Il dietro le quinte di Fight the Future

Fight the FutureOggi è un anniversario importante, che cade stranamente proprio nell'anno dell'uscita di I Want to Believe. Esattamente dieci anni fa, il 19 Giugno, faceva il suo debutto nei cinema americani Fight the Future (qui trovate la nostra scheda del film e la storia della sua produzione).

Mentre la serie è ancora in programmazione in tv, le avventure di Mulder e Scully si trasferiscono sul grande schermo, in un film che costituisce senza dubbio un momento fondamentale nella storia di X-Files. E' una storia mitologica, vengono date risposte ad alcune domande, ne vengono poste altre, la relazione di Mulder e Scully si trova ad un punto di svolta.

Per i più grandicelli, come me, che ebbero la fortuna di vedere questo film al cinema nell'autunno di quell'anno, ciò che fu impressionante ed emozionante fu vedere Mulder e Scully in versione cinematografica. Grandi. Enormi. Non più relegati alle dimensioni di un elettrodomestico in cui apparivano una volta alla settimana.
Credo che il dvd di Fight the Future sia stato il primo che ho comprato.
Proprio quel dvd contiene uno speciale di circa quaranta minuti dal titolo "The Making of the X-Files movie" che racconta la realizzazione di questo film. Lo speciale, ahimè, non è sottotitolato in alcuna lingua (ricordo gli enormi sforzi fatti all'epoca per tentare di capire qualcosa di quello che veniva detto!) ma da oggi potete leggere la traduzione dei contenuti qui di seguito.

In attesa ritrovare Mulder e Scully. Aspettando di vederli in versione cinematografica. Grandi. Enormi. Ancora una volta.
 
Il dietro le quinte del film di X-Files
Raccontato da Mitch Pileggi

[Voce] State per entrare dietro le quinte per assistere alla trasformazione di X-Files da una serie televisiva di successo in un film per il grande schermo. Sono Mitch Pileggi. Unitevi a me insieme al creatore Chris Carter, al regista Rob Bowman e i protagonisti David Duchovny e Gillian Anderson per il dietro le quinte del film di X-Files.

[Chris Carter] Ho letto numerosi rapporti sul soprannaturale, su rapimenti alieni e avvistamenti ufo ed ho solo immaginato che ci dovesse essere qualche ramo del governo, delle forze governative, che avevano a che fare con queste cose.

La premessa di X-Files è che ci sono due agenti dell’FBI che esplorano il paranormale da due punti di vista differenti, una è scettica, l’altro è credente.

[Rob Bowman] X-files è nato ed è sempre stato guidato dal senso di Mulder di porsi domande e dal suo credere in ciò che è incredibile.

[David Duchovny] Mulder, per gli ultimi dieci o quindici anni, ha creduto che sua sorella fosse stata rapita dagli alieni quando lui aveva dodici anni e lei otto. È un ragazzo strano, che ha fatto una scelta veramente strana nella sua vita, che agli occhi di molte persone sembra solo uno stupido tentativo di dedicare tutte le sue energie a dare la caccia agli UFO.

[Rob Bowman] Lo scambio di battute tra Mulder e Scully di solito è costruito attorno al fatto che Mulder conduce entrambi in una ricerca senza speranza, mentre Scully cerca delle prove o il sostegno della scienza.

[David Duchovny] L’evoluzione è data semplicemente dalle esperienze.

[Gillian Anderson] Più tempo passano insieme e più attenzione hanno l’uno per l’altra.

[Chris Carter] Abbiamo fatto progressi andando avanti nello show. Ha ottenuto sempre più successo negli anni e abbiamo sempre detto che facevamo un piccolo film ogni settimana. Questo era davvero lo spirito nel quale lo show è stato costruito sulla base di questi episodi. Quindi penso che l’estensione naturale di tutto ciò, l’idea che abbiamo avuto è stata“perché non facciamo un film?”. Era qualcosa di cui avevamo parlato, ma alla fine di cinque anni abbiamo capito che sarebbe stato tempo di creare un grande evento, qualcosa per celebrare e premiare gli spettatori più affezionati che guardavano lo show dall’inizio. Il trucco era di fare un film che non fosse solo per i fan di X-Files, ma che attirasse anche gli spettatori occasionali, o chi non guardava X-Files.

