#2X09 Firewalker - Dentro il vulcano

#2X09 Firewalker - Dentro il vulcano
di Howard Gordon
diretto da David Nutter


Una forma di vita parassita basata sul silicio viene scoperta da una squadra di scienziati che sta effettuando ricerche su un vulcano.
Adam Pierce, un tecnico dell'Istituto di Tecnologia dell'Osservatorio dei Vulcani della California contatta Mulder e Scully a causa di un mistero. Una squadra di scienziati che stava lavorando presso il monte Avalon ha fatto pervenire un segnale di richiesta di aiuto in cui veniva richiesto un mezzo di trasporto aereo il più presto possibile. Una volta perso il contatto con la squadra, Pierce e gli altri scienziati dell'istituto avevano attivato una telecamera guidata, soprannominata Firewalker, che trasmetteva immagini dall'interno del vulcano ancora attivo. Le immagini -- che vengono esaminate da Mulder e Scully -- mostrano il corpo bruciato del Capo Sismologo Phil Erikson che giace al centro del vulcano, dove le temperature raggiungono più di 400 gradi centigradi. Il video mostra anche una figura grande e goffa vicino al corpo. Pierce sospetta che il suo brillante collega, Daniel Trepkos, possa essere in qualche modo responsabile della morte.

Mulder, Scully e Pierce volano con un elicottero sul monte Avalon. Trovano gli scienziati Jason Ludwig, Jesse O'Neil e Peter Tanaka nascosti all'interno del campo base. Ludwig descrive come Trepkos sia diventato violento. Dopo poco tempo, Trepkos trova Pierce e lo strangola. Mulder scopre gli appunti di Trepkos, che descrivono una forma di vita sconosciuta che vive dentro il vulcano. Gli appunti suggeriscono che Trepkos possieda la dimostrazione fisica che prova l'esistenza di una vita basata sul silicio. Scully parla con Jesse O'Neil, che ha avuto una storia d'amore con Trepkos.

Tanaka ha un attacco di tosse. Scully inisiste che sia aereotrasportato lontano dalla base e portato in ospedale. Tuttavia, lo scienziato scappa nella foresta. Mulder e Ludwig lo inseguono. Tanaka perde l'equilibrio ed inciampa, cadendo all'interno di un terrapieno. Improvvisamente, la sua gola si gonfia enormemente ed una protuberanza a forma di arpione trafigge la sua pelle uccidendolo all'istante. L'esame di Scully del cadavere sostiene la teoria di Mulder che una forma di vita basata sul silicio, probabilmente un fungo, sia cresciuta dentro il corpo di Tanaka. Credendo che il fungo sia trasmissibile, il gruppo viene messo in quarantena.

Ludwig si offre volontario per guidare Mulder nelle grotte sotterranee dove si crede che Trepkos si stia nascondendo. Trepkos li sorprende e spara verso Ludwig una fiammata. Procede poi a bruciare il corpo così che la spora parassita che vive dentro di lui muoia. Trepkos spiega che Erikson involontariamente aveva liberato la spora dopo che il Firewalker aveva trasporato fuori dal vulcano un campione. Ognuno alla base -- eccetto lui -- era stato infettato dal parassita. Aveva messo fuori uso la radio e ucciso Pierce nel tentativo di non diffondere la spora. Mulder, capisce che Scully si trova in pericolo, e corre indietro alla base.

O'Neil si ammanetta a Scully e perde conoscenza. Realizzando quello che sta accadendo, Scully porta il suo corpo alla porta sigillata che ha anche un vetro di plastica e si mette dall'altro lato per separarsi dalla scienziata. La gola di O'Neil si gonfia in modo grottesco. Improvvisamente, la gola di O'Neil esplode, il materiale organico schizza contro il vetro di plastica. Mulder trova Scully salva ed incolume.

Trepkos torna alla base, dove scopre il corpo di Jesse. Mulder gli permette di rimuovere il corpo e lasciare la zona. Nel frattempo, lui e Scully vengono tenuti in quarantena per un mese per assicurarsi che nessun altro possa essere infettato. 
Attori Protagonisti
DAVID DUCHOVNY - Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON - Agente Speciale Dana Scully

Attori Co-Protagonisti
BRADLEY WHITFORD - Dottor Daniel Trepkos
DAVID LEWIS - Vosberg
TUCK MILLIGAN - Dottor Adam Pierce
LELAND OIRSER - Jason Ludwig
TORBEN ROLFSEN - il Tecnico
SHAWNEE SMITH - Jesse O'Neil
HIRO KANAGAWA - Peter Tanaka
DAVID KAYE - Cronista 

Trasmesso la prima volta in TV
USA 18/11/94
Italia 05/11/95
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  • Le torce che Mulder e Scully usano in questo episodio e per tutte le prime due stagioni sono torce Xenon fatte da Maxabeam il cui costo si aggira intorno ai $4000 ciascuna, vengono usate per perlustrare e salvare le squadre nelle regioni selvagge e possono proiettare un fascio di luce dall’intensità compresa tra i 3 e 6 milioni di candele.
SCENA 1
ISTITUTO DI TECNOLOGIA
OSSERVATORIO VULCANO
PASADENA, CALIFORNIA
2:45 AM


(Due uomini stanno camminando velocemente verso un ufficio.)

VOSBERG: Era previsto che ci chiamassero a mezzanotte.
PIERCE: Provate tutte le bande?
VOSBERG: Ripetutamente. Nessun contatto, né audio né video.
PIERCE: Forse è il satellite che fa le bizze.

(Vosberg tira fuori un foglio dalla tasca della camicia e lo consegna a Pierce.)

VOSBERG: Quel che pensavo anch’io, finché non è arrivato questo dalla stazione di rilevamento di Bend, in Oregon. L’hanno ricevuto circa mezz’ora fa su una frequenza d’emergenza.

(Sul foglio c’ è scritto: “Trasmissione d’emergenza” Squadra di ricerca Vulcano di Cascade richiede immediatamente aereo.)

PIERCE: Vogliono essere portati via. Ma che stanno facendo?

(Pierce e Vosberg entrano in una stanza dove i tecnici sono seduti ai controlli.)

