#4X03 Home - La casa dei mostri

#4X03 Home - La casa dei mostri
di Glen Morgan, James Wong
diretto da Kim Manners


La scoperta del cadavere di un bambino sotterrato appena nato, porta i due agenti dell'FBI ad avere a che fare con una famiglia di deformi le cui leggi sociali fanno presupporre la prevalenza di un istinto animale
Home, Pennsylvania.

Un'idilliaca cittadina è l'ultimo luogo dove qualcuno si aspetterebbe di trovare un neonato orribilmente malformato seppellito in una tomba poco profonda. Questa orrenda scoperta è sufficiente per lo sceriffo locale, Andy Taylor, per chiamare l'FBI. Benchè le deformazioni del bambino mostrino anomalie genetiche multiple, nè Mulder nè Scully credono che questa tragedia locale possa essere materia per gli X-Files; finché non vengono a sapere dell'appartato clan Peacock di Home.

Per più di un secolo, questa famiglia contadina ha vissuto alla periferia della città ... e alla periferia della civiltà. Generazioni di incroci hanno deformato i loro corpi e le loro anime in qualche cosa che somiglia poco all'umano, e molto all'animale. Ora che la famiglia è diminuita fino a tre fratelli, Mulder e Scully sospettano che i Peacock abbiano concepito un grottesco piano per propagare la loro specie ... costringendo una ragazza rapita a rimanere incinta.

Mentre qualcuno (o qualcosa) guarda non visto, Mulder e Scully esplorano la fattoria dei Peacock e trovano le prove insanguinate di una recente nascita. Prima di riuscire ad arrestare i Peacock, la famiglia attacca di nuovo. Più tardi quella notte, i ragazzi Peacock massacrano lo sceriffo e sua moglie. Come dice Mulder, "sono diventati dei cavernicoli."

Temendo per la vita della prigioniera dei Peacock, Scully e Mulder entrano coraggiosamente nella casa con il solo assistente dello sceriffo come copertura. Quando scoprono il luogo dove si nasconde la matriarca del clan, finalmente comprendono la terrificante verità. La sig.ra Peacock, una mutilata multipla, è la madre dell'infante assassinato. E anche l'orgogliosa madre di tre figli che faranno qualsiasi cosa per la loro mamma.

Con astuzia, fortuna, e potenza di fuoco, Mulder e Scully riescono ad uccidere due degli infuriati fratelli Peacock. Nella confusione il ragazzo più vecchio e la sig.ra Peacock scappano sulla loro Cadillac bianca. Madre e figlio se ne vanno in cerca di un nuovo luogo da chiamare Casa. 
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully

Attori Co-Protagonisti
TUCKER SMALLWOOD - Sceriffo Andy Taylor
SEBASTIAN SPENCE - Sostituto Procuratore Barney Paster
JUDITH MAXIE - Sig.ra Barbara Taylor
CHRIS NORRIS - Edmund Peacock
JOHN TROTTIER - George Peacock
ADRIAN HUGHES - Sherman Peacock
KARIN KONOVAL - la madre dei Peacock
CORY FRYE - il battitore
NEIL DENIS - il ricevitore
DOUGLAS SMITH - il lanciatore 

Trasmesso la prima volta in TV
USA 11/10/96
Italia 06/04/97
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  • Questo episodio segna il ritorno degli scrittori Glen Morgan e James Wong, che lasciarono lo show nel mezzo della seconda stagione per creare una serie tutta loro, 'Space: Above and Beyond'. Forse il titolo 'Home' (in italiano significa 'casa') ne è una prova?
  • C'è qualcosa di speciale che riguarda il modo in cui viene mostrato il prologo dell'episodio - prima di tutto, vediamo un primo piano di un piatto e la parola 'Home' appare nell'angolo in basso a sinistra dello schermo. Mentre iniziamo ad ammirare i titoli iniziali dell'episodio, vediamo la riga completa 'Home, Pennsylvania' - è solo la solita indicazione del luogo in cui si svolge l'azione che appare in tutti gli episodi dopo tutto.
  • La famiglia Peacock prende nome dai vicini di casa dei genitori di Glen Morgan.
Wonderful! Wonderful!
di Johnny Mantis, eseguito da Kenny James
SCENA 1
CASA DEI PEACOCK


(E' una notte buia, piove a dirotto e l'oscurità è illuminata solo dalle luci dei fulmini che permettono di vedere una casa che sembra abbandonata. Si sentono le urla di una donna in preda alle doglie. Nella stanza buia si intravedono tre figure: due accanto alla donna, l'altra davanti pronta a prendere il bambino che sta per nascere. Uno degli uomini sembra prendere una forchetta da un tavolino lì accanto. Le grida della donna si fanno sempre più intense, fino a quando si mescolano al pianto di un neonato. Viene reciso il cordone ombelicale. I tre uomini nonostante la pioggia si dirigono verso l'esterno portando con loro il neonato che continua a piangere. L'uomo con i capelli lunghi prende una pala e inizia a scavare una buca, un secondo uomo tiene il neonato in braccio, mentre il terzo, un po' più spostato, sta piangendo e sembra non voler guardare. Viene presto raggiunto e consolato dall'altro uomo, mentre l'uomo con i capelli lunghi ricopre la buca. Non si sente più il vagito del neonato)


SIGLA
SCENA 2
HOME, PENNSYLVANIA


(Dei bambini stanno giocando a baseball in una località di campagna)

BATTITORE: Su ragazzi cominciamo!
RICEVITORE: Io sono pronto!

