Chris Carter su Reddit

Chris Carter su RedditAlla fine su Reddit è sbarcato pure lui, Chris Carter in persona.

Scopo principale della sua AmA (Ask Me Anything) era la promozione dell'episodio pilota di "The After" (nella speranza che diventi una serie televisiva completa) prodotto per Amazon, ma come era facile prevedere la maggior parte delle domande poste all'autore televisivo hanno avuto come oggetto la sua creatura di maggior successo: X-Files.

In chat per circa un'ora, Chris Carter ha risposto a domande di ogni tipo confessando la sua perenne sorpresa di fronte all'entusiasmo e all'affetto che ancora circonda Mulder e Scully e tutto il loro universo.

Com'è ormai tradizione nel nostro sito, vi proponiamo di seguito la traduzione di -quasi- tutto quello che è stato detto suddividendo le domande e risposte in queste categorie: "X-Files", "XF3", "David e Gillian", "The After", "Millennium", "Vince Gilligan" e "Altro".

Buona lettura e... fate attenzione perché compare un ospite a sorpresa durante la chat!
 

X-FILES

Cosa ti ha dato l'ispirazione per scrivere “X-Files”?
Mi hanno ispirato tante cose, incluso “Il silenzio degli innocenti” e “Kolchak: the Night Stalker”, ma penso che l'opportunità di creare personaggi che rappresentassero le torri gemelle di fede e scienza abbia guidato la mia ispirazione.

C'è stata resistenza da parte del network riguardo l'utilizzo di lunghi archi narrativi durante la serie? Avevi la minima idea che stessi rivoluzionando la televisione?
Ancora oggi non so che abbiamo rivoluzionato la televisione. C'erano serie come “Wise Guy”, che ci hanno preceduto e che hanno utilizzato degli archi narrativi, ma visto che non erano tanto conosciute sono anche state sottostimate per quello che hanno fatto. Detto questo, penso che abbiamo avuto la fortuna di intraprendere un approccio interessante per la narrazione che ha avvantaggiato, non solo il genere, ma anche le persone che hanno scritto per quel genere.

Quanto sei rimasto soddisfatto di “Fight the Future” al confronto con la serie? C'era spazio per migliorare o si è rivelato come lo avevi immaginato?
Vedo sempre e solo i problemi, gli errori, le opportunità mancate e le cose che avrebbero potuto essere migliori. Detto questo, penso che il film (considerato che è stato fatto mentre andava in onda la serie) fosse notevole e che ci sia stato d'ispirazione per migliorare anche la serie sotto diversi aspetti.

Se dovessi rifare “X-Files” dall'inizio c'è qualcosa che cambieresti o faresti in modo diverso?
Mi è stata fatta questa domanda diverse volte, e non ho mai dato una risposta concreta perché mi piace pensare che (dato il tempo, il denaro e le opportunità) abbiamo sempre fatto ciò che ritenevamo fosse la cosa migliore. Ci sono un paio di cose che cambierei, ma mi rifiuto di rivelarle.

Quale pensi che sia l'età giusta per iniziare a guardare “X-Files”?
Avevo una vecchia amica la cui figlia ha iniziato a vederlo a 4 anni. Ha chiesto di vederlo. Era adatto per dei bambini? Penso di sì. Il linguaggio, i personaggi ed i valori erano adatti. Le parti spaventose erano probabilmente l'unica cosa non adatta.

Guardi mai i vecchi episodi delle tue serie?
Ogni tanto. E mi sembra sempre di guardare qualcosa che ha fatto qualcun altro.
Qual è l'episodio che ti piace guardare più spesso?
Qualsiasi cosa scritta da Darin Morgan.

Puoi dirci una cosa che ti è dispiaciuto fare, o non fare, in “X-Files”?
In un certo senso, mi è dispiaciuto non continuare la serie perché avevamo ancora tante buone storie da raccontare, ma non rimpiango di aver chiuso quando lo abbiamo fatto.

Cosa ti ha dato l'ispirazione per tutte le serie che hai creato? Qual è stata l'influenza maggiore che hai avuto per un episodio o l'idea generale di una serie?
Sono stato influenzato da talmente tante cose che è difficile dirne solo una, o anche solo alcune. Però posso dirti che uno dei segreti di lavorare in serie come “X-Files” è quello di chiedersi costantemente “E se”. Abbiamo fatto un episodio dove Mulder e Scully fanno finta di essere marito e moglie, “Arcadia”, e c'è questo personaggio chiamato lo Ubermenscher, che è un mostro - non so, ho letto da qualche parte o qualcuno me ne ha parlato, e ho tenuto la cosa per me per molto tempo. Non sapevo cosa fosse uno Ubermenscher, ma mi piaceva talmente tanto che me lo sono tenuto stretto per anni e poi alla fine è diventato un episodio.