VOSBERG: Siamo riusciti a collegarci con la telecamera del Firewalker. E’ al campo base, quindi speriamo che possa farci capire che cosa sta succedendo.
TECNICO: Sta iniziando la trasmissione.

(Il video collegato al Firewalker riceve immagini buie e offuscate.)

PIERCE: Che ci fa il robot nel vulcano?
VOSBERG: Non lo so. Non era prevista nessuna discesa.
TECNICO: Il Firewalker non risponde, a parte la telecamera non riesco a controllarlo, qualcosa me lo impedisce.
PIERCE: Cerca di fare una panoramica a sinistra.

(Il tecnico prende un joystick e cerca di controllare la telecamera del Firewalker. Si vedono sempre immagini scure, poco chiare, quando ad un tratto si intravedono delle gambe di un uomo.)

PIERCE: Fermo, fermo! Vai indietro. Alzati e zooma in avanti. (il tecnico esegue gli ordini di Pierce, riesce a zoomare e vedono il cadavere di un uomo.) Erikson. (vedono un’ombra passare) Ma cosa? Dammi qua! (prende in mano il joystick) Eccolo di nuovo, l’avete visto? Avete visto quell’ombra vero?
TECNICO: Sì, ma cos’è che può andarsene in giro in mezzo a quel calore?
VOSBERG: Non lo so. Forse era l’ombra prodotta da un eco-fantasma, non sarebbe la prima volta che...

(Si sentono dei colpi e le immagini dal Firewalker scompaiono.)

VOSBERG: (rivolto a Pierce) Che sta succedendo laggiù?


SIGLA
SCENA 2
QUARTIER GENERALE FBI
WASHINGTON, D.C.

(Pierce mostra a Mulder e Scully un video.)

GIORNALISTA: Ci colleghiamo ora col nostro redattore scientifico, Eric Parker, sul monte Avalon nello stato di Washington.
INVIATO: Sono qui alla vigilia di un’impresa storica con un gruppo di scienziati che a stento contiene la sua eccitazione per questo apparecchio che assomiglia a un insetto di titanio. Si chiama Firewalker, la prossima settimana farà la sua prima discesa in un vulcano attivo. Questo straordinario robot, un parto della mente del vulcanologo Daniel Trepkos, dovrà raccogliere dal fondo del cratere campioni che potrebbero fornire dati interessanti sul nucleo terrestre.
TREPKOS: Dati interessanti? Qui si parla di scoprire l’origine stessa della Terra, scrutando in quel fuoco dove tutto è cominciato. Un’impresa più importante anche della stessa esplorazione dello spazio.

(Pierce ferma il nastro e si alza dalla sedia.)

MULDER: Un’affermazione non da poco.
PIERCE: Daniel ha sempre avuto la tendenza ad auto incensarsi.
SCULLY: Ho sentito dire che è molto brillante.
PIERCE: Brillante è un termine che non gli rende giustizia. Daniel occupa quel raro posto tra gli scienziati dove i sogni, l’ambizione e anche la fortuna, convergono.
MULDER: E ora la sua fortuna si è esaurita.
PIERCE: La squadra di scienziati che avete appena visto, ieri non ci ha chiamato all’ora stabilita, e poi ha lanciato un SOS e non hanno risposto alle nostre chiamate. Ma per mezzo di comandi a distanza, abbiamo attivato le telecamere del Firewalker. Ecco quello che abbiamo visto.

(Pierce accende il videoregistratore e mostra agli agenti il video del Firewalker dove si vede il cadavere di Erikson.)

PIERCE: Qui siamo all’interno del vulcano. Ma questa è l’ultima cosa che ci aspettavamo di scoprire. E’ il cadavere di Phil Erikson, il sismologo. Ora, fate attenzione.

(Si vede un’ombra.)

MULDER: Accidenti! (si alza dalla sedia) Che diavolo è?

(Anche Scully si avvicina al televisore.)

PIERCE: Non lo sappiamo. Qualunque cosa fosse ha rotto la telecamera. Stando ai rilevamenti, la temperatura lì sotto era oltre 60 gradi.
SCULLY: Ma non si può vivere a quella...
MULDER: Perché lei non è con loro?
PIERCE: Ho lasciato il progetto sei settimane fa. Trepkos e io eravamo quasi venuti alle mani.
SCULLY: E per quale motivo?
PIERCE: Vorrei saperlo spiegare. Daniel e io... (sospira) Io ero un po’ come Salieri e lui come Mozart, non riuscivo mai ad assurgere alle sue vette intellettuali. Stavolta però l’ho visto scivolare nella pazzia. Aveva modi da dittatore.
MULDER: Lo ritiene responsabile di quanto è capitato?
PIERCE: Mi auguro proprio di no, nonostante le nostre incomprensioni. Questo progetto ha un finanziamento pubblico di venti milioni di dollari. Se questa notizia si diffondesse potrebbe distruggere anni di lavoro. Ho paura di passare attraverso i canali normali.
MULDER: (sorride) Già, noi non siamo un canale molto normale.
SCULLY: Quando possiamo essere lassù?
PIERCE: Abbiamo pronto un volo speciale per arrivare a Seattle. Da lì, un elicottero ci porterà sul monte Avalon.
MULDER: (sottovoce) Scully... non credo che sia il caso che venga anche tu.
SCULLY: Mulder apprezzo la tua premura, ma sono pronta, davvero. Voglio tornare a lavorare.
MULDER: Non ti serve un periodo di riposo?
SCULLY: Ho perso già troppo tempo.


SCENA 3
CATENA MONTUOSA DI CASCADE

(Mulder, Pierce e Scully stanno volando in elicottero verso il campo base del progetto.)

PIERCE: Ecco è laggiù!
PILOTA ELICOTTERO: Elicottero 728 a controllo, coordinate 200 edna.
OPERATRICE: Elicottero 728 qui controllo, ricevuto. Vi abbiamo sul radar.
PILOTA ELICOTTERO: Qui elicottero 728, ci prepariamo all’atterraggio.
OPERATRICE: Ricevuto.