[David Duchovny] Puoi addentrarti in questo film senza aver mai sentito parlare di X-Files o senza aver mai visto un episodio e divertirti, senza dubbio. Non c’è alcuna conoscenza specifica che devi avere, non c’è una password segreta.

[Frank Spotnitz] Eravamo determinati a realizzare un film che potesse avere senso e potesse essere divertente per le persone che non avevano mai visto prima X-Files, e ci trovavamo di fronte a questo tipo di sfida per ogni scena ed ogni idea che mettevamo nel film. Tutto doveva avere un senso essendo nuovo, ma allo stesso tempo volevamo premiare i fan, sentivamo che si aspettavano e meritavano di trovare delle risposte ad alcuni dei misteri che avevamo innalzato nella serie negli ultimi cinque anni.

[Rob Bowman] Abbiamo esplorato questa mitologia in talmente tanti modi differenti che era tempo di avere delle risposte. Abbiamo provato e smentito teorie, cospirazioni e colpevoli talmente tante volte che alla fine dovevamo mostrare chi faceva cosa e perché lo stava facendo, e dovevamo dare agli spettatori e ai nuovi fan un grande mistero creato attraverso l’uso di immagini sensazionali, la sceneggiatura di Chris Carter e la colonna sonora di Mark Snow. Dovevamo fare tutto meglio di come lo avevamo mai fatto in questi cinque anni di pratica, e mi sembra che questo alla fine sia l’obbiettivo principale di tutto il nostro lavoro oggi.

[Voce] Giugno 1997. Quattro anni dopo l’inizio della serie, iniziano le riprese del film di X-Files. Per assicurare che la storia rimanga una sorpresa, si è reso necessario un certo livello di segretezza.

[Chris Carter] Abbiamo preso delle precauzioni. La sceneggiatura era stampata su carta rossa così non poteva essere fotocopiata. Diverse informazioni sono trapelate nel corso di tutto l’anno, c’era un finale che non è stato scritto veramente fino a poche settimane fa.

[Rob Bowman] Il film inizia con un’intuizione di Mulder.

[Gillian Anderson] Scully e Mulder stanno per essere incolpati per la morte di alcune persone durante l'esplosione di una bomba.

[David Duchovny] Inizia con: perché abbiamo queste persone morte e cosa le ha uccise. Si addentra in quello che è accaduto nei passati quattro-cinque, cinque anni.

[Chris Carter] I segreti sono informazioni che il governo vuole insabbiare.

[Rob Bowman] Sono sul caso più grande di tutti i tempi, contro ostacoli contro i quali non si sono mai trovati prima.

[Gillian Anderson] Penso che, soprattutto nelle ultime due stagioni, Mulder e Scully siano cresciuti insieme ancora di più. Penso che più tempo passano insieme, le tante volte che si salvano la vita, il maggior rispetto che hanno, la maggior cura che hanno l’uno nei confronti dell’altra… questo alla fine è proseguito in modo molto intenso nelle ultime due stagioni, questo è il punto in cui li troviamo, in questa relazione di lavoro molto produttiva e rispettosa. Nel film ci sono alcune opportunità per loro di avvicinarsi in certi modi che non ci sono della serie. Ci sono un paio di eventi che accadono, che li portano più vicini, vista la natura della situazione nella quale si trovano, e quindi il pubblico avrà l’opportunità di vedere un pizzico di più di un sapore differente della loro relazione.

[David Duchovny] La ragione per cui la coppia funziona è probabilmente perché sono due personaggi interessanti a loro modo.

[Gillian Anderson] C’è Dana Scully che è così forte, intelligente ed indipendente, e Mulder, un uomo che è l’eroe di tutti. Sono considerati come pari, arrivano e lavorano insieme, mano nella mano in una relazione platonica, ed hanno l’amore ed il rispetto e l’attenzione, e vengono considerati come pari dagli altri.

[David Duchovny] Per me, penso che la cosa più importante di Mulder sia il fatto che non gli importa di nient’altro a parte quello che sta facendo. Ha una forza enorme.

[Voce] Quindi come hanno fatto i produttori di X-Files a portare questi personaggi ben definiti e i loro conflitti su una scala molto più vasta?

[Daniel Sackheim] Volevamo andare sul grande schermo solo se potevamo in qualche modo produrre qualcosa di più grande e più dinamico di quello che potevamo fare sul piccolo schermo, e un film ti permette di raccontare storie più grandi su una scala più vasta, e fare cose molto eccitanti dal punto di vista visivo per raccontare una storia.