(Il lanciatore lancia la palla, ma il battitore non la prende.)

RICEVITORE: Strike!
BATTITORE: Ma quale strike?!!
LANCIATORE: Ehi piantala di rompere, ci hai già fatto spostare la base perché c'era troppo fango
ALTRI RAGAZZI: Ehi volete muovervi?!!
RICEVITORE: Dai lancia, un bel tiro potente!

(Il battitore riesce a colpire la palla e la manda lontano. Un ragazzino corre per prenderla, ma si ferma quando vede dove è finita la palla)

LANCIATORE: Ehi che aspetti!
RAGAZZO #2: E' finita nella proprietà dei Peacock.
RICEVITORE: Qui ce n'è un'altra!
LANCIATORE: Su avanti giochiamo.
BATTITORE: Io sono pronto!
RICEVITORE: Dai bello mandala qui dalla mamma... Qui coraggio... Lancia un'altra bomba!
ALTRI RAGAZZI: Forzaaa!
RICEVITORE: Dai che stavolta non la prende! Coraggio lancia! Concentrati sei tutti noi!

(Il battitore muove i piedi per sistemarsi, quando guarda verso il basso si vede del sangue emergere dal terreno. Si vede anche la piccola mano di un neonato. I bambini scappano impauriti. Più tardi sul posto arrivano Mulder e Scully. Mulder prende una palla da baseball abbandonata dai ragazzini, la annusa, mima un lancio e guarda la casa dei fratelli Peacock che si trovano sulla veranda, mentre Scully raccoglie indizi)

SCULLY: Le tracce nel terreno indicano che la lunghezza del ferro della pala è di circa (Mulder continua a mimare un lancio) sei pollici e mezzo. L'angolazione delle palate e il fatto che le impronte siano più profonde sul lato destro fa pensare ad un mancino... Ho raccolto alcuni campioni di terreno e sebbene ci siano numerose impronte di scarpe di bambini che giocavano, credo che un paio di queste potrebbero rivelarsi molto utili per l'indagine.(guarda Mulder) Capisco che tu ti senta Joe Di Maggio, ma avrei bisogno della tua collaborazione.
MULDER: (allunga la palla sotto il naso di Scully) Annusa...

(Scully annusa)

MULDER: Si sente il profumo del baseball .Questa campagna mi fa tornare in mente tanti ricordi, io e mia sorella che giocavamo nel vigneto, che andavamo in bici sulla spiaggia e facevamo a gara. L'unico orario da rispettare era quello della cena, non chiudevamo mai a chiave la porta di casa, niente fax, niente cellulare.
SCULLY: Mulder se tu ti ritrovassi anche solo per due minuti senza cellulare cadresti in uno stato catatonico.
MULDER: (continua a muoversi e a mimare un lancio) No, tu non mi conosci bene. Il mio lavoro mi obbliga a vivere in una grande città, ma potendo scegliere costruirei la mia casa in un posto come questo.
SCULLY: L'aria del campagnolo un po' ce l'hai!
ANDY TAYLOR: Agenti Mulder e Scully?
MULDER: Sì.
ANDY TAYLOR: Salve, sceriffo Andy Taylor.