Una volta hai detto in un'intervista che ti sei pentito di aver messo insieme Mulder e Scully. Mi ricordo male e se no, perché ti sei pentito?
Non mi sono pentito di averli messi insieme. Abbiamo suggerito in modo forte che si fossero messi insieme durante la serie ed era la cosa più naturale del mondo “frequentarsi” (per così dire) nel secondo film. Detto questo, penso che la tensione sessuale fosse la stessa sia che quei personaggi fossero insieme o no.

Riguardo i blu-ray di “X-Files”, sai dirci se le prime stagioni saranno rilasciate nel formato in 4:3 (così come sono originariamente andate in onda) o in 16:9?
Immagino che saranno rilasciate in 4:3. Quando abbiamo iniziato a girare la serie nel 1992, abbiamo preso in considerazione il formato HD (forse con la sola eccezione dell'episodio pilota) per tutto il tempo. Quindi c'era immagine e opportunità per modificare l'aspect ratio. Ma il fatto è che queste decisioni vengono prese dalla 20th Century Fox che mi consulta solo di rado.

Come è stato lavorare con William Gibson?
Lavorare con lui è stato un grande onore ed un'esperienza elettrizzante, non solo perché sono un fan del suo lavoro, ma anche perché stare in una stanza con lui e vedere come lavorava la sua mente è stato molto istruttivo e una grande fonte di ispirazione.

Con quale guest star è stato più divertente lavorare... e perché Bruce Campbell?
Non ho lavorato direttamente con Bruce Campbell, ma sono un suo ammiratore e vorrei che lavorasse di più così da poterlo vedere più spesso. Abbiamo avuto molte guest star: Jack Black e Giovanni Ribisi erano nello stesso episodio, c'è stato Burt Reynolds nell'ultima stagione, è stato fantastico, abbiamo avuto Jesse Ventura, Jerry Springer, Alex Trebek, Aaron Paul, Shia LeBouf… ma mentre lavori ad una serie tv, a meno che tu non sia il regista, hai poche opportunità di lavorare a contatto con le guest star. Ma dirò, perché è stato tanto grandioso come lavorare con Burt Reynolds, farò un nome che potrebbe non essere così familiare, ed è CCH Pounder. Era una delle star di “The Shield” ed è stato davvero un piacere lavorare con lei.

Se potessi essere un personaggio di una delle tue serie chi vorresti essere?
Vorrei fare il Cacciatore di Taglie Alieno, perché mi piacerebbe essere un mutaforma.

Quale personaggio (di una qualunque delle tue serie) vorresti con te su un'isola deserta?
Questa è difficile. Vorrei Mulder e Scully. Vorrei che Scully mi massaggiasse i piedi e che Mulder mi facesse ridere.

Cosa immagini che stiano facendo Mulder e Scully in questi giorni? Scully è ancora un medico? Mulder manda messaggi su Twitter sulle cospirazioni governative?
Nella mia mente, sì. Scully è ancora un medico. Mulder non è su Twitter perché teme i social media. Userebbe una piattaforma anonima, come Reddit. È diventato un mago.

Qual è il vero colore di capelli di Scully?
Rosso Tiziano.

C'erano delle idee per Krycek che non sono mai arrivate nella serie?
Krycek è stato creato da Howard Gordon, ma credo sia stato portato in vita in modo completo da Nicholas Lea, che penso non abbia mai realizzato quale fosse il suo potenziale come attore. Mi piace pensare che ci siamo sforzati per far diventare vero quel sogno. È nato come un topo. Si è riscattato nell'ultimo episodio, ma alcune persone non cambiano mai.

Quale è stata la tua ispirazione per l'Uomo che Fuma?
Volevo un cattivo che ci sarebbe piaciuto odiare. Odio il fumo più di qualunque cosa al mondo. Quindi il personaggio incarna la mia idea di perfetto disgusto e cattiveria.