(L’elicottero atterra, Pierce scende seguito da Mulder, che a sua volta aiuta Scully a scendere. Prendono zaini e attrezzature e si dirigono verso l’ingresso della stazione. L’elicottero riparte. Il campo è circondato da antenne. C’è una grande parabola che però è rotta.)

PIERCE: (avvicinandosi alla grande parabola) Questo era il trasmettitore satellitare del Firewalker. In quest’area avevamo installato una quantità di strumenti, sismografi, rilevatori...
MULDER: Daremo un’occhiata in giro dopo che avremo controllato dentro.
PIERCE: Questi strumenti valgono milioni di dollari e sono io che ne rispondo al servizio geologico.
SCULLY: Non dovremmo prima trovare il resto della squadra?
PIERCE: Voglio fare solo un rapido controllo dei danni. Vi raggiungo fra pochi minuti.

(Pierce va da solo verso il bosco per controllare. Scully con lo sguardo un po’ annoiato rimane con Mulder e entrambi entrano nella stazione. Camminano in un sotterraneo e arrivano in una stanza buia.)

MULDER: C’è nessuno?

(Prova ad accendere la luce ma non funziona. Scully accende la sua torcia, Mulder la sua ed entrano. Scully pesta dei vetri, illumina il pavimento e vede delle attrezzature rotte. Illuminano intorno e vedono un gran disordine.)

MULDER: Si direbbe che qualcuno abbia voluto proprio farla finita con questo progetto.

(Mulder entra in un’altra stanza e si vedono gli occhi di un uomo nascosto del buio che lo osserva. Ha in mano un piccone. Mulder continua a guardarsi intorno e l’uomo rimane sempre nascosto a guardarlo, finché non esce e lo assale. Sta per colpirlo con il piccone, ma Mulder riesce a schivarlo. Lottano. Scully sente il rumore e corre in suo aiuto.)

SCULLY: Mulder!

(Mulder riesce a bloccare le mani dell’uomo dietro la schiena.)

LUDWIG: Aspetti!!! Aspetti! No, c’è un equivoco!

(Scully arriva con la pistola in mano, illumina il volto dell’uomo.)

MULDER: Quasi mi stacca la testa!
LUDWIG: Gliel’ho detto, mi sono sbagliato! Mi dispiace, va bene?
MULDER: Chi diavolo è lei?
LUDWIG: Sono Ludwig. Sono Jason Ludwig, l’esperto di robotica della squadra di discesa.
MULDER: E accoglie sempre la gente in questo modo?
LUDWIG: (spaventato) Ho sentito un rumore, ho creduto che fosse lui, stavo solo cercando di difendermi. Reazione di autodifesa!
MULDER: E chi sarebbe questo lui da cui si doveva difendere?
LUDWIG: Trepkos!

(Mulder, Scully e Ludwig camminano insieme verso un’altra parte della stazione. Scendono delle scale al buio.)

LUDWIG: Era diventato imprevedibile. A volte non ci parlava per giorni e giorni e poi bum! Non riuscivi a farlo star zitto. Non fraintendetemi però, nessuno lo ammirava più di me. Sì, perché lui era un profeta, un oracolo! Lui vedeva cose... Sì, insomma lui, lui vedeva cose che noi potremmo, potremmo soltanto sognare... e che al risveglio ci dimenticheremmo. (Sono arrivati al quadro elettrico. Ludwig riattacca la corrente.)

(Mulder appoggia la sua torcia su un tavolo, Scully si guarda intorno. Ludwig va verso una porta.)

LUDWIG: Potete uscire, è arrivata la cavalleria. Questo è Peter Tanaka, l’analista di sistema (Dalla porta esce un uomo, guarda Mulder e Scully poi viene colpito da un violento attacco di tosse. Poi da un’altra porta esce una donna) Ehm, lei invece è Jesse O’ Neil.
JESSE: Siete la squadra di soccorso?
MULDER: No, noi siamo dell’FBI.
JESSE: FBI? Ma ci portate via di qua, vero?
MULDER: Dopo aver indagato su quello che è successo.
LUDWIG: (si siede su una sedia) Trepkos è quello che è successo!
MULDER: Ha ucciso Erikson?
LUDWIG: E’ impazzito! Subito dopo la discesa lui è impazzito!
SCULLY: Ha qualche idea sui motivi che potrebbero avere determinato questa alterazione?
LUDWIG: Non lo so, non lo chieda a me.
JESSE: Daniel era malato. Aveva dei disturbi neurali, o una cosa del genere. Non era un segreto, ma nemmeno lo gridava ai quattro venti. Però se prendeva le sue medicine stava bene.
LUDWIG: Sì, credo che la moglie di Erikson avrebbe qualcosa da dire a riguardo.

(Mulder intanto è entrato in uno stanzino.)

SCULLY: (rivolta a Jesse) Lei fa parte della squadra?
JESSE: Daniel era il relatore della mia tesi all’università. Mi aveva chiesto da fargli da assistente in questo progetto.

(Mulder esce dallo stanzino con in mano delle carte.)

MULDER: Sono i suoi appunti?
JESSE: (sospira) Sì, o almeno quello che ne è rimasto. La prima cosa che ha fatto è stata distruggere tutto il suo lavoro, i resoconti quotidiani, i dischetti del computer. Abbiamo salvato quel che si poteva, ma non credo che ci troverà molto lì dentro. Di utile almeno.

(Mulder guarda strano Jesse poi sfoglia un block notes e tra gli appunti di Trepkos vede una frase sottolineata due volte: “una nuova forma di vita”)

MULDER: Una nuova forma di vita...

(Intanto nel bosco, Pierce sta girando per controllare gli strumenti. Sente un rumore e si ferma.)

PIERCE: Ehi, c’è qualcuno? (si guarda intorno e poi prosegue)

(Nel bunker intanto Mulder invita Scully ad entrare con lui in una stanza da soli per parlarle. Guarda dal vetro che non ci sia nessuno.)