MULDER: Sceriffo.
ANDY TAYLOR: Sono felice che l'FBI abbia mandato qualcuno. Qui siamo solo io e il mio vice. Beh, una cosa simile non era mai successa.
SCULLY: Ha dei sospetti su qualcuno in particolare?
ANDY TAYLOR: Gli abitanti di Home sono solo poche centinaia, siamo come una famiglia, ci conosciamo tutti.
SCULLY: C'era qualche donna incinta, che ora improvvisamente non lo è più?
ANDY TAYLOR: No, c'erano solo Mary Ellen e Nancy e tutte e due hanno un bel bambino.
MULDER: (indicando la casa lì vicino) Sceriffo, chi vive in quella casa? (Silenzio) Li ha interrogati? Non hanno smesso un attimo di osservarci.
ANDY TAYLOR: Quella fattoria appartiene alla famiglia Peacock, sono tre ragazzi... cioè... tre uomini, se così possiamo definirli. Dieci anni fa i loro genitori ebbero un brutto incidente d'auto e supponiamo che siano morti.
SCULLY: Come supponete?
ANDY TAYLOR: Beh mandammo subito un'ambulanza, ma i corpi non furono trovati. I ragazzi se li erano portati a casa. Da allora nessuno li ha più visti, così supponiamo che siano morti.
SCULLY: Ha interrogato quegli uomini?
ANDY TAYLOR: La fattoria venne costruita durante la guerra civile, non c'è elettricità, né acqua corrente, né gas. Si sono sempre nutriti dei prodotti che coltivano, degli animali che allevano, soprattutto maiali e mucche. Anche sessualmente sono autosufficienti. E' chiaro il quadro?
SCULLY: E' la casa più vicina al luogo del ritrovamento comunque.
ANDY TAYLOR: Quei tre uomini non sono normali, mi creda. Non capirebbero nemmeno di cosa stiamo parlando.
SCULLY: Magari hanno visto qualcosa.
ANDY TAYLOR: Senta, io amo questo posto. Ci sto bene, è tranquillo, pacifico, non giro mai armato. Ho sempre saputo che fuori da questa città succedono cose orribili e disgustose, e che questo paradiso non sarebbe durato in eterno, che un giorno il mondo ci avrebbe scovati e che qui tutto sarebbe cambiato per sempre. E quando oggi ho visto quella buca ho capito che quel giorno era arrivato. Sia ben inteso, io voglio trovare il colpevole, ma vorrei che le indagini venissero svolte in modo da non turbare la quiete di questa città. So che questi casi non sono di competenza dell'FBI, ma non sapevo a chi altro rivolgermi, così ho chiamato la sede di Pittsburg e quando gli ho descritto la vittima, beh... mi hanno detto di chiamare voi.
MULDER: Forse è il caso di dare un'occhiata al cadavere.


SCENA 3
STAZIONE DI POLIZIA
HOME, PENNSYLVANIA


(Lo sceriffo prende, da un normale frigorifero, il piccolo cadavere)

ANDY TAYLOR: Non abbiamo nemmeno un obitorio. C'è solo un piccolo stanzino che forse è un po' più pulito (entra un giovane) Vi presento il vice sceriffo Fred.
MULDER: Flinstones?
FRED PASTER: Paster!

(US In lingua originale il nome del vicesceriffo è Barney Pastor. Mulder lo prende in giro chiedendogli se il suo cognome sia Fife, e non Flinstones. Il vicesceriffo Barney Fife era un personaggio dello show televisivo americano The Andy Griffith Show, interpretato dall'attore Don Knotts.)

(Scully sorride e si dirige verso lo stanzino seguita da Mulder. Lo sceriffo appoggia il piccolo cadavere sul lavandino)

SCULLY: (lo stanzino è piccolissimo) Ci si potrebbe dare una festa qui dentro.
ANDY TAYLOR: Il fatto è che viene molta gente a farci domande su quello che è successo e io non vorrei che qualcuno vedesse questo spettacolo.
MULDER: Basterebbe chiudere la porta dell'ufficio.
ANDY TAYLOR: La gente sa che non chiudo mai a chiave. Si insospettirebbe.

(Lo sceriffo esce dallo stanzino e lascia Mulder e Scully da soli. Scully indossa i guanti in lattice e toglie la coperta per scoprire il piccolo cadavere)

SCULLY: Oh mio dio. Mulder... questo bambino è un concentrato di tutte le malformazioni congenite conosciute dalla scienza. Dovrò chiedere un'analisi del DNA al laboratorio della scientifica, sembra che abbia delle anomalie associate con la sindrome di Nev-Laxova, quella di Meckel Gruber e che abbia una extrofodia del cieco... non so neanche da dove cominciare.
MULDER: A questo punto possiamo escludere che si tratti di omicidio.
SCULLY: Non lo so, fammi controllare. C'è un'occlusione dovuta a terriccio nel naso e nella bocca, questo indica che è stato sepolto vivo.
MULDER: La campagna mi attira molto meno.

(Mulder e Scully escono, camminano e si siedono su una panchina davanti l'ufficio dello sceriffo)

SCULLY: Una donna ripone tante speranze nel suo bambino e poi la natura si rivela così crudele. Cosa deve sopportare una madre...
MULDER: In questo caso non molto visto che l'ha gettato via come spazzatura.
SCULLY: Sai è che per un momento mi sono immedesimata in lei...
MULDER: Perché? Ci sono casi di anomalie genetiche nella tua famiglia?
SCULLY: No.
MULDER: Beh allora trovati un uomo geneticamente sano e disposto a essere sempre al secondo posto nei tuoi pensieri e comincia a sfornare piccoli soldatini.