[Chris Carter] Dare spettacolo era quello che volevo e questo forniva lo scopo. Non saremmo stati in grado di andare in qualche posto come questo nella serie televisiva e fare una sequenza come quella che abbiamo progettato qui. Quindi è davvero questione di misure e di ambientazione.

[Rob Bowman] Il film è fatto di molti elementi. Uno di questi è la sceneggiatura di Chris, e la visione che Chris ha impostato cinque anni fa.

[David Duchovny] Chris e lo show si sono evoluti e sono diventati molto più sofisticati e sempre migliori mentre andavamo avanti.

[Gillian Anderson] E’ il creatore della serie, di questi personaggi e di questo film. Lui sa come vuole che appaia ogni cosa, l’importanza di ogni momento nel grande schema delle cose.

[Rob Bowman] Volevo sfruttare l’aspetto visivo che pensavo che Chris ed io fossimo in grado di realizzare. Lui ha scritto questa sceneggiatura sapendo che io avrei diretto il film, lo ha scritto per le mie corde.

[Chris Carter] Abbiamo avuto la possibilità di ingaggiare alcune stelle del cinema nel film e volevamo inserire delle persone che fossero realmente adatte ai personaggi che avevamo scritto. È semplicemente accaduto che le persone per cui ho scritto le parti fossero davvero disponibili per noi, una specie di miracolo.

[Rob Bowman] Volevamo prendere persone che sentivamo essere parte del mondo di X-Files, ed è stata una selezione attenta e meticolosa per trovare chi potesse interpretare quei ruoli, chi sentivamo che avesse vissuto dentro al mondo di X-Files. Non ci stavamo vendendo visto che avevamo una scala più vasta, uno schermo più grande, nessuna interruzione pubblicitaria, tutte cose che differiscono dalla tv. Ero elettrizzato e saltavo su e giù dando il cinque a Chris Carter quando ho scoperto che Martin Landau aveva firmato per il film.

[Voce] A fare il suo debutto alla regia in questo lungometraggio è Rob Bowman, con alle spalle la realizzazione di più di venticinque episodi di X-Files.

[David Duchovny] Come attore è molto facile per me relazionarmi a Rob perché l’ho fatto per quasi quattro anni. Abbiamo dei segnali, lui capisce il modo in cui io lavoro, e io capisco il modo in cui lavora lui.

[Gillian Anderson] Sa esattamente cosa serve ad una scena, sa realmente come lavorare con gli attori, e sa essere molto specifico su cosa serve per calarsi dentro una scena e portare noi attori nella giusta direzione.

[Rob Bowman] Posso letteralmente guardare Gillian e il modo in cui dico il suo nome, e lei dirà: “Ho capito, so cosa vuoi.” David dirà: “Ecco qui, ce l’hai.”, e io dirò: “Sai, me ne serve un’altra”, e lui saprà esattamente perché me ne serve un’altra. Questo ci permette di fare più riprese, ci permette di ottenere qualcosa in più ogni giorno e ci permette di esplorare i personaggi ulteriormente.

[Chris Carter] La prima volta che ho visto David e Gillian sullo schermo del cinema, sono arrivati sullo schermo e sono rimasto sorpreso. Non li avevo mai visti così relativamente enormi confrontati a come ero abituato a vederli. C’è stato un momento in cui mi sono dovuto scuotere, poi li ho guardati e ho realizzato che sarebbero andati sul grande schermo e sarebbero stati delle stelle del cinema, e avevano indossato questi panni, stavano per avere tutto quello che avevano sperato di avere.

[Voce] Grazie a questa scala più vasta, i produttori del film di X-Files hanno avuto la libertà di provare scene d’azione e sequenze più sofisticate, molte delle quali sono state girate da David Duchovny e Gillian Anderson in persona.

[David Duchovny] I fan dello show saranno abituati alle difficoltà con cui Mulder e Scully hanno a che fare.

[Gillian Anderson] Quello che ci è stato chiesto è di essere più estremi di quello che siete abituati a vedere nella serie.

