Frank Spotnitz parla con 'The X-Files Lexicon'

Frank Spotnitz

Il sito "The X-Files Lexicon" ha avuto di recente l'opportunità di intervistare Frank Spotnitz. Gran parte dell'intervista verte sul successo internazionale della serie "I Medici"
Scritta e prodotta dallo stesso Spotnitz insieme alla Lux Vide, casa di produzione italiana, la serie ha debuttato in anteprima mondiale in Italia lo scorso autunno, è stata trasmessa su Rai Uno in prima serata, ottenendo ottimi risultati in termini di ascolti, critica e riscontri sui social media.

Impossibile però intervistare Frank Spotnitz e non parlare di X-Files. E infatti così è stato.

Di seguito potete trovare la traduzione delle dichiarazioni di Frank relative alla serie, mentre potete leggere l'intervista originale a questo indirizzo.

Mi sarebbe piaciuto molto prendere parte all’ultima stagione. Ho sempre sostenuto l’idea che la serie sarebbe dovuta tornare, in una forma o nell’altra. Quindi, quando questo è successo, ero felice ed emozionato, soprattutto per tutti i fan che hanno spinto per anni per vedere di nuovo X-Files. Mi piace viaggiare e quindi ho avuto l’opportunità di incontrare molti di loro in tutto il mondo. La cosa interessante è che con il passare del tempo l’amore per la serie è cresciuto. C’era molta aspettativa e molto affetto per la serie e i suoi personaggi. È stata una cosa molto gratificante per me, e poi gli ascolti sono stati fenomenali. Abbiamo passato un brutto periodo nel 2008 con il secondo film, quindi è stato bello vedere accadere tutto questo.

Nel momento in cui si svolgevano le riprese dell’ultima stagione ero in contatto con Chris. Stavamo girando Man in the High Castle a Vancouver esattamente nello stesso periodo. Qualche volta ci siamo trovati ad un solo isolato di distanza da X-Files! Ho parlato con lui, con Gabe Rotter, il produttore, e con Darin Morgan. Non ho mai chiesto loro cosa stesse accadendo negli episodi perché penso sia meglio non farlo; o lavori nella produzione della serie o sei fuori. Nessuno sarebbe stato a proprio agio con una via di mezzo, quindi ho guardato gli episodi, mi sono divertito e sono rimasto sorpreso come il resto del mondo.

Penso che quello che ha fatto Chris rispecchi molto la teoria del “Se funziona, non lo toccare”, quella almeno è stata la mia lettura dall’esterno. Il mondo è pieno di storie che potrebbero dare vita a nuovi episodi di X-Files, nuove storie che sono venute alla luce durante gli anni in cui la serie non era più in onda. Non sai quante volte mi sono sentito come se mi trovassi di nuovo a lavorare alla serie; probabilmente ho una lunga lista di cose che sarebbero grandi episodi di X-Files. Sono molto orgoglioso della serie, ma per me i migliori episodi avevano tutti un elemento in comune. Considero i mostri come una semplice esagerazione di caratteristiche umane, caratteristiche che noi abbiamo esagerato per raccontare qualcosa di importante. Oggi ci sono tantissime storie che X-Files potrebbe affrontare con quel suo stile unico così da raggiungere molti telespettatori in modo molto potente.

Compatibilmente con i miei impegni, se mi venisse chiesto tornerei a lavorare per X-Files in un secondo. Nutro un affetto enorme per la serie, per gli attori e per Chris ovviamente. Sarebbe molto divertente collaborare di nuovo con tutti loro.
 

 



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