MULDER: Scully? Che ne pensi dei compagni del signor Trepkos?
SCULLY: Che vuoi dire?
MULDER: Non trovi che si comportino in modo bizzarro, piuttosto paranoico?
SCULLY: No, considerando quello che gli è successo non mi pare.
MULDER: Sembrano una manica di svitati.
SCULLY: Hanno vissuto isolati dal mondo per poco più di un anno. Un loro compagno è stato ucciso, probabilmente per mano di un altro, devi aspettarti un certo livello di stress emotivo.
MULDER: No, è più di questo. Ci nascondono qualche cosa.
SCULLY: Perché lo pensi?
MULDER: Intanto quando Ludwig ha cercato di farmi volare la testa, sapeva che non ero Trepkos.
SCULLY: (sospira) Adesso mi sembri tu paranoico.
MULDER: Pierce conosce queste persone. Sentiamo che cosa ne pensa lui.
SCULLY: D’accordo.

(Escono dalla stanza. Intanto nella foresta, Pierce si è fermato per controllare un sismografo. Si toglie lo zaino dalle spalle e tira fuori un taccuino su cui sta per fare delle annotazioni quando viene spinto contro un albero. Gli occhiali volano via e due mani circondano il suo collo con dei cavi rossi e neri. E’ Trepkos. Ha una fascia in testa e il volto mezzo bruciato. Lo strangola con i fili.)

TREPKOS: Nessuno, nessuno può andarsene. Hai capito?


SCENA 4

(E’ buio, Mulder, Jesse, Ludwig e Tanaka sono nel bosco a cercare Pierce che non è ancora tornato.)

LUDWIG: Pierce!
JESSE: Pierce!
MULDER: Qui non c’è!
LUDWIG: Pierce, mi senti?
JESSE: E’ successo qualcosa!
LUDWIG: Vado alla zona di atterraggio!
JESSE: Pierce!!
TANAKA: Oh mio Dio! Venite qui correte!! L’ho trovato! L’ho trovato! L’ho trovato!!

(Tanaka si avvicina al corpo di Pierce con una torcia. Più tardi sono tornati tutti alla stazione base, Scully ha messo il corpo di Pierce in un sacco di plastica.)

SCULLY: Fatto.
LUDWIG: Che ne facciamo del corpo?
SCULLY: Avete un congelatore?
LUDWIG: Sì. (rivolto a Tanaka) Forza.
SCULLY: (rivolta a Mulder) Perché non chiami l’elicottero, io qui ho quasi finito.
MULDER: (rivolto a Ludwig e Tanaka) Vi do una mano.
LUDWIG: Non serve, ce la facciamo.

(Sollevano il corpo di Pierce e lo portano in un’altra stanza.)

MULDER: (rivolto a Scully) Mi dispiace, ma non possiamo andarcene.
SCULLY: Perché no?
MULDER: Trepkos è ancora qua fuori.
SCULLY: Lo so, ha ucciso Pierce e probabilmente Erikson, dovremmo tornare con dei rinforzi.
MULDER: No. (Mulder invita Scully a seguirlo e insieme vanno verso un’altra stanza) Ho esaminato gli appunti di Trepkos, frammenti più che altro, e ho trovato vari riferimenti a una forma di vita sotterranea.
SCULLY: Come sarebbe a dire?
MULDER: Un organismo sconosciuto che vive all’interno del vulcano (mostra a Scully un pezzo di carta strappato), non ne ho ancora trovato una descrizione precisa, ma...
SCULLY: Mulder, niente può vivere all’interno di un vulcano. Non soltanto per il calore eccessivo, ma per i gas che sono tossici per qualunque organismo.
MULDER: Che vuol dire questo? (indicando ciò che è scritto sul foglietto)
SCULLY: (sospira) Descrive una reazione metabolica tra solfuro di idrogeno e diossido di silicio.
MULDER: Non suggerisce una forma di vita basata sul silicio?
SCULLY: Impossibile, il mattone fondamentale di ogni forma di vita conosciuta è il carbonio, dal più piccolo batterio alla più gigantesca sequoia.
MULDER: Sì, ma il silicio è l’elemento più vicino al carbonio, reagisce in modo quasi identico con gli altri elementi, come si combina per formare molecole complesse. Una forma di vita basata sul silicio è uno dei sogni proibiti della scienza moderna. Forse Trepkos l’ha trovata.
SCULLY: Mulder, questa è fantascienza. Guarda, è solo l’elaborazione di una mente alterata e confusa. Questa formula non prova niente.
MULDER: Trepkos scrive di avere prove tangibili, devono essere qui, da qualche parte.
SCULLY: Qualunque prova potesse avere in mano l’ha distrutta.
MULDER: Ma forse non è stato Trepkos a distruggerla. Se fosse stato uno degli altri?
SCULLY: Perché avrebbero dovuto farlo?
MULDER: (scuote la testa) Eh...
SCULLY: Senti, la realtà è che tutte queste persone soffrono di vari gradi di stress post-traumatico e che da uno stretto punto di vista medico dovremmo portarli via di qui al più presto. (Scully se ne va)

(Fuori è notte. Jesse è nella sua stanza e sta piangendo. Ad un tratto qualcuno bussa alla sua porta. E’ Scully. Apre la porta ed entra.)

SCULLY: Ti posso parlare? (Jesse non risponde) Stai bene?
JESSE: (piangendo) Lo odio questo posto!
SCULLY: Cos’è successo qui, Jesse? Di me ti puoi fidare.
JESSE: Dopo la prima discesa, Daniel è cambiato, è diventato chiuso, paranoico. Si è barricato nel laboratorio per tre giorni e non ci faceva entrare nessuno.
SCULLY: Tu dici che è stata la discesa a provocare questo cambiamento?
JESSE: Quella era l’idea iniziale, ma poi... (si alza e va ad aprire un cassetto) ho scoperto che non prendeva più le sue pillole.
SCULLY: Carbonato di litio.
JESSE: Sì, ha detto che gli stavano contaminando il cervello e ha detto che io gli stavo contaminando il corpo. (piange) Ho paura, non voglio morire qui.
SCULLY: Cos’è che ti fa tanta paura?
JESSE: Daniel. Se sono venuta qui, è stato soltanto perché c’era lui. Mi aveva promesso che sarebbe stata una grande avventura, che avrebbe cambiato la mia vita... (singhiozzando) Ma ora mi sento una sepolta viva e voglio solo tornarmene a casa al più presto.
SCULLY: Dov’è casa tua?
JESSE: Ovunque, tranne qui.

