di ricambio dell’agente.
SCULLY: Dopo averlo colpito in testa...
MULDER: Avrei una teoria. La vuoi sentire?
SCULLY: Van Blundht si sarebbe trasformato fisicamente nel suo carceriere e se ne sarebbe andato lasciandoci con un palmo di naso.
MULDER: (sorridendo) Scully, non mi dire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda...
SCULLY: Mulder, perché non cerchi una risposta più semplice. Con quella botta in testa l’agente poteva identificare il suo aggressore perfino come l’uomo ragno!
MULDER: Sentito che ha detto lo sceriffo?
SCULLY: Due uomini della stessa corporatura, stesso colore della pelle, con indosso un’uniforme. E’ più che sufficiente per spiegare come si possa scambiare una persona per un’altra, alle tre del mattino.
MULDER: Sì, ma la mia teoria spiegherebbe anche come quattro donne abbiano scambiato Van Blundht per il marito e perché Amanda Nelligan... crede che fosse Luke Skywalker. Ci sono già capitate cose del genere, Scully.
SCULLY: Ma dove vorresti arrivare, scusa? Secondo te, Van Blundht è un alieno?
MULDER: Uhm... non credo ci sia un motel a ore nello spazio, no è... qualcosa di diverso.
SCENA 9
17 PROSPECT PARKWAY
(Mulder e Scully arrivano davanti alla casa di Eddie. Scendono dall’auto e sotto lo stesso ombrello si dirigono verso la casa.)
MULDER: Scully, se per un giorno potessi essere qualcun altro, chi vorresti essere?
SCULLY: Preferisco essere me stessa.
MULDER: Che poca fantasia! Non sei mai stata tentata di provare a essere qualcun altro? Di vivere la vita di un’altra persona?
SCULLY: Sembrare un’altra persona ed essere un’altra persona sono due cose completamente diverse.
MULDER: Ma, forse no, ti tratterebbero tutti come se fossi un’altra. In definitiva forse sono le reazioni che causiamo nel prossimo, che ci rendono come siamo.
(Mulder e Scully salgono gli scalini e raggiungono il portico.)
SCULLY: E va bene... Eleanor Roosvelt.
MULDER: Aah... i defunti non valgono.
SCULLY: E perché no?
(Mulder guarda un vicino di casa che sistema il prato che lo guarda a sua volta)
MULDER: Perché no.
(Accanto alla porta vi è scritto Van Blundht, non appena Mulder fa un passo la lettera “H” cade a terra. Si apre la porta.)
EDDIE/EDDIE SR: Cosa avete voi due da curiosare nel mio portico?
SCULLY: Noi... siamo dell’FBI (mostra il tesserino) E’ qui che vive Edward Van Blundht?
EDDIE/EDDIE SR: Sì, sono io.
MULDER: Stiamo cercando suo figlio, Eddie Junior.
EDDIE/EDDIE SR: Eddie? E ora che cosa ha fatto quell’imbecille.
(All’interno della casa, Mulder guarda fuori dalla finestra, c’è sempre il vicino che sistema il prato.)
EDDIE/EDDIE SR: Cinque donne? Per la miseria! E c’è anche dell’altro?
SCULLY: Sì... ha... ha aggredito un agente, fuggendo mentre era sotto custodia.
EDDIE/EDDIE SR: E gli ha fatto male?
SCULLY: Fortunatamente no.
EDDIE/EDDIE SR: Bene, ringraziamo il cielo.
SCULLY: Signore, ha idea di dove potrebbe trovarsi suo figlio?
EDDIE/EDDIE SR: Eh magari lo sapessi, mi dispiace. Sono due giorni ormai che non lo vedo.
(Nel frattempo Mulder guarda all’interno della casa e la sua attenzione è colta da un poster in cui si vede un uomo con la coda )
MULDER: (indicando il poster) Cosa... questo è lei?
EDDIE/EDDIE SR: (imita l’espressione dell’uomo nel poster) L’uomo scimmia in persona! Volete vedere?
(L’uomo sta per slacciarsi la cintura.)
MULDER: (annuendo ) Ehh...
SCULLY: No. (rivolge lo sguardo a Mulder) No, no, grazie.