A chi è venuta in mente la storia di “Home”?
Agli autori Glen Morgan e James Wong. Hanno parlato di cosa gli ha dato l'ispirazione, un documentario intitolato “My Brother's Keeper” (credo) e la biografia di Charlie Chaplin. Penso che ci siano altre idee molto personali che funzionano in quell'episodio.

Il personaggio di “Jose Chung” (che appare sia in “X-Files” che in “Millennium”) era interpretato da Charles Nelson Reilly. Come è stato possibile che un attore così particolare ottenesse quel ruolo?
Penso che Darin avesse scritto quel personaggio avendo in mente Bob Newhart all'inizio. Per non so quale ragione, Bob Newhart non ha ottenuto la parte, o non l'ha voluta. Credo che anche Charles Nelson Reilly fosse una scelta di Darin, e a quel punto nella serie, eravamo nella terza stagione, penso che stessimo facendo talmente del buon lavoro che lo studio si fidava del nostro istinto per quanto riguarda il cast degli attori.

Perché Scully pensava che suo figlio sarebbe stato più al sicuro con altre persone, che non avevano idea del pericolo in cui lui si trovasse, piuttosto che se lo avesse protetto lei stessa, che era a conoscenza dei dettagli ed aveva la giusta esperienza per aiutarlo e per dargli un rifugio?
Scully sapeva che lei era l'obbiettivo, e la sua vulnerabilità sarebbe stata la vulnerabilità di suo figlio.

Quali episodi preferisci? Gli standalone o quelli mitologici?
Mi piacciono entrambi, ma per ragioni differenti. Penso che alcuni standalone siano tra gli episodi migliori che abbiamo mai fatto nella serie, ma mi piace pensare che la mitolgia, nel suo complesso, racconti una storia molto profonda e soddisfacente.

Qual è il tuo episodio preferito?
Ne ho tanti, ma dico sempre che il mio preferito di tutti i tempi è “Post-Modern Prometheus” per la scena finale con Mulder e Scully.

Qual è il tuo episodio spaventoso preferito? I Lone Gunmen sarebbero su Reddit?
Dirò “Beyond the Sea” perché è nella prima stagione della serie ed è una delle storie meglio dirette, scritte e realizzate che abbiamo mai fatto.
I Lone Gunmen sarebbero ovunque.

Qual è l'episodio che preferisci di “X-Files” tra quelli che hai scritto?
“Duane Barry” e anche “Improbable”. Uno era nella seconda stagione e uno nella nona. Li ho entrambi diretti e mi piacciono perché riflettono quello che è cambiato in me come persona grazie alla serie.

È stato difficile decidere di far morire i Lone Gunmen? Com'è stato dir loro addio?
Penso che sia stata un'ottima decisione da parte di Frank, Vince e John. Ovviamente amavamo i personaggi, ma li ha resi ancor più eroici. Sebbene, ci si possa chiedere se i Lone Gunmen siano davvero morti…

Ti sei mai pentito di aver ucciso personaggi tanto amati come i Lone Gunmen, Kryceck o l'Uomo che Fuma?
Trovo che sia una perdita di tempo giudicare sè stessi col senno di poi. Ma come ho detto a Jerry Hardin, l'attore che interpretava “Deep Throat”, il personaggio che viene ucciso nella prima stagione della serie, nessuno è mai davvero morto in “X-Files”. Fondamentalmente, è l'opposto di ciò che accade ne “Il trono di Spade”.

Qual è il tuo più grande rimpianto riguardo “X-Files”?
Che non siamo mai riusciti ad avere Elisabeth Taylor nella serie.

Ti sei sorpreso per la reazione generale che ha circondato gli eventi legati al 20° anniversario di “X-Files” l'anno scorso? Oppure incontri sempre persone che ti parlano della serie?
Sono stato molto sorpreso dalla bagarre che ha circondato il ventennale. È stato del tutto inaspettato e il fatto che siano passati 20 anni potrebbe essere la cosa più spaventosa di “X-Files” da sempre. Non penso che mi riconoscano in molti, quindi mi capita, ogni tanto, ma tengo un basso profilo.

Come ti senti riguardo l'affetto che i fan di “X-Files” nutrono ancora per la serie?
È surreale che io sia seduto qui a rispondere a delle domande su qualcosa che ho fatto in una fase completamente differente della mia vita. Le persone dicono ancora che la serie le ha influenzate, le ha fatte divertire, le ha commosse ed ha avuto effetto su di loro.
Sono sempre molto sorpreso quando persone che non erano ancora nate nel periodo in cui la serie è iniziata scoprono “X-Files”, e la trovano rilevante tanto quanto lo è stata per chi l'ha guardata negli anni '90. Abbiamo ovviamente fatto qualcosa di giusto.