(Mulder ha trovato dei nastri registrati da Trepkos e li sta ascoltando con delle cuffie.)

TREPKOS: Anche i campioni 7, 12 e 22 contengono tracce che segnalano la presenza di un organismo. La possibilità dell’esistenza di questa nuova, o forse incommensurabilmente antica, forma di vita non mi fa dormire. Mi domando se non ho perso il senso della realtà, se il mio grande desiderio di raggiungere la verità non abbia alla fine eclissato la verità stessa. La grossolanità del nostro intelletto distorce la grande forma della materia. (Mulder apre un fascicolo, con sopra scritto “Daniel Trepkos” e vi trova delle foto dello scienziato.) Noi uccidiamo per dissezionare, la mia mente è un nodo aggrovigliato che non so più sciogliere. Ogni giorno combatto l’impulso di tagliarlo di netto per fermare questa discesa. (il nastro finisce)

(Mulder spegne il registratore e continua a studiare i fogli di Trepkos. Ad un tratto avverte una forte scossa di terremoto. Si alza e va nell’altra stanza dove ci sono Ludwig che ha in mano uno strumento e Tanaka che è davanti al computer.)

MULDER: Cos’è stata questa scossa?
TANAKA: Ho registrato una grande attività sismica nella zona a nord-est del cratere.
LUDWIG: E se Trepkos non avesse distrutto tutti gli strumenti, forse da questo avremmo anche imparato qualcosa.

(Tanaka ha un violento colpo di tosse.)

MULDER: Si sente bene?
TANAKA: (affannato) Sì.
MULDER: L’agente Scully è anche medico, potrebbe farsi dare un’occhiata.
TANAKA: Sto bene.
MULDER: Sì, ma se si fa visitare...
TANAKA: No!

(Tanaka si alza irritato dalla sedia e spinge Mulder, poi cade a terra e continua a tossire.)

MULDER: Chiamo Scully. (corre fuori dalla stanza)
LUDWIG: (si alza e corre ad aiutare Tanaka) Andiamo alzati, lei ti aiuterà.
TANAKA: Non voglio che quella mi aiuti.
LUDWIG: E invece sì. E’ la cosa migliore, dobbiamo andarcene da qui.

(Mulder e Scully stanno correndo lungo il corridoio.)

MULDER: Ha avuto come un collasso dopo la scossa, mi sembra che stia molto male.

(Entrano nella stanza dove ci sono Ludwig e Tanaka. Ludwig ha steso Tanaka sul tavolo. Tanaka continua ad avere come delle convulsioni, respira male.)

LUDWIG: Sta bruciando.
MULDER: Che cos’ha?
SCULLY: (Scully tenta di visitare Tanaka) Non so se è un’infezione o una reazione tossica. Dobbiamo portarlo in ospedale.
LUDWIG: Prendo una barella.
MULDER: E Trepkos? Non possiamo abbandonarlo.
SCULLY: La trasmittente.

(Mulder le consegna la trasmittente. Ludwig arriva con la barella in mano e si appresta a sistemarci sopra Tanaka.)

SCULLY: (alla trasmittente) Qui è l’agente Scully. Sono con il gruppo del Firewalker, chiedo la squadra di soccorso.
MULDER: (a Ludwig) Lo copra.
SCULLY: Voi andate, io cerco Jesse. Ci vediamo alla zona di atterraggio.
SOCCORRITORE: Qui squadra di soccorso, passo.
SCULLY: Chiediamo l’invio immediato di personale medico qualificato, abbiamo un ammalato grave, un uomo di circa 35 anni, ha la febbre molto alta.

(Mulder e Ludwig stanno trasportando fuori Tanaka, che continua a lamentarsi. Mentre camminano, Mulder vede un’ escrescenza rotonda muoversi all’altezza della gola di Tanaka. Nel frattempo Scully bussa ed entra nella stanza di Jesse.)

SCULLY: Tanaka sta molto male, lo portiamo via.

(Jesse ha lo sguardo impaurito. Mulder e Ludwig sono all’uscita della stazione, fuori è buio, piove e c’è un gran fango. Tanaka cade dalla barella. Si alza e corre via, verso la foresta.)

MULDER: Tanaka!
LUDWIG: Peter! Peter fermati, torna qui!

(Tanaka corre verso la foresta, Mulder e Ludwig lo inseguono. Ad un tratto cade in un piccolo dirupo. Mulder e Ludwig lo raggiungono e guardano giù.)

LUDWIG: E’ laggiù.

(Mulder illumina il terreno sottostante e si vede Tanaka in fondo al dirupo che cerca di rialzarsi, poi viene colpito da una specie di convulsione.)

LUDWIG: Andiamo!
MULDER: Non vada là sotto!
LUDWIG: Mi lasci! Ma che sta facendo? Mi lasci andare!
MULDER: Non vada là sotto!
LUDWIG: Ma che dice? Per l’amor del cielo, ha bisogno di aiuto!

(Mulder prende per un braccio Ludwig, trattenendolo. Tanaka continua a emettere grugniti e a dibattersi. Riesce a mettersi seduto, ma ad un tratto qualcosa spinge per uscire dalla sua gola. Una specie di fungo strappa la pelle della gola di Tanaka e fuoriesce spruzzando nell’aria della polvere bianca. Tanaka cade a terra morto. Mulder e Ludwig assistono alla scena sconvolti e disgustati dall’alto del dirupo.)


SCENA 5
INTERNO DELLA STAZIONE BASE


(All’interno della stazione, il corpo di Tanaka è dentro ad una teca di isolamento ed è stato avvolto in un telo di plastica. Ludwig e Jesse lo guardano affranti.)