(Entrambi sorridono, Mulder le appoggia una mano sulla schiena)

SCULLY: (sorridendo) E nella tua di famiglia?
MULDER: Uhm?! Ah eh... A parte la necessità di apparecchi per i denti e la tendenza a farsi rapire da extraterrestri con la complicità di alcuni organismi governativi, la famiglia Mulder è geneticamente perfetta (sorride, ma poi si fa serio e guarda Scully) Senti Scully quel neonato è uno scherzo della natura, i genitori, forse due ragazzi impauriti, se ne sono sbarazzati. Sicuramente si tratta di un infanticidio, ma non mi sembra un caso di nostra competenza.
SCULLY: Ma da quello che so sui difetti genetici è molto improbabile che quel neonato sia il risultato di un singolo accoppiamento poligenico.
MULDER: Possono occuparsene le autorità locali.
SCULLY: Quei difetti genetici sono disordini autosomici dominanti e si direbbe siano mutazioni accumulate nel corso di intere generazioni.
MULDER: Scusa, lo sceriffo ha detto che quella dei Peacock non è mai stata una famiglia molto socievole, quindi non avranno avuto molte occasioni di fare sesso.
SCULLY: Infatti ha anche insinuato che praticano l'incesto, però è insito in tutti noi l'istinto di riprodursi.
MULDER: In tutti?
SCULLY: Alcune teorie sostengono che i geni hanno l'esigenza di replicarsi e si servono del nostro corpo come veicolo.
MULDER: Sì, ma non hanno sorelle e la madre è morta dieci anni fa.
SCULLY: Ma una persona quando ha un istinto sessuale molto forte è disposta a tutto pur di riuscire a soddisfarlo. Qui c'è una donna che è stata messa incinta Mulder e secondo me contro la sua volontà.
MULDER: Il rapimento è di nostra competenza.

(Scully si alza e si allontana, mentre Mulder rimane seduto)

MULDER: Scully... (lei si gira a guardare Mulder) Penso che saresti un'ottima madre.

(Scully lo guarda, accenna a un sorriso e si allontana. Lui la segue)


SCENA 4
CASA DEI PEACOCK
HOME, PENNSYLVANIA

(Mulder e Scully entrano nella proprietà dei Peacok, tutt'intorno sembra abbandonato. Si dirigono verso la scala esterna, salgono e notano abbandonata la testa di un maiale. Mulder bussa, ma non arriva nessuna risposta)

SCULLY: No, non abbiamo il mandato.

(Mulder si ferma accende una torcia e dall'esterno cercano di vedere all'interno in cui è tutto buio. Prendono le pistole e decidono di entrare. Sopra un tavolo insanguinato c'è una forbice, Mulder la requisisce come prova. A terra si vedono impronte insanguinate di scarpe. Scully prende un foglio e la confronta con quella trovata all'esterno)

SCULLY: Sono identiche.

(Procedono a raccogliere indizi e trovano una pala sporca di sangue)

SCULLY: Basterebbe questa a inchiodarli.
MULDER: Sicuramente se la sono squagliata quando ci hanno visti arrivare. Diremo allo sceriffo di emettere un mandato d'arresto per i tre fratelli e di notificarlo a tutta la contea.
SCULLY: Deve anche controllare il numero di telaio di quella Cadillac e se c'è qualche donna nella lista delle persone scomparse.
MULDER: Se è ancora viva l'hanno portata con loro.

(Mulder e Scully si allontanano, mentre sotto un letto si possono scorgere nell'oscurità gli occhi di una donna)


SCENA 5
CASA DELLO SCERIFFO
3 SWEETGUM LANE


ANDY TAYLOR: (al telefono con Scully) Ho fornito le descrizioni ed emesso un mandato d'arresto per George Ray Peacock,

(Scully è al telefono mentre Mulder, dietro di lei, cerca di far funzionare il televisore)

...età approssimativa 30 anni, Sherman Nathaniel Peacock, età circa 26 anni, e Edmund Colin Peacock, 42 anni.

SCULLY: E che mi dice delle donne scomparse?
ANDY TAYLOR: Di questo si sta occupando Paster.
SCULLY: Ricorda per caso se negli ultimi otto - dieci mesi ha trovato veicoli che ha ritenuto abbandonati e che invece potrebbero appartenere a persone rapite? Abbiamo visto una Cadillac bianca nel cortile dei Peacock.
ANDY TAYLOR: Ne abbiamo tante di macchine abbandonate qui, posso fargliele vedere quando vuole.
SCULLY: Beh, allora le controlleremo domattina. Ora si riposi un po' sceriffo.
ANDY TAYLOR: Anche lei agente Scully. Buonanotte.

(Lo sceriffo apre un cassetto della scrivania e prende una cassetta di sicurezza in cui è contenuta la sua pistola. Controlla che sia carica, poi la rimette nella cassetta)


SCENA 6
CASA DEI PEACOCK


(I fratelli Peacock escono dalla propria abitazione e mettono degli arnesi nel cofano della Cadillac. Inseriscono benzina nel serbatoio prelevandolo da un contenitore)


SCENA 7
STANZA DEL MOTEL DI MULDER


(Scully è seduta al tavolo, mentre Mulder sta sistemando l'antenna televisiva per cercare di vedere qualcosa. Scully lo guarda e sorride, poi si alza e gli si avvicina)

MULDER: (con la mano la ferma) Aspetta, ferma così, ferma... macché!
SCULLY: (lei si ferma e lo guarda) Vuoi ancora andare a vivere in campagna?
MULDER: No, no se non si vedono le partite.
SCULLY: Beh è rassicurante che gli infanticidi non pesino sulle tue scelte. Notte Mulder.