XF3

Vedremo mai altro “X-Files”?
Ci sono buone possibilità di vedere altro “X-Files” qualche giorno, ma dipende davvero tutto dalla 20th Century Fox.

Scopriremo mai cosa è accaduto a William dopo la sua adozione? Saprà mai che è un bambino adottato e cercherà mai i suoi veri genitori? Gli alieni riusciranno a trovarlo?
Credo che se ci sarà altro “X-Files” queste domande avranno una risposta, per la tua soddisfazione e la mia.

Anche se è stato sottinteso fortemente nel secondo film, molti fan ancora si chiedono come Mulder possa essere il padre di William. Io credo che lo sia. Hai qualche cosa da dire a riguardo?
Il terzo film di “X-Files” inizierà con la causa di riconoscimento di paternità di Mulder. :)

Immagino che in qualche angolo nascosto della tua mente la storia di XF3 esista già, in qualche forma. Se dovessi descriverla usando solo tre parole, quali useresti?
Il secondo film può essere sicuramente riassunto in queste parole: “Non mollare”.
Il terzo film: “Aspetta e basta”.

DAVID E GILLIAN

Com'è davvero Gillian Anderson?
Gillian Anderson è unica. È bella. È una madre fantastica. Una vera amica. È più bella oggi di quanto lo sia mai stata. È un'attrice naturale nata per fare questo lavoro. Sono stato molto fortunato ad avere Gillian, lei ha portato in vita il suo personaggio in modi che non avrei mai potuto immaginare.

Come sapevi che David e Gillian avrebbero incarnato completamente l'idea che tu avevi dei protagonisti di “X-Files”?
Non lo sapevo. E non so se lo hanno fatto perfettamente. Penso che nella vita reale, Scully sia più come Mulder e Mulder sia più come Scully. David e Gillian sono arrivati e hanno letto per la parte e tu hai semplicemente delle sensazioni su qualcuno. E io ho avuto buone sensazioni per entrambi quei personaggi. C'è stata competizione per quei ruoli, ma loro sono stati la prima scelta.

(In modo del tutto inaspettato e all'improvviso Gillian Anderson irrompe nella IAmA di Chris Carter e lo fa in questo modo...)
Gillian Anderson: Ciao da Belfast!

Chris Carter: Incredibile. Ciao! Conduco una vita così noiosa a confronto con la tua.
GA: Caro Chris, dal 2002 tu hai fatto surf in giro per il mondo, hai imparato a suonare la batteria e a pilotare un elicottero. Non credo che tutto questo sia noioso. Mi manchi.
CC: Hai ragione.
GA: Oh, Chris, mi trovo in sala trucco per “The Fall 2” e mi hai fatto venire le lacrime agli occhi. Ma tutto questo è troppo pubblico. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con te.
CC: Non vedo l'ora che arrivi quel giorno. E ti prometto che farò del mio meglio per darti del materiale che giustifichi quel lavoro e rifletta il tuo incredibile talento.

THE AFTER

L'episodio pilota di “The After” è stato commissionato da Amazon. In cosa è diverso lavorare per Amazon rispetto ad un normale canale televisivo?
Non è tanto diverso. Mi hanno concesso totale libertà di linguaggio e di immaginazione, e sono sicuro che si sarebbero lamentati se avessi voluto fare certe cose, ma non ho dovuto aver a che fare con la censura nel modo più assoluto. E mi ha fatto davvero sentire libero.

Esistono già dei piani riguardo la storia a venire di “The After”? Sono ansioso di vedere su cosa hai lavorato, ma non vorrei incorrere in una fine brusca con nessuna risoluzione.
Non lo voglio neppure io. Questo è il motivo per cui voglio che l'episodio pilota diventi una serie, così avremo la possibilità di vedere qualcosa crescere e svilupparsi, non solo l'idea, ma anche i personaggi, e raccontare una storia per cui ho già grandi idee.

Sei stato lontano dalla tv per un po' di tempo, cosa ti ha fatto decidere di tornare?
Mi piace quello è accaduto in tv e le opportunità narrative che le nuove piattaforme hanno creato. Ma soprattutto, avevo delle storie che volevo raccontare.