[David Duchovny] Una delle cose che mi piace del personaggio è che, sì, è molto intellettuale, ma può andare là fuori e saltare su un treno, correre, fare a botte, fare cose come queste. Quindi, sono solito fare questo genere di scene e per questo ci sono state molte cose fisiche, arrampicarsi, saltare e correre, non ci sono combattimenti e non credo che estrarrò la mia pistola in questo film, ed è una buona cosa visto che quando la tiro fuori, la perdo. È uno degli scherzi della serie tv, tutte le volte che estraggo la pistola la perdo o qualcuno me la prende.

[Voce] Realizzare il film di X-Files si è rivelato essere di gran lunga più difficile di quello che i protagonisti del film di aspettavano.

[Gillian Anderson] David deve sollevarmi diverse volte, io cado spesso.

[Rob Bowman] Lividi, esplosioni, dolore, mancanza di sonno, cose che accadono di notte, il deserto del Mojave e i teatri di posa gelati.

[David Duchovny] E’ del tutto poco amichevole.

[Rob Bowman] Metà giugno e sei in un teatro di posa, fanno due gradi sottozero, esci fuori e fanno quaranta gradi. I membri della troupe cadono come mosche, non ce la fanno, ma devono essere lì tutti i giorni.

[Gillian Anderson] Quando è sul grande schermo, è sul grande schermo. Non devi aver paura.

[David Duchovny] Ho delle vesciche sulle mani.

[Rob Bowman] Non ho mai visto David e Gillian lavorare più duramente, posso dirtelo.

[David Duchovny] È divertente. È come fare un gioco, per quanto per un attore sia un buona pausa dal duro lavoro che sta facendo, è divertente uscire e saltare da un edificio. Questa a dire il vero è la parte facile.

[Voce] Per le sequenze pericolose del film con l’elicottero, i produttori hanno arruolato l’asso dei coordinatori aerei di Hollywood, David Paris.

[David Duchovny] Eravamo inseguiti da alcuni elicotteri ad un’altezza che era troppo bassa per i miei gusti, o per quelli dei miei capelli.

[David Paris] Mulder e Scully sono inseguiti dagli elicotteri, stanno fuggendo dalla zona dove non dovrebbero trovarsi. Quindi sono nel campo di granturco, che è scuro, e gli elicotteri devono usare le luci per tentare di trovarli.

[Chris Carter] Per creare una scena d’azione credibile devi in qualche modo legare gli attori, i protagonisti, all’azione, se usi le controfigure non puoi farlo, e questo porta il pubblico dentro l’immagine in un modo che ho sempre ritenuto che fosse importante per X-Files. Fortunatamente, ho David e Gillian che sono entrambi giovani ed atletici e si divertono, gli piace davvero essere coinvolti in cose del genere.

[David Duchovny] Non hai bisogno di recitare in scene come quella. C’è molto rumore, è spaventoso, c’è molto vento, urli e tutto quello che devi fare in realtà è solo esserci in quel momento. Ci vuole attenzione come per ogni altra scena che devi realizzare. Alla fine, devi solo tentare di sopravvivere.

[Voce] Una delle scene più complicate da creare è quella che mostra l’esplosione di un edificio di venticinque piani.

[David Duchovny] Gli attori girano poco in questo genere di scene. Le bombe e le esplosioni invece vanno avanti per giorni.

[Rob Bowman] Il trucco è essere sicuro di far esplodere tutto quello che puoi, filmarlo e riuscire a riprende tutto ciò che accade.

[Paul Lombardi] (coordinatore effetti speciali) Abbiamo creato un’esplosione, come se il nostro cattivo avesse messo diverse centinaia o migliaia di litri di un alto esplosivo in questo edificio. Quando innescheremo questo meccanismo, tutto verrà ricoperto da macerie, scrivanie o qualsiasi cosa, potete vedere alcune scrivanie qui che voleranno fuori dalle finestre. Ci sarà una palla di gas che esploderà, una palla di fuoco, approssimativamente di dodici o quindici metri, e poi arriverà una nuvola di polvere a terminare tutto. Dobbiamo fare una scena con una macchina che arriverà dall’angolo e che sarà investita dall’impatto. Abbiamo attrezzato la macchina, così sembrerà come se ricevesse un’onda d’urto e il meccanismo alzerà realmente il retro della macchina, e questo manderà in frantumi il vetro posteriore.

[Voce] A causa della natura pericolosa di questa scena, le controfigure di David e Gillian vengono usate per coordinare i tempi del veicolo con l’esplosione dell’edificio.