EDDIE/EDDIE SR: Mio figlio se l’è fatta tagliare quando era ancora un ragazzino. Continuava a insistere a insistere, finché alla fine, gliel’ho lasciato fare. Ecco qua (consegna a Mulder un giornale con Eddie ragazzino e tre dottori in copertina) glielo avevo detto che era uno sbaglio. Gli ho detto “Figliolo, tu non hai molto da offrire, non sei un atleta, e sicuramente non sei un nuovo Einstein, ma almeno puoi contare sulla coda. Senza quella sarai soltanto una nullità”. Ma lui non mi ha ascoltato.
MULDER: Ho capito. Suo figlio ha altre particolarità fisiche, a prescindere dalla coda, voglio dire...
EDDIE/EDDIE SR: Ah, signor Mulder, quel ragazzo è malato dalla nascita. Noi del sud chiamiamo questa malattia pellagra...
MULDER: Mi scusi un momento, come sa che mi chiamo Mulder?
EDDIE/EDDIE SR: Me l’ha detto la signorina.
SCULLY: Uhm no... io non gliel’ho detto.
(Mulder guarda Eddie, quest’ultimo si gira a scappa.)
MULDER: E’ lui!
(Mulder segue Eddie sul retro della casa, mentre Scully esce dalla porta anteriore. Mulder si guarda attorno e vede solo vicini di casa che compiono normali azioni quotidiane, quando si accorge che per terra c’è l’accappatoio rosso indossato da Eddie. Scully lo raggiunge.)
MULDER: Piuttosto arzillo per la sua età...
SCULLY: Era Eddie junior, non senior.
MULDER: Chiunque fosse pare che abbia qualcosa da nascondere.
(Mulder appoggia l’accappatoio sopra la spalla di Scully che lo guarda.)
SCENA 10
CASA DI FRED
(La moglie di Fred sta cambiando il pannolino al bambino, quando Eddie, con le sembianze di Fred, entra in casa di corsa e guarda fuori come se fosse inseguito da qualcuno.)
MOGLIE: Tesoro, come mai sei già a casa?
(Eddie alias Fred chiude a chiave la porta, non risponde alla moglie, le fa un cenno, si incammina verso il bagno e si chiude dentro.)
MOGLIE: Vieni (prendendoli bimbo in braccio) andiamo a vedere che cos’ha papà.
(La moglie si ferma davanti alla porta chiusa, del bagno.)
MOGLIE: Fred? Tesoro, va tutto bene?
(Eddie, come Fred, è tornato a essere se stesso)
EDDIE: Sì, va tutto bene cara.
MOGLIE: Che ne hai fatto del vestito che indossavi stamattina?
EDDIE: Te lo spiegherò più tardi, ora ho bisogno di restare un po’ da solo. Uh... piccioncino...
MOGLIE: Come vuoi... .cicciolino, mio dolce.
SCENA 11
CASA DI VAN BLUNDHT SENIOR
(Mulder e Scully controllano la casa, alla ricerca di qualche prova.)
MULDER: Do un’occhiata di sopra.
(Mulder sale le scale, mentre Scully rimane al piano inferiore. Mulder apre una porta e cade qualcosa.)
MULDER: Niente, niente.
SCULLY: (giù dalle scale) Cosa?
(Mulder nota una corda scendere dal soffitto, non appena la tocca cade della polvere che gli finisce sul viso e la sputa. Nel frattempo, Scully lo raggiunge.)
MULDER: E’ cemento a presa rapida. Spostati da un lato. Attenta eh... .
(Mulder tira la corda, si apre una botola da cui cade un corpo con la coda, mummificato)
MULDER: Non era poi così arzillo... Sarà morto per la caduta?
SCENA 12
CASA DI FRED
(Eddie è ancora nel bagno. Mentre si asciuga il viso sente rientrare in casa Fred.)
FRED: Piccioncino? Sono arrivato!
EDDIE: Oh... per la miseria...
FRED: Sono tornato prima (alla moglie, che lo guarda perplessa) Cosa c’è?
MOGLIE: Eri già tornato, e sei andato in bagno...
FRED: Scusa? Tesoro, che significa che sono andato in bagno?
(La donna mette il bambino nella culla, poi insieme al marito va verso il bagno. Sotto la porta notano delle ombre)
FRED: Hai ragione, c’è qualcuno in bagno.
(Piano, piano i due si avvicinano alla porta, non appena Fred si avvicina alla maniglia, si apre improvvisamente la porta del bagno. Eddie ha preso le sembianze di Mulder.)
EDDIE/MULDER: Tutto in ordine!
SCENA 13
OBITORIO
(Scully si appresta a fare l’autopsia del corpo mummificato. Non appena arriva Mulder, si ferma.)