(Lei si incammina verso la porta)

MULDER: (la segue con lo sguardo) Notte mamma.

(Scully si gira, lo guarda e accenna ad un sorriso. Cerca di aprire la porta, ma ha dei problemi con la maniglia)

SCULLY: Questa serratura è rotta.
MULDER: Tanto qui non è necessario chiudere a chiave.

(Scully lo guarda e poi esce. Mulder si allontana dalla tv, prende una sedia e la colloca davanti alla porta per bloccarla)


SCENA 8
CASA DEI PEACOCK


(I fratelli Peacock salgono sulla Cadillac, accendono l'autoradio. "Wonderful,wonderful" di Johnny Matis inizia a suonare. I tre fratelli partono)


SCENA 9
CASA DELLO SCERIFFO TAYLOR


(Lo sceriffo è seduto sui gradini esterni della propria abitazione. La moglie accende la luce ed esce)

BARBARA TAYLOR: Andy? Che fai qui fuori?
ANDY TAYLOR: Sto dando un'ultima occhiata alla mia città, prima che tutto cambi.
BARBARA TAYLOR: (mette le mani sulle spalle dell'uomo) Su tesoro, vieni a letto ora, tanto non cambierà nulla in una notte.

(Lo sceriffo si alza ed entrano in casa)

BARBARA TAYLOR: Non hai sonno?

(La donna chiude la porta, ma senza chiave. I fratelli Peacock continuano il loro viaggio, accompagnati dalla musica dell'autoradio)


SCENA 10
STANZA DEL MOTEL DI MULDER

(Mentre Scully dorme nella propria stanza, Mulder guarda un documentario alla tv, ma il segale del canale è molto disturbato)

AUDIO DEL DOCUMENTARIO: Il maschio dominate, il più anziano del branco, si avvicina per assicurarsi che la preda sia stata uccisa... avvicinarsi alla preda significa che non ci sono pericoli.


SCENA 11
CASA DELLO SCERIFFO TAYLOR

(I coniugi Taylor sono nella loro stanza da letto. Lo sceriffo si gira e sente una musica provenire dall'esterno. Si ferma un'auto. Lo sceriffo si alza e va verso la finestra per cercare di capire di chi si tratta. Vede una Cadillac, ma al suo interno non c'è nessuno)

BARBARA TAYLOR: Andy, che succede?
ANDY TAYLOR: Nasconditi, sotto il letto. Prendo la pistola.

(La moglie si nasconde sotto il letto ,mentre lo sceriffo scende per andare nel proprio studio a prendere la pistola. Attraverso i vetri della porta vede un'ombra, si tratta di uno dei fratelli Peacock il quale entra attraverso la porta lasciata aperta. Lo sceriffo prende una mazza da baseball e torna in camera da letto. Si sentono dei passi salire le scale, la porta della stanza si apre lentamente. Lo sceriffo colpisce l'uomo con la mazza, ma subito viene scaraventato a terra da uno dei fratelli, i due lottano per un po' fino a quando con una violenza inaudita, l'uomo uccide lo sceriffo. Arriva un secondo fratello, sembra annusare come un animale, poi vedono la mano della signora Taylor e si accaniscono contro di lei. Fuori continuano le note di "Wonderful,wonderful". Dopo poco i tre fratelli escono dalla casa dello sceriffo, salgono in auto e se ne vanno. La mattina seguente il vicesceriffo Fred Paster è seduto sui gradini della casa dello sceriffo. Arrivano Mulder e Scully)

MULDER: (guardando il terreno) Grossa auto americana.
FRED PASTER: Ero... ero venuto per dargli questo rapporto e... è stato orribile. La... la proprietaria della Cadillac è stata rintracciata a Baltimora e ha detto che ha lasciato la macchina sulla 19esima perché era rimasta a secco. C'è un elenco di altre donne scomparse in quel rapporto e questo (consegna un plico a Scully) ce l'ha mandato il laboratorio dell'FBI.
MULDER: Dove sono?
FRED PASTER: Di sopra.

(Mulder e Scully salgono nella stanza da letto dello sceriffo, mentre Scully legge i documenti inviati dall'FBI, Mulder controlla i cadaveri)

MULDER: Il torace è martoriato da ematomi e ci sono schegge di legno in quello che resta del cranio.

