Nel giorno del sedicesimo anniversario del debutto di X-Files sugli schermi televisivi statunitensi, abbiamo deciso di rendere omaggio alla nostra serie tv pubblicando il commento audio dell’episodio finale dello show, The Truth.

A commentare il finale della serie è il regista del doppio episodio, l’indimenticato Kim Manners. A lui Chris Carter affida il compito di salutare il suo pubblico dopo nove anni di avventure, ed è sempre lui che parla di questo ultimo capitolo della serie televisiva in questo commento audio.

Ciò che più stupisce ascoltando (o leggendo, come in questo caso) il commento audio, è proprio il fatto che Kim Manners lasci praticamente da parte qualsiasi spiegazione tecnica sulla realizzazione pratica di The Truth, per parlare invece delle sue sensazioni ed emozioni durante gli ultimi giorni di riprese.

Il regista parla spesso e volentieri della “famiglia di X-Files", così come lui stesso la definisce, la sua troupe, e del rapporto particolarmente intenso che lo legava a tutti i suoi componenti.

Mio padre mi ha insegnato qualcosa molto, molto tempo fa. Diceva che devi sempre trattare la tua troupe con rispetto. [...] Imparo i nomi di tutti, so i nomi di tutti, chiamo tutti per nome, ringrazio tutti, stringo a tutti la mano alla fine del giorno. E non è per finta, queste persone sono largamente responsabili del risultato più o meno buono del mio lavoro. Sono i miei strumenti, i miei pennelli [...] Salutare quelle persone con cui hai condiviso questa esperienza è difficile. C’è un legame che condividiamo e che non perderemo mai.

Nelle parole di Kim Manners c’è anche la consapevolezza di aver fatto parte di qualcosa di unico nel panorama televisivo, un’esperienza tanto gratificante quanto spaventosa, che lo ha reso un ottimo regista mettendogli sempre di fronte sempre nuove sfide.

In ogni episodio di X-Files che ho diretto ho imparato qualcosa di nuovo, perché X-Files, a differenza di ogni altro show televisivo, era diverso ogni settimana. Non abbiamo mai fatto la stessa cosa due volte.

L’ultima sfida affidata a Kim Manners è quella di girare circa quaranta pagine di sceneggiatura ambientate tutte nella solita stanza, l’aula di tribunale, completamente priva di qualsiasi dettaglio che ricordi anche solo vagamente una normale aula di giustizia e con gli attori quasi sempre tutti seduti e fermi al loro posto.

Kim Manners termina il suo commento all’episodio parlando dei protagonisti, David Duchovny e Gillian Anderson.

Dirigere quella scena con David e Gillian è stato estremamente duro. Dirigere questo intero doppio episodio è stato molto emozionante, specialmente con David e Gillian. [...] Sono sempre andati d’accordo, ma non è stato facile. Posso dire questo, non sono mai diventati quello che la gente indica come “prime donne”, erano sempre preparati, non facevano mai aspettare, erano sempre appassionati ed entusiasti del lavoro. Era come un matrimonio, e si sa, il matrimonio è un lavoro, devi lavorarci, e David e Gillian hanno dovuto lavorare al loro rapporto.

Potete leggere la trascrizione del commento audio di The Truth (prima parte e seconda parte) nella guida agli episodi, sezione Audio.