MULDER: Allora, che cos’è? Con cosa abbiamo a che fare?
SCULLY: Senza strumenti di analisi adeguati non posso dirlo di sicuro.
MULDER: Sono pronto ad ascoltare qualsiasi teoria.
SCULLY: (guardando dentro ad un microscopio) Sembrerebbe un qualche genere di fungo.
MULDER: Una cosa che avevi già visto?
SCULLY: Beh, non ho una laurea in botanica, ma credo sia facile supporre che sia una specie sconosciuta.
MULDER: (avvicinandosi al microscopio) Che cosa si vede qui?
SCULLY: Spore. Le ho raschiate dalla punta del fungo. Si direbbe che una di queste spore sia cresciuta dentro Tanaka fino a raggiungere la maturità riproduttiva, diventando troppo grande per il suo ospite. Ma nel frattempo gli aveva provocato gravi danni ai tessuti, soprattutto nell’apparato respiratorio.
MULDER: (alzando la testa dal microscopio) Questo spiegherebbe la polvere nei polmoni.
LUDWIG: Gli avete trovato polvere nei polmoni?
MULDER: Diossido di silicio, il prodotto di scarto di una forma di vita basata sul silicio.
LUDWIG: Oh, un momento, non esiste una cosa come “una forma di vita basata sul silicio”.
SCULLY: Può darsi che invece esista, ma non ne avremo la prova definitiva finché non determineremo la sua struttura molecolare.
MULDER: Andiamo Scully, come spiegheresti altrimenti la polvere nei polmoni? Una prova migliore di quella non potremmo chiederla, Trepkos aveva ragione.
JESSE: Daniel sapeva di quella specie di fungo?
MULDER: Le spore erano nei campioni portati su dal Firewalker.
JESSE: (scuote la testa e sorride) Ce l’avrebbe detto...
MULDER: No, se quello che aveva scoperto fosse stato troppo sconvolgente anche per lui.
SCULLY: Questo potrebbe spiegare anche qualcos’altro. Le spore spiegherebbero la follia di Trepkos. I funghi spesso contengono alcaloidi che colpiscono il sistema nervoso.
LUDWIG: Sì, ma allora noi? Insomma, siamo stati esposti anche noi.
SCULLY: Infatti, dobbiamo controllare. Se vengono trasportate dall’aria chiunque può avere inalato le spore.
JESSE: Allora non torniamo a casa.
SCULLY: No, finché non sappiamo come si trasmette e come si sviluppa. Se anche uno solo di noi fosse infettato rischieremmo di diffondere il contagio.

(Jesse, piuttosto amareggiata, se ne va.)

MULDER: (alla radio) Squadra di soccorso, qui è l’agente Mulder, mi ricevete?
SOCCORRITORE: Qui squadra di soccorso, siamo sempre in attesa, passo.
MULDER: Per favore avvertite il comando dell’FBI di Spokane che il nostro gruppo si è messo in quarantena a causa di un possibile contagio. Una squadra di evacuazione deve essere allertata e pronta a intervenire.
SOCCORRITORE: Qual’è la natura del contagio? (Mulder e Scully si guardano.) Agente Mulder?
MULDER: Può dirgli che dovrebbe essere un agente biologico... di origine sconosciuta.
SOCCORRITORE: Ricevuto. Passo e chiudo.
SCULLY: (a Ludwig) Perché non va a vedere come sta Jesse?

(Ludwig amareggiato se ne va. Mulder e Scully rimangono soli. Mulder si avvicina al corpo di Tanaka.)

MULDER: Io vado a cercare Trepkos.
SCULLY: (lo guarda stupita) E se fosse già morto?
MULDER: Avrei difficoltà a comunicare con lui. (Scully sospira) Devo scoprire che cosa sa. Quello che ha scoperto può cambiare la nostra concezione dell’origine e dell’evoluzione della vita.
SCULLY: E’ pericoloso Mulder, ha già ucciso due uomini.
MULDER: Appunto, devo scoprire il perché.

(Ludwig si è fermato dietro ad un muro e sta origliando la conversazione di Mulder e Scully. Poi se ne va.)

SCULLY: Mi lasci almeno venire con te?
MULDER: (scuotendo la testa) No.
SCULLY: Senti, lo so a cosa pensi, ma quella storia la dobbiamo superare tutti e due. Sono tornata, e non me ne andrò un’altra volta.
MULDER: Devi finire l’autopsia di Tanaka. (Scully sospira rassegnata) C’è la speranza che ci aiuti a capire meglio con che cosa abbiamo a che fare. (mette un mano sulla spalla di Scully) Conto molto su di te per evitare di finire tutti su quel tavolo.

(Mulder se ne va. Scully inizia a lavorare sul corpo di Tanaka. Al piano di sotto Ludwig sta parlando con Jesse.)

LUDWIG: Facciamo come si è detto, va bene?
JESSE: (annuisce) Tu sai che dire vero?

(In quel momento arriva Mulder)

MULDER: Avrei bisogno di aiuto.
JESSE: Scusatemi. (si ritira nella sua stanza)
LUDWIG: Che cosa le serve?
MULDER: Indicazioni. Una mappa delle curve di livello, rilievi, tutto quello che può aiutarmi ad arrivare qui.

(Mulder porge a Ludwig delle fotografie. Ludwig le guarda e si siede ad un tavolo.)

LUDWIG: Ah... queste sono le grotte del vapore. Sono collegate con il cratere Sherman. E’ da lì che siamo entrati nella caldera. Dove le ha prese queste?
MULDER: Dal Firewalker. Le ha trasmesse subito prima che Trepkos distruggesse la telecamera.
LUDWIG: (sorride) Ah... si è deciso ad andare a cercare Trepkos!
MULDER: Già.
LUDWIG: Beh, le dico una cosa, non lo troverà con queste, e non le servirà neanche una mappa.

(Si alza e va verso il frigorifero. Si tira fuori una bibita.)

MULDER: Come lo trovo allora?
LUDWIG: Non ha speranze, non senza una guida.
MULDER: (sorridendo) Una guida?
LUDWIG: E’ fondamentale. Vede io sto qui da quasi un anno, ho passato mesi in quelle grotte, segnando ogni fenditura, ogni crepa, perché il Firewalker non inciampasse. Se Trepkos è laggiù posso trovarlo.
MULDER: Perché ha tanta voglia di aiutarmi?
LUDWIG: No, no, non ne avrei voglia, ma ho ancora meno voglia di starmene ad aspettare che Trepkos faccia a me quello che ha fatto a Pierce ed Erikson. In più. lei è armato. E’ l’unico che può tirarci fuori da questo posto (beve dalla lattina) quindi...