MULDER: Allora, come è morto l’uomo scimmia?
SCULLY: E’ difficile a dirsi. Il cemento a presa rapida ha bruciato i tessuti, però li ha anche conservati. Oltre alla causa della morte, c’è un’altra cosa che non mi è chiara.
MULDER: E quale sarebbe?
SCULLY: Ora ti faccio vedere.
(Scully mostra delle immagini sul monitor del computer.)
SCULLY: Tessuto muscolare striato.
MULDER: Che cos’ha di anormale?
SCULLY: In se e per sé niente. La questione è dove l’ho trovato.
MULDER: Perché, dove l’hai trovato?
SCULLY: Dappertutto, cioè su tutto il corpo. Da quello che ho visto quest’uomo ha un sottile strato di tessuto muscolare volontario, che sostiene per intero lo strato epidermico. E’ una cosa mai vista! Questo corpo è da considerarsi un prezioso esemplare. E grazie al cielo si è conservato intatto.
(Mulder cammina verso il punto in cui si trova il corpo, non appena lo tocca la coda, questa si stacca. Mulder cerca di rimediare al danno fatto.)
SCULLY: In altre parole, mentre nel corpo umano ci sono 654 muscoli, quest’uomo praticamente ne ha 655.
MULDER: Uhm... e questo potrebbe avere qualche relazione con la coda?
SCULLY: E’ possibile, potrebbe trattarsi di una anomalia genetica.
MULDER: Uhm, e secondo te quale... quale sarebbe il compito di... di questo muscolo?
(Mulder cerca inutilmente di riattaccare la coda al cadavere)
SCULLY: Bella domanda! Potrebbe anche non averne. Apparentemente sembra atrofizzato, però questa potrebbe essere una delle cause della mummificazione.
MULDER: Si può ipotizzare una cosa del tipo “tale padre, tale figlio“?
SCULLY: Che cosa vuoi dire?
MULDER: Niente, mi chiedevo se Eddie junior potesse avere la stessa struttura muscolare anomala del padre.
SCULLY: Può darsi. Qual è la tua teoria?
MULDER: Beh, se questa muscolatura si estende sotto tutta la pelle, allora forse potrebbe essere utilizzata per rimodellare i tratti somatici (nel frattempo Mulder cerca di sistemare la coda, senza che Scully se ne accorga) Il che spiegherebbe perché stiamo cercando un uomo che può assumere le sembianze di suo padre o di qualunque altra persona.
SCULLY: Mulder non è più semplice pensare che quest’uomo abbia un fratello gemello?
(Mulder riesce a posizionare la coda.)
MULDER: Controlleremo.
SCULLY: Dove stai andando?
MULDER: C’è qualcosa che non mi convince. Le vittime erano quattro donne sposate che avevano intenzione di rimanere incinte e quindi...
SCULLY: ... e una ragazza nubile che non voleva.
(Mulder indica Scully per intendere che ha ragione, Scully lo guarda piuttosto perplessa. Non appena Mulder esce e chiude la porta, la coda cade a terra.)
SCENA 14
STANZA D’OSPEDALE DI AMANDA NELLIGAN
(Amanda è nella stanza e sta coccolando la sua bambina, quando sente bussare alla porta.)
AMANDA: Avanti!
EDDIE/MULDER: Signorina Nelligan, mi scusi, mi dispiace disturbarla.
AMANDA: No, no nessun disturbo.
EDDIE/MULDER: Ecco vede, ho qualche altra piccola domanda da farle.
AMANDA: Ah, va bene. (consegna la bambina all’infermiera)
INFERMIERA: Vieni con me tesoro. Ciao, mamma...
AMANDA: Ciao ciao ciao tesoro...
INFERMIERA: Ci vediamo più tardi.
AMANDA: Sa pensavo che mi trattenessero in ospedale così a lungo perché ho una buona assicurazione. Invece ho scoperto che mi tengono qui, perché credono che io sia pazza! Vogliono assicurarsi che la bambina sia in buone mai.
EDDIE/MULDER: Però ha la tv via cavo! (si siede sul letto di Amanda) Volevo chiederle (le mostra una foto di Eddie) se per caso conosce quest’uomo.
AMANDA: Ooh sì... ewww... questo è Eddie Van Blundht.
EDDIE/MULDER: Che cosa mi sa dire di lui?
AMANDA: Eh, si figuri, abbiamo fatto il liceo insieme (Eddie/Mulder sorride) Poveraccio...