[John Epstein] (controfigura) Quando vedo il fuoco devo premere il bottone che è nella nostra macchina , così la solleva in aria e aziona le cariche che fanno esplodere il vetro.

[Josh McLaglen] (riepilogo dell’assistente alla regia) [Signori e Signore, siamo molto vicini ora e voglio sono chiarire ciò che stiamo facendo. Parlando con Paul, lui ha detto che ci saranno molti piccoli detriti che saranno irradiati, quindi potrebbe accadere che alcuni di questi arrivino in questa direzione. In caso di emergenza, solo il nostro personale medico entrerà sul set per estrarre le vittime. Se non state lavorando fisicamente alla ripresa o supportando la scena, ho bisogno che ognuno di voi stia sull’altro lato del veicolo con la bomba.]

[Voce] La troupe ha a disposizione un solo tentativo per riprendere questa esplosione molto costosa da inserire nel film. Di conseguenza, vengono utilizzate per la scena quattordici macchine da presa piazzate in angoli differenti.

[Rob Bowman] Abbiamo usato quattordici macchine da presa su quell’esplosione, alcune erano per gli effetti visivi, scene composite, e altre erano solo per riprendere i vari angoli dell’esplosione.

[Gillian Anderson] Quello che è stato eccitante era l’intensità di tutto questo. So che ci sono tre, quattro, cinque, sei macchine da presa che girano allo stesso tempo, per riprendere angoli differenti, aspetti differenti di quello che sta accadendo.

[Voce] La prima fase del processo è completata. Ora David e Gillian vengono integrati nella scena.

[Paul Lombardi] Stiamo provando a creare una ripresa interna dei nostri eroi mentre ha luogo l’esplosione, quindi la nostra sfida qui è creare una nuvola di fuoco nel retro, come se fosse l’edificio che sta esplodendo, così questo li lega alla nostra scena.

[David Duchovny] È come se la troupe si trovasse sulle giostre di un parco divertimenti quando giri scene come questa. Hanno sistemato la macchina su dei meccanismi idraulici e mentre io dico sempre “teniamo/giriamo la prima ripresa”, loro vogliono che mi abitui al movimento, ma io non voglio abituarmi a quel movimento perché se, Dio non voglia, ti trovi vicino ad una bomba che esplode non si può mai dire, puoi semplicemente farlmela esplodere in faccia per farmi capire di che si tratta. Quindi, sai, si vuole fare solo quella prima esperienza.

[Gillian Anderson] Ci sono auto che sono equipaggiate con le fiamme. C’è una macchina in cui siamo dentro che è attrezzata per sobbalzare. C’è tutta questa attività extracurriculare che va avanti.

[Voce] Dopo che le riprese principali e quelle in scala originale sono complete, il processo continua con una miniatura e l’aiuto della tecnologia del computer.

[Mat Beck] (supervisore effetti speciali) Abbiamo fatto un sacco di pezzi in miniatura che sono progettati per cadere lontano dalla macchina da presa e distruggersi, e mentre questo accade i detriti arrivano dietro di loro. Si ha l’impressione di guardare un intero edificio che sta crollando, perché abbiamo scelto gli angoli della macchina da presa in modo da mostrare nell’inquadratura il caos mentre questo sta avvenendo.

[John Wash] (supervisore effetti speciali) Molte cose che faremo in seguito, nel corso di questa fase, richiedono la composizione di elementi differenti. Stiamo per prendere la miniatura che vediamo qui, portarla sul computer e liberarci di tutto quel blu che la circonda, combinarla con una fotografia e in effetti portare questo edificio via da Los Angeles e piazzarlo in Texas.

[Mat Beck] Stiamo mettendo un sacco di pezzi insieme e vengono da quattro o cinque direzioni differenti, ma li stiamo combinando insieme per far sembrare che tutto sia accaduto allo stesso momento e questa diventi una reale e spettacolare esplosione.

[Voce] La serie di X-Files è conosciuta per aver scatenato alcune terrificanti creature sui suoi protagonisti, ma per il film i produttori hanno pensato ad una cosa ancora più pericolosa.

[Rob Bowman] La sequenza delle api, la sfida di quello era che stavamo per lavorare con tremila api vive armate di pungiglione. Ma come lo realizzi diversi giorni prima della fine delle riprese senza che qualcuno venga punto o impazzisca… e naturalmente senza ferire David e Gillian che non indossano delle protezioni.