GROTTE DEL VULCANO

(Mulder e Ludwig stanno scendendo nelle grotte del vulcano.)

MULDER: Questi vapori sono tossici?
LUDWIG: Tra il calore e lo zolfo respirare qua sotto non è piacevole, ma non le farà male. Ci si abituerà.
MULDER: Quanto è grande la caverna?
LUDWIG: E’ più o meno un chilometro fino all’orlo del cratere. Su, andiamo. Si fa un giro un po’ complicato per arrivare. Molti vicoli ciechi. Cunicoli che si perdono. Qui se non sai dove andare sei come un topo in un labirinto.

(Si fermano un attimo e da una delle caverne arriva un razzo infuocato che colpisce Ludwig alla schiena.)

LUDWIG: Aaaah.....

(Mulder gli si avvicina per vedere come sta. Poi si volta e appare Trepkos con in mano una pistola lanciarazzi che punta verso Mulder. Ludwig è morto.)


SCENA 6

(Nella grotta, Trepkos punta il lanciarazzi verso Mulder)

TREPKOS: La pistola. (Mulder alza le mani e Trepkos prende la sua pistola) Indietro. Vai indietro!

(Trepkos versa del liquido infiammabile sul corpo di Ludwig.)

MULDER: Perché fai questo, Trepkos? E’ già morto. Quante volte lo devi uccidere?

(Mulder guarda in basso, verso il corpo di Ludwig, e vede una escrescenza rotonda che tenta di uscire dalla sua gola. Trepkos accende un razzo e lo butta sul cadavere di Ludwig che prende fuoco.)

TREPKOS: Non è lui che cerco di uccidere.


INTERNO DELLA STAZIONE BASE

(Alla base, Scully sta lavorando nel laboratorio. C’è una provetta contenente liquido rosso su una fiamma. Scully si alza, prende un mini registratore e inizia a registrare.)

SCULLY: Ho tentato la coltura delle spore a varie temperature, da quella corporea normale fino a quelle che si registrano all’interno del vulcano. Ho utilizzato soluzioni nutritive contenenti sangue, tessuti umani, saliva e alcune anche zolfo. Tuttavia (si toglie gli occhiali) in nessuna delle sette colture si è sviluppato il fungo che ha ucciso Tanaka. (guarda dentro al microscopio e si vedono le spore del fungo) Sulla base di questi dati preliminari, ho sviluppato la seguente ipotesi. A meno che queste spore non vengano inalate oppure ingerite dall’organismo ospite immediatamente dopo la loro diffusione, esse diventano innocue. In sostanza muoiono. (Spegne il registratore. Poi scende nella stanza di Jesse e bussa alla sua porta.)

SCULLY: Jesse?

(Nessuna risposta. Scully bussa di nuovo. Prova ad aprire la porta, ma è chiusa a chiave.)

JESSE: (da dietro la porta) Che c’è?
SCULLY: Volevo farti sapere che ci sono buone probabilità che nessuno di noi sia infettato. Eravamo tutti lontani da Tanaka quando le spore si sono sparse. Appena Mulder e Ludwig tornano ce ne potremo andare, devo fare qualche altro esame, ma non credo ci siano problemi.

(Intanto dentro la stanza, Jesse è di fronte allo specchio. Sta tossendo convulsamente e si tiene una mano alla gola. Si alza e vede la stessa escrescenza rotonda che era nel corpo di Tanaka e in quella di Ludwig che sta spingendo per uscire dalla sua gola.)

SCULLY: Stai bene Jesse? Jesse?


GROTTE DEL VULCANO

(Nella grotta intanto, Mulder e Trepkos sono davanti al Firewalker.)

MULDER: Cos’è successo, Trepkos? Il Firewalker ha portato qualcosa di imprevisto in superficie?
TREPKOS: Il Firewalker ha portato su un elefante. La verità è un elefante descritto da tre ciechi. Il primo tocca la coda e dice che è una corda. Il secondo avvicina la mano alla zampa rugosa e dice che è un albero. Il terzo tocca la proboscide e dice che è un serpente.
MULDER: Sentiamo, e tu? Che cosa dici che è?
TREPKOS: Io dico che la Terra nasconde delle verità che è meglio lasciare sepolte.
MULDER: Come le spore?
TREPKOS: (alza di scatto lo sguardo verso Mulder) Tu chi sei?
MULDER: Sono l’agente speciale Mulder dell’FBI.
TREPKOS: Non hai l’aria del poliziotto.
MULDER: Ero venuto qui per indagare sulla morte di Erikson.
TREPKOS: Non sei venuto per questo! Tu sei ancora convinto di poter chiedere al Cielo di avere qualche risposta decisiva. Se tu trovassi quella risposta, che ci faresti?
MULDER: (si avvicina a Trepkos) Voglio solo sapere che cosa è successo dopo la prima discesa. Cos’hai trovato?
TREPKOS: Era poroso. Sembrava ossidiana. Erikson pensava fosse un qualche tipo di roccia così gli ho detto di polverizzarlo per le analisi.
MULDER: Erikson ha liberato le spore?
TREPKOS: Ha scoperto una nuova forma di vita e in un solo momento, tutte le certezze scientifiche sono andate gambe all’aria.
MULDER: Sì, ma Erikson se era stato infettato...
TREPKOS: Ero troppo immerso nel lavoro per notarlo. Ero chiuso da tre giorni da solo in laboratorio, quando ho sentito le loro urla. Erano tutti chini su di lui. Il tempo di realizzare cosa stava succedendo e già stavano cambiando. La spora era cresciuta dentro di loro fino a trasformarsi.
MULDER: Come sarebbe?
TREPKOS: E’ un parassita, vive per trovare un ospite.
MULDER: Tu non sei stato infettato?
TREPKOS: No.
MULDER: Hai distrutto il tuo lavoro, hai distrutto la trasmittente, hai ucciso Pierce, perché nessuno potesse andarsene.
TREPKOS: Nessuno può andarsene.
MULDER: E dimmi, O’Neil?
TREPKOS: Jesse?
MULDER: E’ stata esposta alle spore?
TREPKOS: Tutti sono stati esposti. Tutti loro.
MULDER: Ho una collega, un’amica, che è con Jesse in questo momento, fammi andare da lei.
TREPKOS: Potrebbe essere già infettata. (Mulder sta per andarsene, ma Trepkos gli punta addosso la pistola.) Non posso lasciarti andare.
MULDER: Allora dovrai spararmi, perché io ora esco da qui.