EDDIE/MULDER: (smette di sorridere) Perché?
AMANDA: Niente solo che... è sempre stato uno sfigato. Uno di quei ragazzi che ti volti a guardare e pensi “Dio ce ne scampi, meglio perderlo che trovarlo“ , pensa a stare con uno del genere!
EDDIE/MULDER: Uhm... ma che cos’era, per la precisione, a renderlo sfigato?
AMANDA: Non lo so, tutto quanto credo. Aveva un miliardo di atteggiamenti irritanti, sa... niente spirito di avventura, nessuna ambizione, nessuna aspirazione. Pensi che adesso fa il custode o qualcosa del genere. E aveva anche una strana famiglia, suo padre lavorava in un circo... che tipo! Gli impediva anche di uscire con le ragazze.
EDDIE/MULDER: Capisco... ehm... però avrà pure avuto qualche qualità...
AMANDA: Beh, sì certo, tutti ne hanno qualcuna. Abbiamo passato dei bei momenti, anche a lui piaceva Guerre Stellari, andavamo a vederlo insieme ogni weekend, era gentile... ma non era Luke questo è sicuro. Perché tante domande su Eddie?
EDDIE/MULDER: (guardandola serio) E’ un’indagine segreta dell’FBI.
AMANDA: Sul serio?
EDDIE/MULDER: Sì (Le consegna una rosa rossa) Volevo congratularmi per il lieto evento, questa è per lei.
AMANDA: Ehm... grazie.
(Eddie/Mulder si alza e va verso la porta.)
AMANDA: Che la forza sia con te!
EDDIE/MULDER: Eh!
(Eddie/Mulder esce dalla stanza, quando sente la voce dell’infermiera si gira e vede entrare Mulder.)
INFERMIERA: Buongiorno.
MULDER: Buongiorno, vorrei vedere Amanda Nelligan.
INFERMIERA: Terza porta a sinistra.
(Mulder si incammina verso al stanza, mentre Eddie/Mulder entra in una stanza di fronte e osserva Mulder che bussa alla porta.)
AMANDA: Avanti (guarda Mulder che entra) No, adesso me lo deve dire, perché si interessa tanto a Eddie?
MULDER: Perché mi interesso a Eddie?
AMANDA: Sì, mi ha fatto tutte quelle domande su di lui prima...
MULDER: Veramente... .(risponde al cellulare) scusi... .Pronto?
FRED: Agente Mulder? Sono Fred Nieman, volevo sapere se ora possiamo usare il nostro bagno.
MULDER: Come dice, scusi?
FRED: Speravamo di poter entrare in bagno prima di questa sera. Aveva detto che la polizia sarebbe venuta a rilevare le impronte, ma sono passate più di quattro ore... vogliamo aiutarvi a catturare quel tizio, ma la situazione sta diventando pesante. Si può sapere quanto vi occorre per concludere le indagini nel mio bagno? Per favore?
MOGLIE: Digli anche del vestito.
FRED: Già... avete ancora bisogno del mio vestito nero?
MULDER: Mi dispiace, signor Nieman, ma devo richiamarla più tardi (chiude il cellulare e si rivolge ad Amanda) Sono già stato qui, sa dove sono andato?
AMANDA: Ehhh?!!
(Mulder saluta Amanda con un cenno della mano ed esce dalla stanza. Si rivolge ad una infermiera.)
MULDER: Senta, c’è stato un uomo qui, identico a me. Ha visto per caso dove è andato?
INFERMIERA: Da quella parte... nello spogliatoio degli uomini.
MULDER: Grazie.
SCENA 15
SPOGLIATOIO DEGLI UOMINI
(Mulder entra nello spogliatoio degli uomini, impugna la pistola e si guarda attorno. C’è un uomo che si sta rivestendo.)
MULDER: Ehilà!
GUARDIA: Salve.
MULDER: Van Blundht!
GUARDIA: Cosa?
MULDER: Non tocchi la pistola! In alto le mani, si volti. Fermo così. Adesso metta giù le mani (ammanetta la guardia) Se non è lei, le chiedo scusa in anticipo.
GUARDIA: Che cosa vuole fare?
MULDER: Può sedersi se vuole.
(Arriva il dr.Pugh fischiettando, Mulder si gira. Non appena l’uomo vede la pistola si spaventa e gli cade l’asciugamano che lo copriva, Mulder ammanetta pure quest’ultimo.)