Cosa ti ha ispirato per “The After”?
Mi sono accadute due cose. Nel 1984 mi sono trovato nel bel mezzo di un uragano quando ero alle Hawaii. Nel 1985, o 86, sono rimasto coinvolto in un ingorgo da incubo a Los Angeles. Mi sono portato dentro queste cose per 25 anni.

Qual è la cosa principale che hai imparato in “X-Files” e che vorresti fare in modo diverso per “The After”?
Ho degli assi nella manica che spero di usare. Riguardano i social media intesi come dispositivi per raccontare storie.

MILLENNIUM

C'è qualche possibilità di vedere ancora Frank Black, e dove te lo immagini oggi?
Non so dove lo vedo oggi, ma penso che sarebbe grandioso vedere di nuovo quel personaggio tanti anni dopo. Per quanto riguarda il ventennale di Millennium (che dovrebbe essere tra 2 o 3 anni) sarebbe incredibile avere di nuovo Lance nei panni di Frank Black come un uomo che fa ancora il suo lavoro.

Con il successo dei nuovi fumetti di “X-Files” c'è qualche possibilità di vedere Frank Black sotto questa forma?
Sarebbe fantastico. Penso che si meriti un fumetto e mi piacerebbe esplorare questa strada.

VINCE GILLIGAN

Come ti sei sentito nel vedere Vince Gilligan avere successo con “Breaking Bad”?
È molto bello quando qualcuno, che ha dato tutto per qualcosa su cui io ho lavorato, ottiene il rispetto che si merita.

Quando Vince Gilligan era autore di “X-Files” hai visto il suo incredibile potenziale o pensavi che fosse come uno degli altri autori?
Sapevo che Vince era un buon autore ancor prima di incontrarlo perché avevo letto una delle sue prime sceneggiature. Siamo stati molto fortunati a metterlo in una stanza e a convincerlo a lavorare per la serie.

ALTRO

Chi ti ha ispirato mentre stavi crescendo? Carl Sagan, o qualche altre figura pubblica scientifica, ha avuto influenza su di te?
Sì, quando ero molto giovane ho letto un libro intitolaro “Broca's Brain” di Carl Sagan. Ma sono stato influenzato anche da Jules Verne, da Ray Bradbury e devo dire anche da Nancy Drew.

Qual è stato il miglior consiglio che hai ricevuto riguardo la tua carriera?
Non penso che fosse necessariamente un consiglio, è stato qualcosa che ha detto qualcuno e che per me aveva perfettamente senso. Tutti quelli che cercano di fare questo mestiere devono capire che quello che un produttore fa meglio è assicurarsi che tutti stiano facendo lo stesso film, o la stessa serie tv. Conoscevo una persona, che poi ha vinto diversi Academy Awards in qualità di scenografo, e quando gli ho dato la sceneggiatura dell'episodio pilota di “X-Files” da leggere, mi ha dato questo consiglio molto saggio: il miglior modo di spaventare il pubblico è farlo attraverso quello che non gli fai vedere. Quella è stata una lezione che lui aveva imparato lavorando con Steven Spielberg ed era il risultato dell'avere avuto a che fare con tempo e risorse economiche limitate.

Da dove arrivano le tue idee?
Richiedono molto tempo, molti sforzi, molti calci, urla e tirate di capelli. Penso che per ogni serie tv che valga la pena, lo sforzo che si mette nel realizzarla equivale alla bontà del risultato.

Credi davvero che ci sia qualcosa là fuori?
Sì. Quello che credo può essere riassunto in quel poster che è diventato il titolo del secondo film: “Voglio Credere”. La mia fede è forte, ma le prove sono poche.

Hai mai avuto un'idea per una delle tue serie che non hai mai realizzato perché era troppo strana?
Sì. Ho avuto parecchie idee strane, e anche parecchie idee che non erano buone.

Sei un fan di “The Walking Dead”?
Mi piace la serie, ma ne ho vista solo una parte. Ma sto lavorando con il produttore esecutivo di “The Walking Dead”, Gale Anne Hurd, su un altro progetto.

Come sei finito a lavorare nell'industria cinematrografica? Avevi programmato di voler essere un produttore o cose simili?
No, ho scritto due sceneggiature che mi hanno condotto alla porta della Disney nel 1984/85. Il resto è storia.

 

 



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