STAZIONE BASE

(Alla base, Scully sta ancora lavorando in laboratorio. Sta guardando dentro ad un microscopio quando la luce salta. Scully prende una torcia e va a cercare il quadro elettrico per riattivare la corrente.)

SCULLY: Jesse?

(Nessuna risposta. Scully arriva al quadro elettrico, lo apre e prova a premere i pulsanti, ma non succede niente. Ad un tratto lo sportello si chiude e dietro c’è Jesse con lo sguardo sconvolto. Scully sussulta dallo spavento.)

SCULLY: Oh! Dio, mi hai fatto paura! Jesse, stai bene? Jesse, cos’hai? Jesse?

(Jesse è sconvolta. Prende Scully e la spinge contro ad un tavolo, poi le lega una mano con le sue manette e all’altro capo lega la sua.)

SCULLY: Ma che stai facendo?

(Scully alza lo sguardo verso Jesse e vede l’escrescenza rotonda nella sua gola. Intanto fuori, Mulder sta correndo nel bosco. Nella base, Scully trascina Jesse fino al laboratorio, si appoggia ad un tavolo, e da un cassetto tira fuori un piccone da montagna, con il quale cerca di rompere la catena delle manette. Gli dà diversi colpi, ma purtroppo non si rompe. Fuori, Mulder esce dal bosco ed è all’esterno della base. Dentro, Scully continua a picchiare con il martello, ma senza successo. Poi si accorge che ormai non c’è più molto tempo e che il fungo di Jesse sta per esplodere. Scully se la carica in spalla e la porta nel laboratorio, la mette in una stanza sigillata, chiude la porta e lei rimane fuori. Jesse è in agonia e si dibatte, picchia contro il vetro fino a quando il fungo dentro di lei esplode fuoriuscendo dalla sua gola, liberando le spore contro il vetro. Jesse cade a terra senza vita. Fuori dalla stanza, Scully assiste alla scena, ma è salva. In quel momento Mulder entra nella stazione.)

MULDER: Scully! Scully!
SCULLY: Sono qui, sto bene. (sospira)
MULDER: (le accarezza delicatamente il viso) Tutto a posto?
SCULLY: (sorride) Sto bene, sì. Aiutami.

(Mulder tira fuori le sue chiavi e la libera dalle manette.)

SCULLY: Grazie. (entrambi guardano il corpo di Jesse dentro l’altra stanza) Era stata infettata. Non so dirti come.
MULDER: Erikson è stato l’ospite iniziale. Quando il fungo ha sparso le sue spore ha infestato tutti a eccezione di Trepkos.
SCULLY: Sei riuscito a trovarlo?

(Mulder annuisce con la testa e in quel momento Trepkos entra nella base. Mulder lo illumina con la torcia. Lui entra e posa la pistola di Mulder su un tavolo, poi si avvicina al vetro della stanza dov’è Jesse. Guarda dentro e si mette in ginocchio.)

TREPKOS: Le avevo detto che le avrebbe cambiato la vita.
MULDER: (alla radio) Squadra di soccorso, qui l’agente Mulder, mi ricevete?
SOCCORRITORE: Qui corpo speciale rischi biologici, quanti da trasportare?

(Mulder guarda verso Trepkos. E Trepkos guarda Mulder.)

MULDER: Abbiamo solo due sopravvissuti, io e l’agente Scully.
SOCCORRITORE: Ricevuto. Arriviamo entro sette minuti.

(Scully, guarda Mulder e lo rimprovera, Trepkos appoggia la testa al vetro, rassegnato.)

SCULLY: Mulder, ma che stai facendo? Lo vorranno interrogare.
MULDER: No, è tutto finito. E lui non parlerà.

(Scully sospira. Trepkos continua a guardare il corpo di Jesse. Più tardi la squadra rischi biologici entra alla base e inizia la decontaminazione, mettono tutto dentro a dei contenitori di plastica gialli per materiali pericolosi.)

MULDER: (voce fuori campo) Scully e io siamo al terzo giorno del nostro mese quarantena. Ci stiamo sottoponendo a complesse procedure di decontaminazione. Finora non si sono manifestati i sintomi di chi è stato infettato dalle spore. Prima di evacuarci, il corpo speciale rischi biologici dell’esercito ha sequestrato tutti i nostri campioni e i nostri appunti. La loro presenza ha rinviato a tempo indeterminato l’arrivo della squadra rilevamento dati del servizio geologico. Ho il sospetto che per loro sarà rimasto ben poco da rilevare. Al momento non ci sono ulteriori progetti per l’esplorazione della zona vulcanica di Cascade Range, tanto meno del monte Avalon. I genieri dell’esercito hanno ostruito tutti i punti d’accesso all’interno del vulcano. (Trepkos scende nelle grotte, portando in braccio il corpo di Jesse.) Dei membri della squadra di discesa del Firewalker, solo di Trepkos e O’Neil non si hanno notizie certe. Si presume che siano morti e le ricerche sono state sospese. Il Firewalker invece è stato recuperato. Ma i danni ai sensori e all’apparato di locomozione sono irreparabili. I dati che aveva raccolto sull’interno della Terra resteranno sconosciuti. E sugli eventi occorsi sul monte Avalon tra l’11 e il 13 novembre 1994, la mia è l’unica testimonianza.


Trascrizione effettuata da DanaScully


FBI Headquarters - Washington, D.C.

Cascade Mountain Range


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