DOTT. PUGH: Perché? Che cosa ho fatto?
MULDER: Ci siete solo voi due qui?
GUARDIA: Sì.
MULDER: Mi dispiace, ma uno di voi è l’uomo che sto cercando... spero. Devo aspettare i risultati delle analisi del sangue per rilasciare l’altro, quindi sedetevi e rilassatevi... e lei si rivesta.
(Mulder chiama Scully al telefono.)
SCULLY: Pronto?
MULDER: Ciao Scully, sono io. Dovresti venire immediatamente in ospedale per favore.
SCULLY: Arrivo.
MULDER: Bene.
(Mulder guarda verso l’alto e vede una luce che non funziona bene. Sposta lo sguardo e nota che un pannello del soffitto è spostato, lo apre e sente al voce di Eddie.)
EDDIE: Sei in gamba a giocare a nascondino!
(Si sente un urlo e si vede Eddie cadere.)
SCENA 16
CORRDOIO DELL’OSPEDALE
(Scully arriva all’ospedale e raggiunge Mulder. Lui si tiene del ghiaccio sulla nuca.)
GUARDIA: Lei mi ha puntato una pistola addosso e mi ha ammanettato!
EDDIE/MULDER: Lo so quello che ho fatto..
GUARDIA: Ha usato le mie manette!
EDDIE/MULDER: Lo so...
GUARDIA: Questo è intollerabile!
EDDIE/MULDER: Mi dispiace.
GUARDIA: E’ una cosa veramente che non sopporto!
EDDIE/MULDER: Le ho già detto che mi dispiace...
DOTT. PUGH: Non riesco a capire... le sembriamo forse...
EDDIE/MULDER: Le ho già detto...
GUARDIA: Che cosa le è saltato in mente?
EDDIE/MULDER: Mi dispiace molto!
SCULLY: Che cosa succede?
EDDIE/MULDER: Po... posso andare?
POLIZIOTTO: Sì, abbiamo la sua descrizione, prego signori, da questa parte.
(Scully e Eddie/Mulder si allontanano insieme.)
SCULLY: Che cosa è successo?
EDDIE/MULDER: Van Blundht mi ha colto di sorpresa, mi ha colpito ed è riuscito a scappare.
SCULLY: Hai idea di dove sia?
EDDIE/MULDER: No, ma le autorità locali sono già in allarme per via di quell’agente aggredito. Vedrai lo prenderanno di sicuro.
SCULLY: Allora noi... che cosa facciamo?
EDDIE/MULDER: So che ti ho trascinato io in questa storia, ma comincio a pensare che sia soltanto una perdita di tempo.
SCULLY: Allora secondo te non c’è niente di misterioso?
EDDIE/MULDER: No, no... e credo che... tutta questa storia sia... una stupidaggine.
(Mulder si allontana, Scully lo guarda perplessa e lo segue. Nello scantinato dell’ospedale all’interno di una piccola stanza c’è Mulder, intrappolato.)
SCENA 17
SEMINTERRATO DELL’OSPEDALE
MULDER: C’è nessuno?! Aiutooooo! Voglio uscire di qui... .Aiutooo! Sono qua dentro... fatemi uscire! (prende a calci la porta) Aiutooo, aiutooo!
(Mulder è esausto e cade a terra.)
SCENA 18
QUARTIER GENERALE FBI
WASHINGTON D.C.
UFFICIO DI SKINNER
(Scully e Eddie/Mulder sono seduti di fronte a Skinner, che sta leggendo il rapporto. Eddie/Mulder guarda come è seduta Scully e la copia, incrociando le gambe e posizionando le mani sul grembo.)
SKINNER: Chi di voi l’ha scritto?
EDDIE/MULDER: Io, signore.
SKINNER: Ha scritto “intrautterrino “ con due “T” e due “R”.
EDDIE/MULDER: E’ stata una svista.
SKINNER: E “ginecogo”? Agente Scully, ha scoperto la causa della morte di quell’uomo?
( In lingua originale le ultime battute sono SKINNER: "You spelled Federal Bureau of Investigation wrong." EDDIE/MULDER: "It was a typo." SKINNER: "Twice." che possono essere tradotte nel modo seguente SKINNER: "Ha scritto male Federal Bureau of Investigation." EDDIE/MULDER: "E' stato un errore di battitura." SKINNER: "Due volte.")
SCULLY: Sì, signore. Il soggetto, Edward Van Blundht Senior, è morto per cause naturali, più precisamente per un attacco cardiaco in età avanzata.