(La scena è agghiacciante, c'è sangue ovunque)

MULDER: Abbiamo a che fare con delle bestie.
SCULLY: Non può essere. Il laboratorio ha sbagliato le analisi del DNA. Maldistribuzioni multiple, fratture cromosomiche, malseparazione dei centromeri...
MULDER: Lo sapevi che c'erano anomalie.
SCULLY: (gli mostra gli esami del DNA) Sì, ma qui risultano troppi sbilanciamenti genetici, ci deve essere un errore di laboratorio. Le cellule dovrebbero essersi divise in tripla copia in una singola metafase.
MULDER: Tripla? Non sarà che ognuno dei fratelli Peacock è padre di quel neonato?
SCULLY: Mulder, su migliaia di spermatozoi di un singolo individuo, sono uno riesce a fecondare l'ovulo, figuriamoci se si tratta di tre uomini diversi.
MULDER: E se le mutazioni fossero frutto di continue procreazioni autosomiche?
SCULLY: No, una cosa simile, per quanto improbabile, può avvenire solo per un invecchiamento dell'ovulo e, in questo caso, dell'ovulo di una donna della famiglia Peacock, ma di donne lì non ce ne sono più.
MULDER: Comunque non devono essersi allontanati molto da casa, data la situazione ci conviene chiedere rinforzi a Pittsburgh.
SCULLY: Ci porterebbe via un giorno intero, forse in quella casa c'è una donna prigioniera, magari in pericolo di vita per delle complicazioni post-parto. Chissà cosa le avranno fatto quei tre, sarà meglio andare subito a controllare.
MULDER: Sì, ma siamo in minoranza rischiamo di peggiorare la situazione.
FRED PASTER: Io vengo con voi... così saremo tre contro tre. E questa (indica la pistola) ci darà un bel vantaggio .

(Il vicesceriffo si gira e se ne va, mentre Mulder e Scully si guardano)

MULDER: Secondo me il ragazzo ha visto un po' troppi film di Rambo.

(US In lingua originale Mulder dice "Oh, that was just a little bit too Chuck Bronson for me, Scully" la cui traduzione in Italiano è "Quello è stato un po' troppo Chuck Bronson per me, Scully".)

SCULLY: Scusa un secondo Mulder, perché i Peacock hanno uccisolo sceriffo Taylor? Non li aveva nemmeno interrogati su quel neonato.
MULDER: Forse hanno saputo che aveva emesso un mandato d'arresto.
SCULLY: Ma come hanno fatto? Mi ha detto che l'ha comunicato per telefono. A meno che non ci abbiano spiati mentre eravamo a casa loro.
MULDER: Non c'era nessuno, abbiamo controllato.
SCULLY: Già e allora? Chi glielo ha detto?

(Mulder la guarda e scuote la testa, non lo sa)


SCENA 12
CASA DEI PEACOCK

(All'esterno della casa è parcheggiata la Cadillac bianca. Nell'interno buio della casa si vedono due occhi e si sente una voce)

DONNA: Ho fame.

(Uno dei fratelli Peacock prende un pezzo di pane vecchio e lo mangia. Si sentono dei strani respiri)

E adesso fatevi guardare.

(I tre fratelli si spogliano e si mettono di fronte alla donna)

Siete belli, ma loro stanno per arrivare. Sapevamo che sarebbe successo prima o poi, che avrebbero cercato di cambiare la nostra vita, ma noi dobbiamo impedire che questo accada, a qualsiasi costo. Dobbiamo prepararci a riceverli, devono capire che questa è la nostra casa e che nessuno potrà portarci via di qui.

(I tre uomini si rivestono ed escono. Mulder, Scully e Paster si trovano ad una certa distanza dalla casa dei Peacock e la osservano)

SCULLY: (guardando attraverso un binocolo) Sono vicini alla macchina.
FRED PASTER: Io cerco di entrare, sicuramente mi seguiranno e voi li prenderete alle spalle.

(Scully passa il binocolo a Mulder, si guardano dopo aver sentito cosa ha detto Paster)

SCULLY: I giubbotti antiproiettile sono proprio necessari?
FRED PASTER: So che hanno dei fucili in casa e io non ho nessuna intenzione di lasciarci la pelle.
SCULLY: Ok.

(Pastor si allontana, Mulder passa un giubbotto antiproiettile a Scully. Mentre Paster cerca di avvicinarsi alla casa, George Peacock entra in casa)

FRED PASTER: Sono davanti alla casa.
MULDER: Stiamo arrivando.

(Paster prosegue, mentre Mulder e Scully controllano da lontano.)

SCULLY: Non si vede nessuno in casa.
FRED PASTER: Sto entrando.

(Paster apre la prima porta, sta per aprire la seconda quando Scully vede una corda legata alla porta)

SCULLY: Paster no!

(Mentre stava per aprire la porta, Paster è stato colpito da qualcosa, come un'accetta. Il vicesceriffo è stato decapitato. Scully impugna la pistola e si avvicina a Mulder)

SCULLY: Paster è morto. Ho visto uno dei fratelli avvicinarsi al corpo.
MULDER: Il più anziano del branco si avvicina alla preda appena uccisa e avvicinarsi alla preda segnala che non ci sono pericoli.