[David Duchovny] Beh, quella non è stata una delle mie esperienze preferite, perchè mi piace quando gli uomini hanno il controllo del set.

[Rob Bowman] Alcuni di noi all’inizio avevano deciso di rimanere con gli attori, di rimanere con loro e non indossare protezioni. Beh, penso che una volta che Danny [Sackheim] è stato punto, tutto è finito lì e sono arrivati i caschi per la testa ed i guanti, poi poco dopo, gli spray e le tute protettive.

[Gillian Anderson] I nostri vestiti erano incollati ai polsi tramite i baveri, e non ci ho mai veramente pensato, sapevo che sarebbe accaduto e che sarebbe stato qualcosa di… quel giorno tutto riguardava le api, tutte le riprese che abbiamo fatto prima di girare con le api riguardavano le api ed il fatto che dovevamo fingere di essere attaccati dalle api, e quindi alla fine pensavo solo “bene, ok, fate entrare le api”. Quindi David e io eravamo fermi alla nostra posizione all’interno del set aspettando che i ragazzi venissero fuori con questi grandi contenitori di api e “ok, ecco le api”. Hanno iniziato a buttarle fuori con un grande pala, le api sono volate in aria e noi le vedevamo per la prima volta, migliaia e migliaia di api. David ed io ci siamo guardati l’un l’altra ed entrambi abbiamo iniziato a dire: “Oh mio Dio”.

[David Duchovny] Dovevamo correrci attraverso e il tizio, l’esperto delle api, che mi sembrava un po’ strano, mi ha detto che non ci avrebbero punto grazie a qualche feromone o cose del genere. L’ho preso in parola, scommetto che chiunque lo avrebbe fatto, ma non gli ho veramente creduto.

[Gillian Anderson] C’è stato un momento in cui mi sono innervosita un po’, dato che non hai affatto alcuna intenzione di toccare i tuoi vestiti, perché nel caso in cui ci sia un’ape bloccata sotto le pieghe, se la tocchi poi questa ti punge per proteggersi. C’è stato un momento in cui l’uomo delle api, l’addetto alle api, le stava lanciando, per un primo piano, e io stavo correndo attraverso lo sciame. Lui stava lanciando centinaia di api sopra di me, mentre correvo, ed ho notato ad un certo punto che ce n’era un intero gruppo attorno al mio polso ed un secondo dopo… David entra in scena per tornare indietro a prendermi, per afferrarmi, e mi afferra esattamente sul quel polso ed ho subito pensato “ci sono le api lì sotto”.

[Voce] Per la colonna sonora del film, ancora una volta Chris Carter si rivolge all’uomo responsabile di tutte le musiche della serie tv, Mark Snow.

[Mark Snow] Qui c’è davvero una svolta, perché stiamo per dirigere un’orchestra di ottantacinque elementi per la colonna sonora del film, quindi questa è la prima volta che questo tema è cresciuto ed è diventato musicale.

[Chris Carter] È stato veramente interessante vedere Mark, invece che seduto nel suo studio con il suo sintetizzatore, stare finalmente di fronte ad un’orchestra di ottantacinque elementi e dirigerli. Mi ha emozionato molto.

[Mark Snow] Chris Carter voleva un approccio molto minimalista, non una melodia qualsiasi, solo atmosfera d’ambiente, progettazione del suono e ne ha voluta molta di questa.

[Chris Carter] Abbiamo parlato di come la musica non avrebbe dovuto essere melodica, di come avrebbe dovuto essere d’atmosfera, dissonante, in chiave minore e cose del genere.

[Mark Snow] Qualcosa di quello che chiamo il cliché di suoni elettronici di X-Files mescolati con questa grande orchestra, dà un grande senso dell’obbiettivo, della grandezza e della maestosità che ognuno sta provando a raggiungere.

[Rob Bowman] Sembra proprio come un grande film ed è romantico, eccitante, elettrizzante, epico e profondo… e lo abbiamo fatto.

[Voce] Il film di X-Files, alcune domande hanno trovato risposta. Nuove domande sono state poste. E la possibilità di sperimentare la creazione di Chris Carter moltiplicata per X. Sono Mitch Pileggi, grazie per esservi uniti a noi.
 

 



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