EDDIE/MULDER: Crediamo che il figlio abbia nascosto il padre in soffitta per continuare a incassare gli assegni della sua pensione di anzianità.
SCULLY: E’ molto probabile.
SKINNER: Così il figlio non è un assassino.
EDDIE/MULDER: No, no, assolutamente no.
SKINNER: Però è uno stupratore.
SCULLY: Ho inserito il suo nome nell’archivio dei molestatori sessuali. La polizia del West Virginia ha una sua fotografia e una descrizione, sta collaborando con le autorità locali. Dovrebbero arrestarlo presto.
EDDIE/MULDER: Questo è tutto, non c’è altro.
(Scully e Eddie/Mulder lasciano l’ufficio di Skinner e scendono nel seminterrato, nel loro ufficio. Mentre scendono le scale, Scully continua a leggere il rapporto, mentre Eddie/Mulder con la mano tocca la spalla di Scully)
EDDIE/MULDER: Ah senti, Scully, cosa fai stasera? Hai qualche progetto?
SCULLY: Beh, visto che oggi è venerdì, pensavo di lavorare sulla monografia che sto scrivendo per quella rivista di diritto penale...
EDDIE/MULDER: Ah...
SCULLY: Diminuzione della produzione di serotonina nei criminali recidivi.
EDDIE/MULDER: Uh... huh..
SCULLY: Eh, a dire il vero potrei anche lasciar perdere...
EDDIE/MULDER: (speranzoso) Sul serio?
(Eddie/Mulder ha un mazzo di chiavi in mano, cerca di capire quale sia la chiave giusta per riuscire ad aprire la porta dell’ufficio, tenta varie volte inutilmente.)
SCULLY: Sì, devo ammettere che la muscolatura anomala di quel cadavere che abbiamo trovato mi affascina molto. Credo che andrò a Quantico per far analizzare qualche campione di tessuto. Ci vediamo lunedì.
EDDIE/MULDER: (deluso) Buon divertimento.
(Scully si allontana e lo saluta con un cenno della mano. Finalmente Eddie/Mulder riesce ad aprire la porta e ad entrare nell’ufficio. Prende la targhetta con il nome di Mulder e la guarda attentamente.)
EDDIE/MULDER: Fox?!! Che nome!
(Si guarda un po’ in giro, si siede sulla sedia e appoggia i piedi sulla scrivania, ma si sbilancia troppo e sta quasi per cadere a terra. Si ricompone e osserva il poster “I want to believe”.)
EDDIE/MULDER: Aah... andiamo bene! Guarda dove finiscono le mie tasse! Chissà dove abito...
(Guarda il tesserino attaccato alla giacca, poi cerca nelle tasche e trova nel portafoglio di Mulder la patente dove è scritto l’indirizzo di casa.)
SCENA 19
APPARTAMENTO DI MULDER
EDDIE/MULDER: (guarda in giro) Beh, è il letto dov’è?
(Ascolta i messaggi della segreteria telefonica.)
LANGLY: Mulder, sono Langly, questa la devi sentire. Un nostro associato ha scoperto un sistema per digitalizzare il filmato di Zapruder, in modo da estrapolare una visione dall’alto della macchina di Kennedy nell’istante dell’omicidio. Nnon immagini da dove è partito il terzo colpo!
FROHIKE: (in sottofondo) Digli delle bistecche al formaggio!
LANGLY: Ah, sì. Frohike, Byers e io andiamo a farci delle bistecche al formaggio. Ti unisci a noi? Ehm... cancella questo messaggio.
(Prende il pallone da basket e prova a fare dei palleggi, ma con scarsi risultati.)
EDDIE/MULDER: Che razza di amici!
(Parte un secondo messaggio.)
CHANTAL: Pronto tesoro, sono Chantal è tanto tempo che non ci sentiamo, mi sento così sola senza la tua voce sexy... (Eddie/Mulder si avvicina alla scrivania, prende una matita per scrivere i dettagli) ... solo per te abbiamo abbassato il prezzo 40 centesimi al minuto (Eddie/Mulder lancia la matita) 2,99 per il primo minuto compresa l’interurbana. Chiamami presto amore mio, ti aspetto.
(Cammina nella stanza, fino ad arrivare davanti allo specchio, tira fuori il tesserino e fa delle prove.)
EDDIE/MULDER: FBI. F-B-I (si accorge che il tesserino è rovescio, lo aggiusta) FBI!