(Scully guarda attraverso il binocolo e vede le sagome dei fratelli Peacock accanirsi con violenza contro il corpo del vicesceriffo )

MULDER: Stiamo assistendo ad un tipico comportamento animale, l'uomo senza il supporto della civiltà e della tecnologia e dell'informazione regredisce a un livello quasi primitivo e obbedisce soltanto alle selvagge leggi della natura. Noi abbiamo invaso il loro territorio, vogliamo portargli via la femmina e impedire loro di riprodursi.
SCULLY: Le pistole non ci serviranno a molto, ho paura che la casa sia piena di trappole.
MULDER: Quindi la prima cosa che dobbiamo fare è distrarli.

(Mulder e Scully si trovano all'interno del recinto dei maiali. Scully apre la piccola porta e cercano di spingerli verso l'esterno)

MULDER: Scully credo che proporrò all'FBI di istituire un corso di zoologia. Ma come fanno gli allevatori a far muovere questi ciccioni?
SCULLY: Ah non lo so... (spinge un maiale) Montooone-pecoraaa-agneeello... Montooone-pecoraaa-agneeello...
MULDER: Ma che stai dicendo?!
SCULLY: Eh sono stata da mio nipote domenica e mi ha fatto guardare "Babe" quindici volte.
MULDER: Beh l'importante è che funzioni.

(Mulder e Scully riescono a far scappare alcuni maiali. Uno dei fratelli Peacock esce dalla casa e si reca a una pompa d'acqua per lavarsi le mani insanguinate. Si accorge dei maiali che stanno scappando. Grugnendo torna in casa ad avvertire gli altri. Dopo pochi istanti escono tutti e tre e cercano di far rientrare i maiali nel recinto. Mulder e Scully ne approfittano, Scully prende una tavola di legno e la lancia a Mulder. Salgono le scale e si dirigono verso la porta, la aprono aiutandosi con la tavola di legno, immediatamente la tavola viene infilzata da una lancia. Prendono le pistole ed entrano. Mulder fa rientrare la lancia e chiude la porta.)

SCULLY: Agenti Federali. C'è qualcuno in casa? FBI! Siamo qui per aiutarla. C'è qualcuno in casa?

(Mulder con un calcio sfonda una porta)

MULDER: Oh no…

(Mulder prende un giornale il cui titolo è "Elvis Presley morto a 42 anni " e lo mostra a Scully. Si sentono dei rumori provenire da un'altra stanza. I due agenti controllano. Scully nota delle vecchie foto di famiglia su di un muro, mentre Mulder vede dei segni sul pavimento. Si abbassa e guarda sotto il letto, una donna inizia a urlare)

SIGNORA PEACOCK: Andatevene!
MULDER: Si calmi.
SIGNORA PEACOCK: Andatevene, andatevene, andatevene, andatevene, lasciatemi stare...
MULDER: Signora siamo agenti federali, non vogliamo farle del male siamo qui per aiutarla, si calmi!
SCULLY: Spostiamo il letto.
SIGNORA PEACOCK: Andatevene, andatevene, andatevene, nooo...
MULDER: Non si muove, proviamo a tirar fuori lei.
SIGNORA PEACOCK: Noooo andatevene, andatevene, andatevene, lasciatemi...
MULDER: Sembra che sia legata a una tavola.
SIGNORA PEACOCK: Lasciatemi, lasciatemiii...

(Mentre la donna continua a urlare, Mulder la tira fuori da sotto il letto attraverso una tavola su cui giace la donna. Si vede il corpo di una donna priva di una parte delle braccia e delle gambe)

MULDER: Si calmi signora, si calmi ora è al sicuro, è tutto finito. Siamo dell'FBI, siamo qui per aiutarla. La porteremo immediatamente via di qui. La riportiamo a casa non si preoccupi.

(La donna continua a piangere e urlare)

SCULLY: (guarda le foto e poi la donna) Questa donna è già a casa Mulder.

(Scully illumina una foto con la torcia)

SCULLY: E' la signora Peacock. E' la loro madre.

(La signora Peacock volge lo sguardo verso la luce della torcia. Dopo aver visto il volto deformato Mulder e Scully si guardano perplessi. Mulder rimette la donna sotto il letto. I due agenti si alzano e rimangono per un attimo senza parole)

SCULLY: Mulder dove vai?
MULDER: Possono aver sentito le grida, vado a controllare dove sono.
SCULLY: E che facciamo con lei?
MULDER: Tanto non si muoverà da lì.
SCULLY: No, volevo dire, non siamo autorizzati a portarla via, non mi sembra la tengano qui contro la sua volontà, cioè apparentemente sì, ma in realtà no.
MULDER: (Guarda fuori dalla finestra) Sicuramente però è complice, quindi è perseguibile.
SCULLY: E' solo un'ipotesi, non abbiamo alcuna prova. Da quello che ho capito Edmund è allo stesso tempo sia fratello che padre degli altri due.