(Ogni qualvolta dice FBI cambia espressione e tono della voce, imita anche De Niro)
EDDIE/MULDER: Stai guardando me? Non c’è nessun altro, stai per forza guardando me. Vuoi assaggiare questa?
(Mostra la pistola, sempre davanti allo specchio, la prende, ma gli cade il caricatore. La sistema e la rimette a posto. Si guarda.)
EDDIE/MULDER: Sei un bel tipo, niente male.
SCENA 20
APPARTAMENTO DI SCULLY
(Scully è seduta a terra, al tavolino del salotto, e sta leggendo. Sente bussare alla porta, si alza e va a vedere chi possa essere. Dallo spioncino vede Eddie/Mulder con un gran sorriso. Apre la porta.)
SCULLY: (lo guarda sorpresa) Mulder, che è successo?
EDDIE/MULDER: Ciao. Ho scelto un brutto momento?
SCULLY: No. No, accomodati.
(Eddie/Mulder entra e Scully vede che nasconde una bottiglia di vino dietro di sé.)
SCULLY: Uh... per chi è quella?
EDDIE/MULDER: Uh... per noi.
SCULLY: (dopo un attimo di silenzio prende la bottiglia) Grazie. Siediti.
(Scully si dirige verso la cucina, prende un cavatappi per aprire la bottiglia, mentre Eddie/Mulder va verso il divano, prende un cucchiaio presente sul tavolino e si specchia.)
EDDIE/MULDER: Allora, a cosa lavoravi?
SCULLY: A ulteriori dati sull’autopsia.
EDDIE/MULDER: Ah...
SCULLY: Al laboratorio tutti hanno trovato il signor Van Blundht molto interessante. (Eddie/Mulder fa un’espressione strana) Abbiamo scoperto un’altra anomalia nel cuoio capelluto relativa ai follicoli del capello. Non riesco neanche a immaginare di che natura sia, dovrò approfondire le indagini microscopiche.
(Scully stappa la bottiglia, prende due calici e raggiunge Eddie/Mulder sul divano.)
EDDIE/MULDER: Sembra molto interessante.
SCULLY: Sì, infatti.
(Scully si siede sul divano e riempie i bicchieri di vino, porgendone uno a Eddie/Mulder)
SCULLY: Dai, sputa il rospo, che ti succede? Stai bene?
EDDIE/MULDER: Uh huh... (prende il bicchiere) Me ne stavo gironzolando e... (fanno cin-cin con i bicchieri) e pensavo... (bevono entrambi) ... buono... che non abbiamo mai... parlato molto noi due, vero?
SCULLY: (guardandolo) Che cosa vuoi dire? Parlato seriamente? No, non l’abbiamo mai fatto, è vero.
EDDIE/MULDER: E che cosa ce lo impedisce?
(Scully lo guarda e sospira, per poi volgere lo sguardo altrove. Passa un po’ di tempo, la stanza è illuminata dal fuoco del camino, si sente della musica in sottofondo, la bottiglia di vino appoggiata sul tavolino è vuota. Eddie/Mulder la prende e versa le ultime gocce nel bicchiere di Scully, mentre lei rilassata sul divano continua a raccontare delle sue avventure al liceo.)
SCULLY: ... e così ci siamo ritrovati alle due del mattino, io che indossavo il mio vestito di taffettà, e Marcus chi si ricorda cosa indossava... (Eddie/Mulder le versa il vino) ... grazie infinite, però aveva una fascia di seta verde in vita, comunque sapevo che in quel momento Marcus pensava “o lo faccio adesso o mai più” e io invece pensavo... .
EDDIE/MULDER: Che cosa pensavi?
SCULLY: Pensavo “che cos’è questa sirena che sento avvicinarsi ? “
EDDIE/MULDER: Ma non mi dire! Stava arrivando la polizia?
SCULLY: Non era la polizia, erano i pompieri! La mia amica Sylvia e quell’idiota del suo ragazzo...
EDDIE/MULDER: Che cosa avevano combinato?
SCULLY: Avevano acceso un falò e ne avevano perso completamente il controllo, così siamo dovute ritornare a casa... sul... come si chiama?! Sul camion dei pompieri.
EDDIE/MULDER: (ride)
SCULLY: Eh sì, è stato uno dei tanti fallimenti amorosi della mia vita (sorride mentre sta per bere) E’ incredibile che ti stia raccontando queste cose!
EDDIE/MULDER: E’ incredibile che non me le hai raccontate prima...
SCULLY: E’ che ora ti vedo sotto una luce molto diversa...
EDDIE/MULDER: E che cosa ne dici?
SCULLY: E’ gradevole.
EDDIE/MULDER: Hai raggiunto il tuo obiettivo?
SCULLY: In che senso?
EDDIE/MULDER: Sei diventata la persona che volevi essere quando andavi al liceo? Ti ci sei almeno avvicinata?
SCULLY: Nella carriera sono lontana mille miglia.
EDDIE/MULDER: No, non intendevo questo. Hai mai desiderato poter tornare indietro e agire diversamente?
SCULLY: E tu?
(Eddie/Mulder non risponde, lentamente si muove sul divano avvicinandosi a Scully. Continuano a guardarsi negli occhi e a non staccare lo sguardo l’uno dall’altro. I loro visi sono vicinissimi, Scully ha capito quali sono le intenzioni di Eddie/Mulder, ma non si sottrae. Le loro labbra sono sempre più vicine, quasi si sfiorano... quando accade una cosa inaspettata. Con un calcio, Mulder sfonda la porta. Entrambi guardano verso la porta, trovandosi davanti un Mulder sbigottito nel vedere la scena sul divano. Scully guarda Mulder e poi Eddie/Mulder. Immediatamente lo spinge per allontanarlo e si alza dal divano. Eddie/Mulder rimane seduto e torna ad essere Eddie sotto lo sguardo allibito di Scully.)
SCENA 21
CARCERE DI CUMBERLAND
UN MESE DOPO
(Eddie indossa un cappello da baseball, è seduto nella stanza dei colloqui. Mulder entra e gli si siede di fronte, al di là del vetro.)
EDDIE: Grazie di essere qui.
MULDER: Il cappello? (sul cappello c’è scritto “Superstar”)
EDDIE: E’ la mia terapista che mi ha chiesto di indossarlo, dice che serve per favorire la mia autostima.
MULDER: E funziona?
EDDIE: No, veramente no. I miei compagni di cella mi picchiano e me lo nascondono, ma tanto lei ogni settimana mi porta un cappello nuovo. E poi mi danno una specie di... rilassante muscolare, così non posso più cambiare i tratti del mio viso, glielo ha detto lei di farlo?
(Mulder lo guarda, ma non risponde.)
EDDIE: C’è anche... anche l’agente Scully?
MULDER: Di che cosa volevi parlarmi, avanti.
EDDIE: Lo sa che è una cosa curiosa? Io sono perdente dalla nascita, ma lei lo è per scelta.
MULDER: Su che cosa basi questa acuta affermazione?
EDDIE: Sull’esperienza. Dovrebbe lasciarsi andare, cogliere l’attimo. Io al posto suo lo farei... lo farei eccome...
(Mulder non risponde, si alza ed esce dalla stanza. Fuori ad aspettarlo nel corridoio c’è Scully, che ha seguito la conversazione attraverso il monitor. Mulder firma e se ne vanno.)
GUARDIA: Arrivederci, signore.
(Mulder e Scully camminano l’uno affianco all’altro, sono un po’ imbarazzati. Scully tiene le braccia incrociate,per poi mettere le mani in tasca, mentre Mulder cammina con lo sguardo rivolto al pavimento. Scully decide di rompere il silenzio e si rivolge a Mulder)
SCULLY: Non avrai certo bisogno che te lo dica io, Mulder, ma tu non sei un perdente...
MULDER: Già. Però preferivi Mulder versione Van Blundht, non è vero?
( La battuta di Mulder in lingua originale è "Yeah, but I'm no Eddie Van Blundht either. Am I?" che significa "Sì, ma non sono neanche Eddie Van Blundht, vero?")
(Scully non risponde ed escono insieme dal carcere. Si vede un detenuto con un berretto simile a quello di Eddie che lava il pavimento del corridoio.)
Trascrizione effettuata da Scully2008
Tablers Community Hospital - Martinsburg, West Virginia
Eastern Appalachian Regional Health Department
Office of Dr. Alton Pugh, OB-GYN
Seventeen Prospect Parkway, Martinsburg, 25401
Indirizzo di Eddie Van Blundht
FBI Headquarters - Washington, D.C.
Appartamento di Mulder
2630 Hegal Place - Appartamento num. 42
Alexandria, Virginia 23242
Appartamento di Scully
Cumberland Reformatory
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