(Fuori si vedono i fratelli Peacock che rincorrono i maiali per farli rientrare nel recinto)

MULDER: Questo vuol dire che quand'erano piccoli poteva sgridarli se toccavano i suoi giocattoli?! Quegli uomini hanno ucciso tre persone Scully, dille che li dobbiamo arrestare e falle capire che la loro vita è nelle sue mani e che soltanto lei può convincerli ad arrendersi. Io intanto li tengo d'occhio.

(Scully annuisce)

MULDER: Scully attenta a dove cammini, è pieno di trappole qui.

(Scully cammina e torna dalla donna, mentre in un corridoio grazie alla luce che filtra dalla finestra si vede un filo di traverso al corridoio e una lancia di legno. Scully si avvicina al letto e parla alla donna)

SCULLY: Signora Peacock? Signora Peacock? Lei ha bisogno di essere portata subito da un dottore, l'agente Mulder e io siamo qui per aiutarla.
SIGNORA PEACOCK: Questa è la nostra casa, non vogliamo andarcene.
SCULLY: Immagino che soffra molto...
SIGNORA PEACOCK: Il dolore fa parte... della nostra famiglia. Devo sorvegliare i bambini, controllare che non si facciano del male.
SCULLY: Sono stati loro a curarla dopo l'incidente?
SIGNORA PEACOCK: Il braccio destro mi si era staccato, era finito sull'altro sedile accanto al cadavere di mio marito. Mi portarono a casa e mi ricucirono come i miei avi impararono a fare durante gli attacchi dei nordisti. Non avevano attrezzi così hanno usato forchette e coltelli da cucina. Sono bravissimi ragazzi.
SCULLY: Signora Peacock hanno ucciso lo sceriffo Taylor e sua moglie a bastonate, e il vicesceriffo Paster.
SIGNORA PEACOCK: Che tristezza, da quello che dice si vede che lei non ha figli. Forse un giorno capirà cos'è l'amore, cos'è l'orgoglio, che significa sapere che il tuo figliolo farebbe qualsiasi cosa per sua madre.

(Mulder continua a controllare i fratelli Peacock dalla finestra, quando si accorge che questi hanno capito che ci sono degli intrusi nella loro proprietà. I tre corrono verso la casa)

MULDER: Scully!

(Mulder prende il tavolo e lo mette davanti alla porta. I Peacock cercano di spingere verso la porta per entrare)

MULDER: FBI sono armato! Fermo o sparo!

SCULLY: Mulder!

(Scully spara a George, ma questo riesce a prendere Mulder di spalle. Sherman continua a colpire la porta, fino a quando riesce ad entrare e anche lui si accanisce su Mulder. Scully inizia a sparare verso i due fratelli, sembra aver colpito George. Finisce i proiettili e sembra non sapere cosa fare. Mulder riesce a reagire e cerca di difendersi dai due fratelli, ma con scarsi risultati. Scully vede che Mulder è in difficoltà e ha un'idea)

SCULLY: Prendo la madre!

(Sherman ha sentito, insegue Scully, mentre George è ancora su Mulder che poi riesce a liberarsi. Scully corre verso la stanza, ad un certo punto si abbassa e Sherman viene colpito da una delle tante trappole sparse per la casa. Mulder raggiunge Scully e guardano il corpo di Sherman a terra)

MULDER: Dove sarà l'altro... Edmund?
SCULLY: Ehi guarda, questi segni sul pavimento.

(Si dirigono verso la stanza dove stava la signora Peacock, Mulder guarda sotto il letto, ma non c'è più nessuno. Più tardi Mulder e Scully si trovano all'esterno della casa)

SCULLY: (al telefono) Grazie.
MULDER: Ho guardato ovunque, sono spariti.
SCULLY: La polizia di stato e la stradale dirameranno la descrizione dei Peacock a tutte le pattuglie della zona e istituiranno posti di blocco per un raggio di trenta miglia, il loro destino è segnato!
MULDER: Il loro destino è segnato da sempre.

(Mulder si dirige verso l'auto, seguito da Scully)


SCENA 13
HOME, PENNSYLVANIA

(Una Cadillac bianca è ferma lungo una strada. Si sentono le note di "Wonderful,wonderful")

SIGNORA PEACOCK: Poverini, Sherman e George erano due bravi ragazzi . Dobbiamo essere orgogliosi di loro. E tu Edmund devi sapere che nessuno può piegare i Peacock, ne verranno altri un giorno, ne verranno molti altri. Ora dobbiamo sbrigarci e fondare una nuova famiglia di cui poter essere orgogliosi in un posto che sarà tutto nostro e costruire una nuova casa, la nostra nuova casa.

(Edmund esce dal cofano,accende l'auto e parte... mentre la canzone sta per finire)


Trascrizione effettuata da Scully2008


Home, Pennsylvania

Sheriff Taylor's Residence


Per ulteriori informazioni sugli eventi accaduti in questo episodio consulta la timeline di questa stagione
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IN BREVE

[Scully] Mulder se tu ti ritrovassi anche solo per due minuti senza cellulare, cadresti in uno stato catatonico.


 
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